Diamanti

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Sono talmente confuso, che forse rinuncerò all'acquisto

Gent.le sig. Lenti,

ho letto con interesse il suo blog e le scrivo nella speranza di ottenere alcuni chiarimenti.

Vorrei comprare un diamante solitario, taglio smeraldo, da circa 2.5 carati.


Da alcuni mesi mi sono messo alla ricerca nei punti vendita di Milano e Roma dei principali marchi.

A oggi sono talmente confuso, che forse rinuncerò all'acquisto.


Mi spiego meglio:

non riesco a capire cosa pago, il marchio, il margine extra del marchio stesso, o semplicemente la mia scarsa competenza.

Prezzi troppo diversi e sconti sconcertanti.


Soluzione; cerco di costruirmi un minimo di cultura e mi affido a lei per alcuni dettagli tecnici che non riesco a capire.

In particolare:


- in riferimento al taglio smeraldo quali sono i valori migliori da considerare per la profondità, la corona (girdle) e il fondo (culet)?

 

- la percentuale migliore (ottimale) della tavola superiore e della profondità della pietra?

 

- ho letto nel suo blog che il rapporto tra altezza e larghezza deve essere compreso tra 1.20/1.30 ma se la pietra è più larga è molto negativo?

 

- nel taglio smeraldo è meglio non avere fluorescenza o una certa quantità di blu è concessa?

 

- gli importi in $ esposti sul Rapaport sono attendibili e da considerare come base di trattativa per il giusto prezzo di acquisto?


- XXX XXX, che dispone di una applicazione specifica per iPad, presenta prezzi che in alcuni casi sono la metà dei gioiellieri nostrani, come è possibile?

In pratica, come faccio a comprare una pietra pagandola il giusto valore, e per giusto valore intendo riprendere la stessa cifra entro un lasso di tempo di 10 anni, ma soprattutto da chi si compra al giusto prezzo.

Le sarò grato per ogni ulteriore informazione vorrà darmi.

Grazie dell'attenzione

Cordiali saluti

 

Salve, Massimo

 

rinunciare a un simile acquisto per colpa delle infelici, incomplete e probabilmente contraddittorie informazioni che noi le abbiamo dato sui diamanti che le interessano?

 

Giammai!

E quindi mi consenta un intervento in favore della categoria, anche se in tentino in extremis...!  :-)

 

Ammetto che per decenni non abbiamo fatto molto (generoso e caritatevole eufemismo) per diffondere quelle conoscenze di base che permetterebbero una scelta consapevole alla clientela FINALE interessata alle gemme.

 

Alle gemme in generale e ai diamanti in particolare, settore in cui regna ancora una notevole confusione, oltretutto aggravata dall'esplosione di contatti internazionali che internet consente.

 

Si, perché se i confronti conseguenti sondaggi ad ampio raggio sono un fenomeno certo positivo, farlo con idee e informazioni non sufficientemente "metabolizzate" non garantisce certo risultati positivi...

 

Tanto per essere precisi, mi piacerebbe tanto che le garanzie e i certificati gemmologici esteri proposti in Italia a corredo delle più varie gemme fossero accompagnati dalla relativa (chiara e completa) traduzione nella lingua di Dante.

Quell'idioma che da noi capiscono anche i bambini e che quindi potrebbe salvare qualcuno da un incauto e infausto acquisto.

 

Forse.  :-)

 

Sceso dal pulpito le chiedo scusa per la predica e provo a dare alcune risposte ai suoi quesiti.

 

Complimentandomi innanzitutto per il buon gusto dell'eventuale scelta:

il taglio smeraldo é un austero, quasi severo, modo per valorizzare con elegantissima discrezione il principe delle gemme.

 

Il "taglio ottagonale a smeraldo" é un taglio di fantasia, a gradini, la cui forma può essere tanto quadrata quanto rettangolare e le dico subito che NON esistono simmetrie codificate, a proposito di proporzioni, come per il "taglio a brillante".

 

Il solo parametro veramente importante, per non dire critico, é il cosiddetto "angolo all'apice", ovvero quello che forma la V che lei osserverebbe nella parte inferiore della gemma, il padiglione, osservando di profilo il diamante dal lato più stretto (di un taglio a forma rettangolare).

 

La correttezza di questo angolo (che non le preciso per non risalire in cattedra, ma che ha valori e tolleranze precise per OGNI famiglia di gemme) ha come effetto una riflessione ottimale della luce che penetra nella gemma e che così viene rimandata all'osservatore.

 

Questa é la ragione per la quale gemme anche di pregio ma tagliate con simmetrie "a casaccio" sortiscano effetti ottici che vanno dal mediocre al pietoso...

Conclusione?

Il taglio "a smeraldo si sceglie esclusivamente "a vista" perché quasi sempre la prima impressione é quella che conta.

 

Ovvio come il soggetto debba essere "armonioso" nel suo complesso, ma per fortuna con questo taglio il gusto personale ha libertà di giudizio e di scelta decisamente maggiori che non nel consueto, solito "taglio rotondo a brillante".

 

L'ampiezza della tavola (table) e l'altezza della corona  (crown) possono spaziare entri limiti che ciascuno giudicherà senza i condizionamenti di tabelle e Norme, mentre lo spessore della cintura (girdle) non eccederà i valori necessari per resistere agli stress del montaggio.

 

Guardi però che non credo d'aver mai indicato proporzioni o rapporti dimensionali per il taglio smeraldo:

é sicuro di non confondermi con altre letture?  :-)

 

Quanto alla fluorescenza, più o meno marcata che sia, quando presente é una caratteristica da considerare quando si debbano accostare più diamanti, ma certo NON é un difetto.

Tantomeno nel caso di un solitaire.

 

E ora la zona che dovrebbe essere segnalata col cartello "attenzione, campo minato!" perché:

 

1 - il Rapaport é (sarebbe) riferito al mercato americano (N. York, per la precisione) e darebbe (dava) una base di partenza per lunghe discussioni e/o brevi litigi, la cui casistica riempirebbe vari libri.

 

2 - Le quotazioni del Rapa sono... carta, e i diamanti NO, con tutte le eccezioni del caso:

disponibilità, localizzazione, assortimento... e via scegliendo,

quindi nella formazione del prezzo di vendita entrano tali e tante variabili da far venire il mal di testa a un computer.

 

3 - Idem dicasi degli sconti, che sono una palude dalla quale io giro al largo:

da sempre assertore della regola "un prezzo, una risposta" mi riservo però il diritto di accurate verifiche.

Auspicando che altri, molti altri, facciano altrettanto.

 

4 - Non conosco l'applicazione di calcolo che lei cita e, francamente, non m'interessa conoscerla perché quasi certamente sarebbe solo un foglio di calcolo con i conteggi relativi alle opinioni (o alle disponibilità) di qualcuno.

 

5 -  a -  "In pratica, come faccio a comprare una pietra pagandola il giusto valore"?

b -  "per giusto valore intendo riprendere la stessa cifra entro un lasso di tempo di 10 anni"

c -  " ma soprattutto da chi si compra al giusto prezzo".

 

a - I diamanti sono il bene voluttuario per eccellenza quindi "giusto valore" in termini tecnici sarebbe una chimera, oppure la conclusione (arbitraria, perché impossibile o almeno largamente incompleta) di una ricerca di mercato.

Come quella che sta facendo lei, e che la angoscia.

 

b - Dieci anni sono una vita, e con l'aria che tira oggi ci si gratta in testa anche per il mutuo sui mattoni.

 

Se il mercato non sarà inflazionato da quintali di diamanti provenienti da chissà dove, é probabile che le quotazioni continuino a salire.

Le quotazioni, e magari NON la domanda, che segue regole a volte divergenti.

 

Ciò non toglie che io sarei felice (e ricco) potendo ricomperare i diamanti che ho venduto al prezzo di dieci anni addietro!

Ma questa é una considerazione "col senno di poi", e quando vendo un diamante continuo quindi a NON dare questo tipo di garanzia.

 

c - vedasi il punto a.

In aggiunta riterrei che una buona parte del valore di una gemma sia costituita tanto dalla reputazione di serietà  e di competenza del fornitore quanto dalla chiarezza e dalla completezza delle informazioni fornite a corredo e a garanzia dell'acquisto.

 

Spero d'avere scongiurato la minaccia di rinuncia, nel qual caso dica pure al gioielliere che le fornirà la pietra che mi deve un prelibato, abbondante pasto di pesce a titolo di gratitudine.  :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Tramite un amico potrei acquistare direttamente da chi vende i diamanti a... - 2 -

Innanzitutto voglio ringraziare per la celere e molto esaustiva risposta.

Ne approfitto per sottoporre ancora un quesito in quanto la mia ragazza ha visto altri diamanti e sarei in fase decisionale.

Ho trovato un diamante, molto molto luminoso.


Incastonato a 6 griffes, taglio brillante, peso dell’oro bianco della montatura 3,49 grammi, purezza Vs1 colore h di 0,53 carati a X.XX0 € (il cartellino è di X.XX0 € poi scontato del 50% aggiungo che hanno tutti i cartellini delle pietre del negozio, brillanti, smeraldi, rubini ecc al 50% praticamente tutto l’anno quindi secondo me è una tecnica di vendita..)


Ho chiesto di vederlo, devo dire che è veramente bello, al dito è molto luminoso.


Ho pensato che la maggiore luce ce l’ha forse perché rispetto agli altri che abbiamo visto l’incastonatura a 6 griffes è piu bassa della parte piu alta del brillante, cioè gli altri anelli il diamante è a “livello” dell’incastonatura o quasi, sono praticamente sullo stesso piano delle griffes, questo invece è rialzato, “esce fuori” con la parte piatta superiore, non so se son riuscito a spiegarmi, tra dove si agganciano le griffes e la parte piatta ci sarà poco più di un mm.


Ho visto anche da XXX (negozio dentro all’outlet di XXX) un diamante da 0,43 carati, colore h, purezza IF, oro giallo intorno ai 3,8 grammi, super scontato dal cartellino, circa X.X00 €


Premesso che i X.X00 € sono fuori budget per me, mi chiedevo se il prezzo del primo da 0,53 carati fosse congruo e se il mio pensiero di acquistarlo grosso e luminoso ma un po meno puro fosse corretto...


Alla fine brillano un sacco entrambi, son tutti e 2 colore H, per rivendere l’anello di fidanzamento vuol dire che o sei completamente rovinato o ti 6 separato.. quindi non c’è interesse a rivenderlo in futuro salvo emergenze straordinarie..

Ringrazio ancora per i consigli preziosi e la disponibilità.

Cordiali saluti

Andrea

 

Buon giorno, Andrea

 

si, anch'io ritengo che certi "sconti", oltretutto offerti in permanenza, siano solo del fumo negli occhi... e mi rattrista che esistano tanti ingenui che abbocchino.

E devono essere tanti davvero e di antico pelo se già nella bibbia si legge "beati i semplici, perché compreranno con sconti fantastici"... :-)

 

Sia chiaro, se abbassare il prezzo può essere giustificato per chi offra del pesce non proprio di giornata, o una cassetta di ortofruttta con breve vita residua, non capisco come si possa credere a chi offra dei preziosi con sconti "permanenti" da liquidazione fallimentare!

 

Quanto ai prezzi che le sono stati richiesti, le considerazioni definitive le DEVE elaborare LEI, insieme alla fidanzata, perché io non posso vedere le gemme di cui mi parla, né fare il bilancio del suo budget. non crede?

 

Le faccio presente che "tot" grammi di oro non dicono nulla, se non dettagliati in termini di modellazione, lavorazione, accuratezza e sicurezza di montaggio, e via precisando.

 

Ma lei mi sembra proprio attento q.b. per non farsi abbagliare dagli specchietti per allodole che abbondano nel e contornano il mondo dei gioielli, quindi credo proprio che userà buon senso e buon gusto per la scelta finale.

 

Tanto più che avrebbe già individuato il soggetto che la "intriga" come si deve... :-)

 

Il diamante "più luminoso" le appare tale non solo e non tanto perché valorizzato meglio da un certo tipo di montatura, ma quasi certamente perché tagliato con proporzioni e simmetrie migliori rispetto agli altri.

 

E ora una tiratina d'orecchi:

se l'oggetto con la "prestigiosa" firma é fuori dal suo budget il problema della scelta non si pone, ma se proprio non riesce a dimenticare il termine "puro" per favore lo sostituisca con "raro".

 

Un aggettivo che parlando di diamanti é certo più appropriato, perché DA SOLO questo termine NON ha nulla a che fare con la bellezza del cristallo:

mi sono spiegato?

 

Quindi, a mio avviso, benissimo il diamante "più luminoso", H color e VSI come grado di "clarity".

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Un sogno o una realtà? Un diamante "Fancy Color" da 3,5 ct!

egr. sig.

ho letto con molto interesse le risposte che ha dato a persone che come me si trovano a voler acquistare una gemma.


Vorrei chiederle un consiglio. mi è stato proposto dal mio gioielliere di fiducia un acquisto che lui definisce interessantissimo.

Un diamante fancy di 3,50 carati da lui definito if, taglio brillante, a € XX.000.


Le sarei grato se riuscisse a dirmi, pressappoco, il reale valore della pietra.


In attesa di sue, la ringrazio.

Antonio.

 

Buon pomeriggio, Antonio

 

leggere con interesse é una bella cosa, ma tenere conto dei contenuti sarebbe certo il massimo, non trova?  :-)

 

In media quasi una e.mail su tre sollecita un giudizio su quotazioni di gemme che io non ho la possibilità di vedere e quindi tanto meno di giudicare, ma i navigatori e le navigatrici continuano imperterriti nel reiterare le stesse richieste!

 

A volte, e per diamanti che potremmo benignamente definire "standard" di riesce ad approssimare (nota: APPROSSIMARE, ovvero avvicinare...) un ipotetico valore e magari anche ad esprimere un'opinione, ma nulla di più, malgrado la presenza un dettagliato elenco di caratteristiche.

 

Nel suo caso, invece, il particolare meno significativo é proprio quel grado di clarity "IF" che mi farebbe proprio sorridere.

 

Mi spiego:

un 3,50 ct fancy, un VERO fancy color diamond varrebbe una fortuna sia in relazione alla tonalità del colore (champagne/canary, rosa, celeste, verde, giunchiglia?) e sia per la saturazione del medesimo.

 

Per VERO FANCY si intende un diamante con un colore NATURALE deciso e preciso, ovvero NON indotto artificialmente con gli appositi "bombardamenti" per modificare colori poco pregiati.

 

Prima di qualsiasi altra considerazione quindi le consiglierei caldamente, e mi stupisce che il suo gioielliere non abbia già provveduto in proprio, di far analizzare e certificare la gemma da un reputato, incontestabile laboratorio gemmologico.

 

E se il colore "fancy" risultasse naturale lo comperi di corsa, se se lo può permettere, perché il valore sarebbe certamente (molto) superiore al prezzo che le é stato proposto.

 

Ma attenzione:

 

a - se se lo può permettere come "bene rifugio" e non certo come oggetto di speculazione da monetizzare poi in fretta, perché prima di trovare un altro amatore potrebbe passare una vita..., e

 

b - NON confonda VALORE con UTILE, come fanno molti:

per ricavare il secondo é necessario ottenere il controvalore in soldoni del primo, perché fino a che non avrà incassato il suo diamante non varrebbe nulla.

 

Nulla, a parte il piacere di possedere un'autentica rarità il cui prezzo dipenderebbe quasi esclusivamente dalla situazione di mercato e dall'abilità del venditore.

 

Sarei felice di brindare con lei alla felice conclusione dell'affare, e nel frattempo le faccio i miei auguri.  :-)

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Anello di platino con brillante: lo compero o non lo compero?

Gentile Gianfranco Lenti,

mi sono avvicinato da poco al mondo della gemmologia, e ho scoperto con piacere questo sito, che ritengo davvero utile e chiaro per neofiti come me.


Vorrei un suo parere su un anello con brillante solitario che mi è stato offertoda un conoscente, e che sono tentato di comprare per fare un regalo a mia moglie in occasione del nostro ventesimo anniversario di matrimonio.


L'anello è una veretta in platino, molto semplice, con 4 griffe che sostengono un solitario rotondo marcato laser e corredato da certificato GIA, che riporta le seguenti caratteristiche:


weight: 0.65 carats
clarity grade: VVS2
color grade:  G
girdle: thin to medium, faceted
overall depth:  59.7%
table size: 57%
polish and symmetry: good
culet:  none
fluorescence: none
observation: pinpoint


Sono tentato di comprare l'anello anche per fare un "favore" alla persona, che è in difficoltà economiche... non pretendo pertanto di fare un grande affare, ma vorrei anche evitare di pagare l'anello molto oltre il suo reale valore.


Mi è stato offerto a X.X00 euro... che ne pensa?

grazie per il suo autorevole parere


Manuel

 

Buon giorno, Manuel

 

complimenti per la ricorrenza:

notizie come queste mi fanno sempre MOLTO piacere perché mi piace credere che quanti raggiungono questi traguardi siano SEMPRE la maggioranza delle coppie...!

 

Quanto all'anello le direi in tutta tranquillità di prenderlo e di realizzare un triplo "favore":

 

- alla moglie, innanzitutto, che apprezzerà un anello con un bel diamante su di un anello la cui lavorazione é esclusiva degli orafi più esperti... e più pazienti!

Lucidare il platino richiede infatti una nutrita serie di passaggi con carte abrasive via via più fini, oltre a elevate temperature di fusione e di saldatura in sede di produzione;

 

- a lei, che acquista per un prezzo che mi sembra giustificato e ragionevole, un oggetto non proprio convenzionale,

 

- e alla persona cui lei accenna, che così non si farà umiliare da un Monte di Pegno o magari dall'ultimo arrivato fra i "compro oro".

 

Visto che il diamante ha l'obbrobriosa ma comunque recente incisione laser sulla cintura riterrei che l'anello sia stato fabbricato da poco, e portato quindi per un tempo altrettanto breve...

 

Ma a scanso di dispiaceri le consiglierei caldamente di far verificare con attenzione le quattro punte che fermano la gemma, perché se una sola di queste cedesse sarebbe un dramma!

 

Buon week end.

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... ma della più piccola non ho altre informazioni oltre al colore e al grado di purezza.

Gentile Gianfranco, le scrivo per avere, in merito, un suo parere.


Da un pò di tempo giro per gioiellerie in cerca del mio anello di fidanzamento.

Dal momento che dovrei far spendere al mio fidanzato una cifra un pò importante per le sue tasche sto cercando la miglior combinata qualità prezzo.


Al momento avrei queste opzioni che le descrivo:

0,80 F color vs1 a X.X00 euro

0,90 G color vs2 a X.000 euro

0,66 G color vs1 a X.X00 euro

Le prime due  pietre non hanno fluorescenza e il taglio è very very good.

Certificato GIA al laser.


Della più piccola non ho altre informazioni oltre al colore e al grado di purezza.


Nel ringraziarla per l’attenzione le invio i miei più cordiali saluti

Roberta.

 

Buona sera, Roberta

 

a botta fresca direi che la gemma migliore l'abbia trovata il suo fidanzato...  :-)

 

Ma per la scelta io propenderei senza esitazioni per il G color VS2 da ct 0,90

 

Anche il diamante F/VS1 non sarebbe male, MA SOLO se, osservandolo, le sembrasse tagliato meglio (più "vivace") dell'altro.

 

Trattandosi di un solitario la presenza di un'eventuale fluorescenza é del tutto ininfluente.

 

Pollice verso invece per l'incisione al laser, ma sono fuori moda e in ampia minoranza:

quindi, barricato nella mia caverna mi limiterò a mugugnare contro il destino beffardo.  :-)

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Vorrei venderli ma non ho il certificato: devo farli analizzare?

Buon giorno le scrivo in quanto ho due diamanti da 2,5 carati che vorrei vendere ma sono sprovvisto di certificato, cosa mi consiglia di fare?

 

Farli certificare?

Se si dove? io vivo a Roma e qual'è il modo per venderli?

 

Buon pomeriggio

 

certificare i diamanti, tanto più di una dimensione importante, é SEMPRE conveniente perché annulla o almeno riduce l'area "d'incertezza" qualitativa a proposito delle gemme.

 

Le faccio presente che nel dubbio é logico, o almeno umano, tenersi dalla parte più favorevole, ovvero attenersi all'ipotesi meno costosa per chi compera...

 

Naturalmente l'analisi sarò tanto più considerata quanto più e quanto meglio sarà reputata la "firma" dell'analista.

 

Non saprei a chi indirizzarla, a Roma o altrove, per la vendita, tanto più che i tempi non sono certo dei più felici,

 

Per l'analisi le trascrivo in calce un indirizzo ove rivolgersi.

 

 

 

 

 

 

 

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Valore di un importante diamante "leggermente cognac"

Gent: Gianfranco Lenti


sono di XX e possiedo da beni di famiglia un brillante di 3,16 ct, puro, leggermente cognac.

Desidererei sapere quanto può valere indicativamente una pietra con queste caratteristiche?


Se Lei e così gentile da darmi questa informazione legata solo ai dati che le ho fornito, la ringrazio anticipatamente.


Un ultimo favore, quanto verrebbe a costare una analisi e certificazione di una "pietra" del genere?


Grazie ancora di una risposta.


Renzo

 

Buon giorno, Renzo

 

leggendo "beni di famiglia" io traduco automaticamente "posseduti da parecchio tempo"....

 

Ciò premesso, per favore mi consenta alcune necessarie considerazioni:

 

- il colore "leggermente cognac" nel suo diamante lo vede lei, e io no;

- il taglio potrebbe essere anche molto lontano dalle simmetrie codificate nelle moderne Norme;

- idem il grado di "clarity" potrebbe non corrispondere  alle regole attuali del "puro":

 

come diavolo vuole che ipotizzi un valore qualsiasi, senza sentirmi poi un ciarlatano?

 

Le faccio presente, poi, che anche senza precisare né la marca né l'invecchiamento,  :-)

un "leggermente cognac" rientrerebbe SENZA DUBBIO in una di queste due categorie:

 

a - colore cosiddetto "basso", e valutazione conseguentemente modesta, oppure

b - colore deciso e sufficientemente saturo "fancy color" ovvero "colore di fantasia" con quotazioni molto più elevate.

 

In considerazione della caratura importante del suo diamante é davvero opportuno avere a corredo analisi gemmologica e relativo certificato, che le costerebbero:

 

a  -  250 € + iva, se si tratta solo di un colore "basso", oppure

b  -  350 € + Iva. se fosse necessaria una seconda analisi per accertare se il colore "fancy"

é di origine naturale oppure é stato indotto artificialmente, mediante bombardamento con alte energie.

 

Le auguro naturalmente che si tratti di un vero, raro e pregiato "fancy color diamond" NATURALE per la cui certificazione occorrerebbero tre o quattro giorni, o la metà nel caso di un semplice colore "basso".

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Tramite un amico potrei acquistare direttamente da chi vende i diamanti a...

Buonasera egregio sig. Lenti,

gli importi delle altre domande sono purtroppo oscurati.

Sto girando per gioiellerie con la mia ragazza in quanto vorrei regalarle il primo diamante, quello della fatidica domanda.. e vorrei quindi esser sicuro che le piaccia..

Mi è stato offerto, tra i vari, un brillante da 0,30 con certificato colore E-F e purezza ora ho il dubbio tra VVS I e VS I a XXX € già scontato, ultimo prezzo.


Da un'altra parte un 0,50 colore H purezza VVSI  a X.XXX €

Spero la mia ragazza non abbia intenzione di rivenderlo un giorno quindi mi chiedo se sia meglio puntare sulla dimensione, e quindi quello da 0.50 essendo piu grosso sembra piu lucente di quello da 0,30 sebbene di colore inferiore, o se puntare sulla qualità.


Inutile dire che alla mia ragazza piace molto quello da 0,50.

La parte che segue le chiedo cortesemente di “offuscarla” sapientemente nei punti giusti al momento della pubblicazione sul sito

Io sono di XX XX, mi conviene venire a Valenza in una gioielleria oppure un negozio a XX o dintorni può esser comunque valido?


Tramite un amico potrei acquistare direttamente da chi vende i diamanti a XXX, questo mio amico ha già preso un anello con solitario da 0.26 e successivamente un ciondolo con diamante da 0,60 per la sua fidanzata e mi ha detto che rispetto al prezzo di cartellino di XXX a pari carati li ha pagati XX% in meno..


Le 2 pietre non mi entusiasmavano per luminosità e lui non mi ha saputo dire colore e purezza, mi detto solo che gli hanno riferito che son quelli di XX come qualità e colore..

Può essere vero pagarli XX % meno?


Hanno tutto questo margine le aziende?


Se cosi fosse ho anche un altro amico il cui fratello fa controllo qualita delle incastonature per una ditta a Valenza..

se son veri questi risparmi vado a bussare tutte le porte..

Ringraziando porgo Cordiali Saluti

Andrea

 

Buona sera, Andrea

 

si, ho l'abitudine di "oscurare" i prezzi perché senza una discussione completa e un esame di persona dei soggetti sarebbero solo dei numeri ben poco significativi, o addirittura fuorvianti...

 

Quanto al diamante da 0,30 che le hanno offerto sarà bene chiarire il dubbio sul grado di clarity perché la differenza di prezzo fra VVS e VS sarebbe del 20-25%

 

Nel primo caso il prezzo di XXX € sarebbe buono, ma non altrettanto nel secondo.

 

Il prezzo del diamante da 0,50 é nella norma, e la differenza di colore fra F e H, se osservato attraverso la tavola, é praticamente invisibile:

quindi o la sua ragazza ha una vista da aquila e una sensibilità ai colori fenomenale, oppure nel diamante più grande ha apprezzato la bontà di un taglio decisamente migliore.

 

Per sua info le preciso che a parità di tutte le altre caratteristiche una pietra da 0,30 apparirebbe più bella di una da 0,50...  :-)

 

Quanto ai prezzi "geografici" dei diamanti, ormai da  tempo ho smesso di farmi illusioni circa una qualsiasi "regola" di mercato:

quindi cerchi, confronti e scelga... con gli occhi, e NON con le chiacchiere di amici e conoscenti vari.

 

Valenza é una piazza che, in momenti adatti, offrirebbe una buona possibilità di scelta, ma é pacifico che prezzi interessanti si potrebbero spuntare a Frosinone, a Udine o a S. Maria di Leuca, per esempio, o negli altri quasi diecimila comuni italiani.

 

Quanto ai margini e alle percentuali di ricarico dei gioiellieri, l'amico "ben informato" anche sulle qualità dei diamanti che "sono quelli di XX come qualità e colore" io avrei voglia di catalogare il tutto come "opinioni da caffé" o, se preferisce, da pattumiera.

 

Perché, tanto per semplificare,

 

a -.la gioielleria ha variabili di calcolo (artistiche, produttive, finanziarie, ecc.) magari più ampie di quelle indicate, anche se non sempre applicate,

 

b - la Ditta XX, come qualsiasi gioielleria, monta diamanti con notevoli differenze qualitative in funzione della destinazione delle varie serie prodotte, e

 

c - la ditta di cui sopra compera diamanti da TANTI fornitori diversi...

 

Venga pure a Valenza, nel corso dei suoi giri di ricerca, ma se fossero davvero reali i margini di risparmio che lei indica sarò felice di accompagnarla e di bussare entusiasticamente al suo fianco.  :-)

 

Però se vuole davvero risparmiare, le girerò il consiglio che fornisco (gratuitamente, purtroppo!) a tutti i miei clienti:   :-)

 

invece di uno 0,30 o di uno 0,50 perché non scegliere uno 0,29 o uno 0,49?

 

La "figura" sarebbe la stessa, mentre la fascia di prezzi sarebbe più bassa.

 

Mi ringrazio calorosamente da solo, e le contraccambio cordialmente i saluti.  :-)

 

 

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Dettagli insufficienti.

buona sera,

le scrivo per un consiglio sull'acquisto di un diamante che mio marito vorrebbe regalarmi per il nostro primo anniversario di matrimonio.


Si tratta di un diamante taglio brillante da 70 punti vs1 E, il cui valore di vendita da un grossista è di X.000 euro.


A parte il prezzo viste le poche caratteristiche che ho potuto fornirle,  che ne dice è un buon acquisto?


Ringraziandola la saluto cordialmente


Desirée

 

Buona sera, Desirée

 

si, le mi ha dato solo la metà, anzi poco meno della metà delle informazioni necessarie quindi posso solo augurarle che il suo diamante sia stato selezionato da un professionista, data l'importanza dell'evento a cui sarebbe associato!  :-)

 

Se le proporzioni di taglio sono corrette (si fidi dei suoi occhi), possibilmente faccia il confronto con altri diamanti DELLA STESSA DIMENSIONE:

 

e poi scelga tranquillamente quello che le sembrerà più vivace.

 

Come prezzo ci siamo.

 

Auguri e congratulazioni per l'anniversario.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Qual'è la migliore non in assoluto ma in rapporto al suo prezzo? 

Buongiorno Sig. Lenti,


sarei interessato all'acquisto di una di queste due pietre.

Me ne hanno proposte due con la stessa caratura.

Non posso spostarmi dalla mia città, quindi comprerei a scatola chiusa.


La pietra col grado di purezza inferiore (SI2) verrebbe a costarmi €  XXX; l'altra (VS1)  € XXX.

Lei quale mi consiglierebbe?

Qual'è la migliore non in assoluto ma in rapporto al suo prezzo?


La ringrazio anticipatamente per la sua risposta

Thomas

 

Buona sera, Thomas

 

spiacente, ma "la migliore non in assoluto ma in rapporto al suo prezzo" come domanda lascerebbe  aperte varie altre incognite, quindi le fornirei solo un'opinione del tutto soggettiva...

O, almeno, ben poco ponderata.

 

Per una pietra da indossare io sarei stato anche più basso tanto nel colore quanto nel grado di clarity, e in un domani non avrei nessuna (o minori) difficoltà per accostarvene un'altra simile, o magari più di una...

 

Ma se lei pensa di poter magari rivendere il diamante, visto che i due esemplari sono nella zona alta e i costi non sono fra loro troppo lontani, allora scelga il D color:

almeno potrà contare sull'effetto di ammirata meraviglia che la relativa "spiegazione" avrà sugli eventuali interessati.

 

Complimenti in ogni caso per la scelta del taglio princess, che é una delizia!