gradirei un suo parere riguardo alla valutazione di un diamante taglio brillante ereditato da mio nonno, recentemente certificato dietro mia richiesta, ct 1,066, colore L, purezza SI 1, fluorescenza UV debole.
Il gemmologo che ha prodotto la certificazione l'ha valutato € X.000,00, mentre un paio di commercianti l'hanno svilito attribuendo un valore di poco superiore a X.000,00 euro e definenedolo "pietra di scarso valore".
Io la ritenevo una bella pietra per colore e lucentezza; forse mi sbagliavo e come mai tanta differenza nella valutazione?
Grazie per l'attenzione
Buona sera, Franco
bene per l'aggiornata analisi gemmologica, ma una tirata d'orecchie per aver omesso di comunicarmi il dettaglio più importante:
come é stato valutato il taglio?
Immagino che le proporzioni, la simmetria e la finitura siano di ottimo livello ("Io la ritenevo una bella pietra") e non ho nessuna difficoltà a sostenere il suo giudizio anche senza vedere il diamante:
perché le gemme si giudicano innanzitutto con gli occhi (o col cuore, a seconda delle circostanze :-) e poi con tutto il resto, quindi sostituisca quel "io la ritenevo" con un "io la ritengo" una bella pietra.
E sarà nel giusto! :-)
A mio parere, il gemmologo le avrebbe dato una valutazione corretta, e persino prudenziale, mentre i due commercianti le hanno sibilato una quotazione terroristica :-) ...
anzi terrorizzante, nel timore di doverle poi farle un'offerta d'acquisto!
Sarò un pochino malpensante, ma se al momento del contatto con i due signori lei avesse chiesto il costo di un altro esemplare simile, per esempio per commissionare loro un anello "a contrarié" oppure un bel paio di orecchini, allora é molto probabile che le quotazioni si sarebbero felicemente avvicinate a quelle del gemmologo...
Fino, magari, a superarle! :-)
Niente di cui meravigliarsi né tantomeno di cui scandalizzarsi, perché nel valutare un diamante si devono obbligatoriamente considerare anche (o soprattutto?) le condizioni di mercato, ovvero le possibilità di vendita di quel determinato soggetto.
E le assicuro che in un mercato molto (troppo!) provinciale come il nostro, una gemma con una personalità spiccata come quella di un SI 1 / L color non é proprio facilissima da collocare.
Anche se sarà certamente un piacere da godere.
Mi creda, non so se suo nonno avesse dei baffi imponenti come quelli del mio avo...
Ma certamente aveva un palato gemmologicamente fine! :-)
Mi rivolgo alla sua esperienza e alla sua cortesia per avere, se possibile, un chiarimento.
In tema di diamanti ho rilevato piu’ volte che esiste un’abissale discrasia fra le quotazioni di Sole 24 Ore (quotidiano che dovrebbe reputarsi piuttosto serio) e quelle del Rapaport Price List .
Vengo al concreto.
Nel 2007 acquistai per investimento al prezzo di €. XX.XX0 un brillante blisterato cosi’ certificato da HRD :
- Shape = Brillant
– Carat = 1,13
– Colour grade = exceptional white + (D)
– Clarity grade = loupe clean
– Cut : Proportion very good
– Finish grade = very good
– Fluorescence = nil
– Measurement = 6,74 – 6,77 mm. x 4,04 mm
– Girdle = medium 3,0% faceted
– Culet = pointed
– Table Width = 62%
- Crown Height =13,5%
- Pavillon Depth = 43,5%
- Identification marks = negligible external characteristics .
Ora, poiché per esigenze insorte, avrei deciso di vendere, senza neppure considerare decisivi i piu’ o meno rilevanti centesimi eccedenti 1 ct, non riesco a comprendere, pur considerando i diversi ambiti di valutazione (valori commerciali per il primo e valori di scambio fra operatori di borsa per il secondo) come il Sole 24 Ore del 6.12.2011 porti una quotazione omnicomprensiva di €.XX.XXX mentre la quotazione del Rapaport del 30.12.2011 si attesti su una quotazione, ai cambi attuali del dollaro, all’incirca in corrispondenti €. XX.XXX
(e’ in quest’ultimo caso da aggiungere l’IVA ?) .
Può darmi un aiuto nell’indicazione, anche approssimativa, di quale potrebbe essere un prezzo equo per il disinvestimento?
Ovviamente sono disponibile a corrisponderle preventivamente un compenso per la consulenza professionale .
La ringrazio.
Buon giorno, Renato
dandole atto per la correttezza a proposito di compensi le premetto comunque che lei non mi deve, né dovrà, nulla, per un servizio che spero sia utile a tanti scorridori dei mari del web... :-)
Non é la prima volta che mi occupo della diversità di quotazioni fra le due testate che lei cita, e le confermo intanto anche la correttezza della sua ipotesi:
sono destinate a utenze diverse e quindi rispecchiano due realtà decisamente non sovrapponibili.
A parte il fatto che i criteri di valutazione dei diamanti (soprattutto per quanto riguarda il taglio) sono leggermente diversi, fra Europa e USA. noi abbiamo anche l'incognita (la tragica barzelletta, sarebbe meglio dire...) dell'IVA, che si potrebbe tranquillamente definire come una "variabile indipendente".
A imperitura gloria del noto sindacalista autore della demenziale elucubrazione a proposito di salari.
Il che, tradotto, significa che una buona parte dei diamanti DEVONO essere venduti SENZA IVA, a pena del sicuro fallimento dell'ingenuo e onesto operatore che si ostinasse a emettere scontrini e fatture NON deducibili!
Quindi giro a lei la domanda:
sulle quotazioni del "Sole" é compresa l'IVA, o no?
Consideri, per esempio, che non solo gli amici che lavorano nei "duty free shop" aeroportuali, ma persino i mattacchioni della FAO di Roma hanno, (avevano, l'ultima volta che sono passato da quelle parti) nel loro palazzo, fior di boutiques di lusso:
di profumi, di vestiti e, ovviamente, di orologi e gioielli che vendono (vendevano) appunto "duty free", cioé SENZA IVA.
Persino il suo diamante. se comperato a Milano insieme a un'amica svizzera con tanto di passaporto, le sarebbe stato fatturato senza l'imposta di cui sopra e poi, salutando l'amica, lei avrebbe potuto ricuperare la gemma a Lugano:
ovvero un attimo dopo aver timbrato in frontiera i papiri di export!
Ma non voglio nascondermi dietro un dito, quindi le dico chiaro e tondo che dietro le quotazioni del "Sole" fiorisce un (si dice) rigoglioso giro di vendite di "diamanti da investimento", con l'entusiastica partecipazione (partecipazione, dico, NON complicità) dei "promotori finanziari" di un noto gruppo bancario.
Tempo addietro mi dissero che, secondo tali personaggi, la banca avrebbe accettato COME DENARO CONTANTE i diamanti in blister della qualità di quello che possiede lei, che ha caratteristiche e un certificato al massimo livello.
E io mi dichiarai immediatamente disponibile a versare intere carrettate di diamanti alle quotazioni del "Sole", ma sto ancora aspettando le relative richieste... :-)
I prezzi erano decisamente alti ma se lei é uno degli acquirenti dei diamanti offerti tramite quel canale non s'illuda di vedere subito il cash.
Infatti si sentirebbe proporre "come da contratto" di lasciare la gemma in "conto vendita":
con uno sconto a scalare inversamente proporzionale agli anni in cui lei ha trattenuto la gemma.
Per finire, quanto varrebbe il suo diamante, oggi?
Realizzando con una cessione "da privato a privato" potrebbe ipotizzare una cifra variante dal -10 al + 30/40% rispetto a quanto le é costato.
Ma esitandolo ai commercianti del settore potrebbe andare incontro a offerte o a proposte scoraggianti perché su dieci operatori potrebbe tranquillamente scoprire otto diverse situazioni:
dal felice gioielliere di successo, un contantista che però potrebbe cercare di "tirarle il collo" sul prezzo, fino al "tutta scena" dello strapelato che fa il gioiellivendolo solo perché ha dietro di lui qualche grossista che gli lascia la merce in sospeso...
Le faccio le mie congratulazioni per il livello qualitativo del suo esemplare, che é semplicemente al vertice della scala.
E proprio per questo con i tempi che corrono non sarà facile da disinvestire.
Però ricordi che "i rotti" (i centesimi) al disopra del suo carato valgono un bel mucchietto di eurini:
Attualmente un diamante taglio brillante H VS da 0,30 ct con un taglio good sia per politura, simmetria e proporzioni, sai che quotazione ha?
Ti ringrazio anticipatamente.
Ciao
Lorenzo
Ciao, appassionato e fedifrago visitatore...
ormai sarei quasi rassegnato ai lettori e alle lettrici "di passaggio", che dopo un'occhiata frettolosa al sito mi ripetono sempre le stesse domande, quelle alle quali ho già risposto una mezza dozzina di volte magari nell'ultima settimana...
Ma tu, tu che m'avevi convinto non solo della tua passione ma anche della tua attenzione, adesso ti accodi alla massa per l'ennesimo "bis":
eh, sei una delusione! :-)
Dal come poni (tu, e naturalmente molti altri/e) la domanda, il diamante potrebbe costare una cifra qualsiasi, e qualsiasi cifra ti indicassi io sarebbe facilmente e giustamente contestabile...
Anche da me!
Salvo una marea di precisazioni tanto tecniche quanto commerciali, quelle che potresti approfondire adeguatamente frequentando il corso diamanti e, magari, abbonandoti poi al Rapaport, se ti riferisci alle quotazioni della Borsa di NY. :-)
Salve, io ho 5 pezzi di diamanti grezzi con peso 0.55;0.7;0.76;0.70 e 1.20 carat vorrei tagliarli prima di venderli é possibile visto che sono di piccoli dimensione e a quanto mi costerebbe?..
Grazie
Buon giorno, Dokkal
i suoi diamanti sono troppo piccoli per farli tagliare in Italia:
a Valenza si tagliano pietre dai 4 carati in poi, a 150 € al carato, ma per quelle più piccole il taglio le costerebbe quasi certamente 4 o 500 € al carato.
Le chiedo infinitamente scusa per l'insistenza con cui ho trattato la questione e allo stesso tempo la ringrazio per la sua grande disponibilita'.
Purtroppo non ho altre informazioni riguardo la pietra (simmetria e altre).
La sua risposta e' stata esauriente non ho solo compreso se rispetto al colore purezza taglio (I IF buono 1,55) il prezzo che mi chiedono sia giusto perche' sul Rapaport corrisponde un prezzo piu' alto?
Può essere che il certificato non corrisponda fedelmente alla pietra?
E poi una curiosita':
a occhio nudo si vede la differenza fra un colore G e una I?
Grazie infinite
Buon giorno, Stefano
non si scusi, non ha commesso nessun reato e in ogni caso io sono riuscito a sopravvivere! :-)
Lei quindi dimentichi serenamente il Rapaport, che é solo (secondo la mia opinione) un discutibile sondaggio statistico riferito alla borsa diamanti di New York.
Quanto all'attendibilità di un certificato le ricordo che é l'analista e quindi il laboratorio che devono essere credibili.
Altrimenti può succedere (e succede...) di tutto e di più.
E accoppiare un certo diamante col certificato di un altro é un giochetto alla portata anche dei bambini.
Volendo, persino con l'incisione laser di una matricola fasulla in cintura.
I colori G e I sono molto vicini e, soprattutto se di osserva il diamante attraverso la tavola (pietre montate...), quasi impossibili da distinguere.
Almeno in gemme di dimensioni ridotte.
Ma le ricordo che per valutare il colore dei diamanti, esperienza a parte, é necessaria una luce particolare, detta "Normalizzata" perché quella del giorno non é quasi mai adatta.
Le scrivo questa mail in quanto ho acquistato di recente due pietre certificate IGI Anversa, una da ct 1,00 G SI 2 e un'altra da 0,80 ct F SI 2 in blister.
La mia domanda e' la seguente e non c'e persona piu' in grado di lei per darmi delucidazioni in merito!
Il fatto e' che tutte le volte che ho acquistato pietre in blister sono sempre state accompagnate da certificato con descrizioni dettagliate della pietra con disegno della tavola e il padiglione e quindi anche i punti dove sono segnate le caratteristiche.
Infatti quella da un carato presenta il classico certificato importante con disegno ecc...
Mentre la pietra da 0,80 mi e' stata data con un piccolo certificatino che ne descrive solo le proporzioni caratt. E colore (in allegato guardi la foto) senza il disegno che precisa dove sono posizionate le caratteristiche.
Ho chiamato l'azienda di Vicenza che mi ha venduto la pietra dicendomi che IGI da un po' di tempo certifica anche così, be' a me sembra strano essendo una pietra abbastanza grande, e essendomi io lamentato per questo certificatino mi hanno detto di rimandarla su che cosi' loro l'avrebbero fatta certificare nel modo da me desiderato ovviamente con dèi costi aggiuntivi.
Che ne pensa?
Cordialmente
Silvano
Buona sera, Silvano
grazie, tutto OK, e spero quindi altrettanto per lei e famiglia.
Quanto al secondo diamante non si meravigli per il "certificatino", che in realtà si chiama "verifica":
e non lo fa soli l'IGI, ma é una prassi normale nel commercio del settore.
Il certificato col grafico (il "plotting") delle caratteristiche osservate é riservato alla "bella copia" del documento, quel papirone in carta patinata e imbustata che accompagna l'orrendo blister che tanto piace e tranquillizza i privati... :-)
La verifica é un foglietto che si può inserire nella cartina del diamante (quindi controllabile perché sciolto) e riporta oltre alle "4C" rilevate anche un numero di riferimento al quale risalire quando si desiderasse in seguito avere il papiro scenografico di cui sopra.
E' consuetudine, in tal caso, chiedere un'integrazione di costo per il lavoro extra di grafica e di stampa, ma non le saprei quantificare di quanto perché la percentuale é a discrezione del laboratorio emittente.
E varierebbe anche a seconda dei rapporti del committente con lo stesso, penso.
Salve, considerata non solo la sua esperienza ma il suo "gusto" che si percepisce nelle sue risposte le chiederei un consiglio e/o indicazioni sulla scelta della montatura...
La pietra la conosce, Marquise dimensioni 1.70...
Ho pensato alla classica montatura... con la sola pietra o accompagnata da due Teps ... o qualcosa del genere... o una montatura un pò retrò ma che non sono ancora riuscito a individuare...
Lei, che mi consiglia?
Grazie sempre e a presto !!!
L. il debitori di Catarratto
Buon giorno, Leoluca
secondo me, una marquise da 1,70 ct starebbe magnificamente montata su di un anello "stile Liberty", se trovasse un artigiano con il buon gusto e l'abilità necessari per realizzarlo.
Indispensabile però un bel colloquio preliminare, qualche esempio di lavorazione e di stile, nonché alcuni schizzi per ipotizzare il pezzo da realizzare per lei.
E solo DOPO la decisione definitiva si prenderanno in considerazione le eventuali pietre di contorno.
Se crede, venga a trovarmi e le farò conoscere un artigiano davvero bravo, mentre con l'occasione le tirerò le orecchie perché ct 1,70 sono carati e NON dimensioni. :-)
Nel frattempo, in attesa di conoscere il suo Catarratto sto religiosamente studiando una paradisiaca vernaccia di Oristano:
un nettare che da solo giustificherebbe una nuova crociata! :-)
Le chiedo gentilmente un parere su un diamante di 1,55 carati colore I purezza if taglio buono con certificato di un certo collegio X X (sig.ra XXX G.I.A. ).
La pietra costa X.X00 euro.
Cosa pensa della pietra e del prezzo?
Il colore I e' giallo?
Grazie mille, attendo subito notizie prima di spendere male dei soldi
Egregio Stefano
chiariamo subito alcuni punti:
a - DUE richieste lo stesso giorno mi sembrerebbero sottolineare un'insistenza eccessiva;
b - "domande e risposte" é un servizio che svolgo gratis tanto per passione quanto per mantenere una totale indipendenza di giudizio, non appena ho del tempo libero...
ma le assicuro che sarei felice di far aspettare lei, e tutti quelli che chiedono o addirittura esigono l'urgenza, se solo una gentile et carina fanciulla mi chiedesse di approfondire una conoscenza non necessariamente solo gemmologica. :-)
c - é comprensibile che lei voglia spendere i suoi soldi nel modo migliore, ma tanto per la precisione io non sono il padreterno quindi posso solo darle consigli di ordine generale perché NON vedo il suo diamante e, oltre a NON conoscere la gemmologa che lei nomina, non mi permetterei comunque di attribuirle una qualsiasi pagella professionale;
Quanto al "collegio" é solo un'associazione, e quello che conta é solo la professionalità di chi vi opera al servizio del pubblico.
Lei non mi precisa poi chi le avrebbe proposto il diamante, perché se si trattasse (come spero) di un serio e attendibile gioielliere le suggerirei di chiedere A LUI dettagli e garanzie per una cifra comunque consistente.
Il colore I NON é giallo, ed é un livello che ha un ottimo "aspetto" e un eccellente rapporto qualità (portabilità) /prezzo.
Qualche riserva per quel "buono" attribuito al taglio (forma rotonda, taglio a brillante, immagino):
e in ogni caso, "buono" riferito a quale "Standard"?
Nessun altro dettaglio, a proposito della simmetria e della finitura?
Ma,quello che conta davvero, il diamante brilla con quella vivacità che DEVE avere...
Salve, sono interessato all' acquisto di un anello con diamante presso un noto giolleiere di XXX, il diamante è un 0.70 carati VVSI G taglio very good secondo quanto detto dal gioielliere.
Infatti manca il certificato del diamante che deve arrivare.
Sono passati 15 giorni dal primo incontro ( in cui mi è stato detto che l' anello era appena arrivato) ma ancora il certificato non arriva.
Mi chiedo, ma il certificato non deve sempre accompagnare il diamante e per quale motivo dovrebbe essere inviato più tardi?
Vorrei sapere il suo parere cioè se è una prassi comune o se devo cambiare gioielleria. Grazie
Buon giorno, Alessandro
le premetto che, come precisato più volte, io sono un convinto sostenitore della descrizione e delle relative garanzie RILASCIATE DAL GIOIELLIERE!
Gioielliere che, se necessario od opportuno, si assicurerà a sua volta i certificati a conferma delle sue attribuzioni qualitative.
Capisco il suo disappunto per il ritardo del certificato gemmologico, ma le ricordo un piccolo, significativo particolare:
siamo proprio davanti al benedetto/dannato san Valentino, quindi tutti noi del settore siamo sotto pressione per soddisfare quelle richieste che, come al solito, si ammucchiano tutte all'ultimo momento.
E siccome la situazione si aggrava regolarmente di giorno in giorno, la vedo piuttosto brutta a proposito di un documento che magari starà facendo il giro di cassetti e scrivanie... insieme a tanti altri!
Mentre il suo gioielliere sarà irritato quanto e forse più di lei! :-)
Consideri però che almeno per ora non é ancora obbligatorio accompagnare i diamanti con un attestato con i dettagli qualitativi, quindi gli esemplari accompagnati da (seri) certificati di analisi sono ancora abbastanza pochi:
tanto per motivi logistici quanto (e a volte soprattutto) per ragioni di costo.
Se infatti per una gemma come la sua l'analisi incide ben poco, per esemplari più piccoli il costo incomincia a farsi (percentualmente) sensibile, e in tempi nei quali su eBay c'é l'ossessiva caccia all'ultimo centesimo di supposto risparmio, lascio a lei le conclusioni a proposito della relativa conseguenza.
Quindi, se il carattere glielo consente, porti ancora un pochino di pazienza, perché nessuno le garantirebbe comunque che, in questi giorni, da un'altra parte le andrebbe meglio. :-)