Diamanti

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Diamante svenduto, o forse regalato?? Questo istituto fà una consulenza/stima "on line" in tempo reale, ma...

Buongiorno sig. Lenti, sono Luca del rubino (così credo arrivi subito a  me).

Piano piano stò studiando gli ultimi dettagli e a fine aprile, inzio maggio dovrei poter sfoggiare la mia nuova creatura.


Volevo farle una domanda/riflessione riguardo i prezzi dei diamanti.

Argomento trito e ritrito, ma che mi ha fatto sobbalzare..


Ecco la storia.


Durante una delle mie tante e innocue navigazioni ho trovato un sito italiano di una società romana che ritira oro usato, (fino qui nulla di strano) e anche diamanti.


Questo istituto fà una consulenza/stima "on line" in tempo reale.


Dunque compilando i campi:

colore che vanno solo dal D al G. Purezza IF-VS2. Peso da 0.50 fino a 2 carati. Istituto gemmologico: GIA. IGI, HRD oppure no istituto.

Taglio, tipo di taglio, simmetria, finitura .


Dopo alcuni secondi alla casella email arriva una stima che ovviamente l'istituto dice approssimativa perchè si riservano la facoltà di osservare la pietra. (giustamente).


Preso dalla foga mi sono divertito e ho inserito i seguenti dati: D color  1.04 carati. IF tripla Eccellenza. Gia..

Una pietra che all'incirca te la fanno pagare sui XX mila euro più o meno come insegna lei..


Ho aperto l'email e mi si è gelato il sangue, la pagano solo XX00 euro..


Ora io capisco che quando vende un comune mortale difficilmente se non è esperto, del settore, scaltro etc non possa guadagnare cifre astronomiche, però mi sembra che in questo caso l'istituto ci guadagni, e non poco a scapito del povero venditore.


Capisco anche che in condizioni economiche svantaggiate uno pur di monetizzare si attacca a tutto..


Ma secondo lei, tutto questo non è un pò disonesto??


Oppure le regole di mercato sono crude, rigide e non ammettono pietà e compassione?.


Grazie della risposta.

 

Buona sera, Luca

 

aspetto le foto dell'ultimo nato...  :-)

E la invidio per il tempo e la voglia dedicati al web, per pura curiosità...!

 

La rete sarebbe un ottimo strumento di comunicazione e di scambio, ma essendo totalmente "aperta" lascia ampio spazio a tutto lo zoo umano che la fantasia lascia immaginare.

 

E a volte anche di più!  :-)

 

Ma per favore non parli di "pietà e compassione", che nel mercato sono semplicemente termini fuori posto, mentre per "l'onestà" ci vorrebbe un volume a parte.

 

Qui si parla di competenza, di confronti, magari anche di correttezza, ma i sentimenti ai quali accenna lei sono, in pratica,  un'esclusiva delle religioni:

 

Ovvero di quelle mirabili raccolte di santi pricìpi infarciti di amore per gli altri, nella cui storia sono però amalgamati con sublime naturalezza i più nefandi crimini ai danni dell'umanità intera:

dalle crociate (sante!) alle "guerre (altrettanto) sante", dai roghi degli eretici e delle streghe fino agli attuali e purtroppo periodici sgozzamenti.

 

Vede, Luca, se grazie ai moderni mezzi di comunicazione un qualunque maneggione nostrano s'ingegna per alleggerire il prossimo di una parte possibilmente consistente di sudato dinero, noi dobbiamo ammettere che costui abbia due circostanze anche troppo favorevoli al suo operare:

 

a - lo stato della nostra giustizia, che fra leggi e applicazioni

delle stesse non si sa bene se ridere o piangere, e

 

b - la collaborazione delle vittime, che per fretta e superficialità

prima ancora che per impreparazione NON si pongono

il problema di garantirsi,  con le condizioni migliori,

anche le opportune garanzie.

 

E per la legge dei grandi numeri (come quelli sterminati della rete) qualcuno che abbocchi si trova sempre...

E' sufficiente insistere.  :-)

 

Mi scusi lo sfogo da domenica delle palme, e accetti le mie congratulazioni per la motivata e interessante segnalazione.

Ma se volesse fare un lavoro completo, provi a indagare PER QUANTO lo venderebbero poi loro il diamante per il quale le hanno offerto quell'insulto di cifra.  :-)

 

 

P.s.

Alla coca io ho sempre preferito il chinotto ligure, per cui salvo scherzi della memoria non credo d'aver mai "insegnato" prezzi in genere.

Malgrado i numerosi errori e peccati di cui vado quasi sempre fiero.  :-)

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Se, adeguatamente minacciato, dovessi scegliere io SULLA CARTA un diamante... :-)

 

Gent. sig. Lenti ho trovato molto interessante il suo sito e le risposte date ad altri profani come me.


Le chiedo aiuto per una scelta che si sta complicando:


1.10 G VS1 Ex-Ex-Ex (Strong) GIA X.X00 - X.000 €
1.20 H VS2 Vg-Vg-Ex HRD X.X00  - X.000 €
1.20 G VS2 Ex-Vg-Vg GIA X.X00 - X.000 €
1.14 G VS1 Ex-Vg-Vg GIA (o HRD) X.X00 - X.000


Non è tanto un problema di costo ma di bellezza della pietra:

meglio 1.10 con 3 ex e strong oppure 1.20 con qualche parametro inferiore?


Tra 1.10 e 1.20 la differenza è molto visibile?

Anche se un pò più piccola le altre caratteristiche molto positive la renderebbero molto più bella forse?


Grazie mille per la cortese risposta.
Salvo

 

 

Buona sera, Salvo

 

Innanzitutto una certezza:

per notare la differenza di dimensioni fra un diamante da 1,10 e un confratello da 1,20 ct l'occhio non serve perchè é solo una questione che riguarda... il caso!  :-)

 

I diamanti che lei ha elencato sono stati infatti tagliati con proporzioni (percentuali) VARIABILI:

ampiezza di tavola, altezza di corona, spessore di cintura e profondità di padiglione,

 

Ovvio quindi come una piccolissima variazione davvero infinitesimale di uno qualsiasi di questi parametri influenzi sensibilmente la caratura, pur rimanendo il soggetto ENTRO le tolleranze previste per un determinato Standard di taglio.

 

E questo significa che l'esemplare da 1,10 potrebbe tranquillamente avere un diametro maggiore degli altri...

 

Ma lei mi chiede un aiuto per la scelta e quindi le dico subito che E' LEI che deve guardare direttamente, con calma e attenzione, i quattro noccioloni da giudicare!

 

Lasci tranquillamente perdere le attribuzioni dei certificati, che si equivalgono con poche differenze, ma si concentri sugli effetti ottici che i quattro cristalli sprigionano quando mossi sotto luci adatte.

 

Li tenga fra le dita nel palmo della mano (ovviamente FUORI dagli orrendi blister) e li faccia oscillare delicatamente:

poi ne scelga uno, e lo individui con il relativo certificato.

 

Previo rimescolamento dei campioni ripeta più volte la procedura, e vedrà che quasi certamente uno degli esemplari sarà "uscito" più degli altri:

e quindi se lo accaparri senza ulteriori esitazioni.  :-)

 

Se invece i diamanti fossero sigillati, quasi quasi le converrebbe buttare per aria una moneta per lasciare al caso la responsabilità della scelta... e del costo.

 

Quanto a me, se dovessi scegliere SULLA CARTA perché adeguatamente minacciato (preferibilmente con una doppietta italiana di gran nome... :-) sceglierei senza dubbio quello HRD, che oltretutto costa anche qualcosina meno.

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Io non sono del settore e vorrei avere delle informazioni su come procedere con deii diamanti grezzi.

salve, vorrei avere delle informazioni, in merito a dove posso fare effettuare tagli per diamanti grezzi e a quanto ammonta il costo?


Altro dove e come è possibile farli certificare.


Una cortesia, io non sono del settore, lavoro nella vendita di XXX in XXX e XXX, sono italiano, ma dovrei ripartire dopo Pasqua al ritorno ne porterei qualcuna:

saprebbe indicarmi un prezzo indicativo e approssimativo per una pietra da 1 ct colore bianca e con buona trasparenza?


Ne posso comprare diverse e vorrei investire un pò di denaro sui diamanti.


Nel caso dovessi far tagliare una ventina di pietre da 1 ct, i prezzi del taglio e delle certificazioni scendono?


un saluto.

Massimo

 

Buona sera, Massimo

 

a Valenza esistono almeno due taglierie di diamanti, dove potrei accompagnarla io se passasse da queste parti.

 

Il costo del taglio, per cristalli da almeno 4 carati, si aggira sui 180 - 200 € per carato, grezzo.

 

Naturalmente ad Anversa i costi sarebbero minori, e le potrebbero tagliare anche esemplari più piccoli.

 

No problem per la successiva certificazione, tanto a Valenza  quanto a Milano.

 

Poi:

 

1 - si, facendo tagliare più esemplari é probabile che

i prezzi scendano... un pochino,

ma siccome si tratta di un lavoro assolutamente artigianale

non si faccia troppe illusioni.

 

Idem per quanto riguarda la certificazione.

 

2 - I cristalli da 1 ct sono piccoli, per farli tagliare a Valenza,

e li dovrebbe vendere ad Anversa...

o far lavorare appunto  in Belgio .

 

Senza nessuna possibilità né di controllo né di precauzioni

contro un possibile scambio.

 

3 - Lei non é certo il primo con la possibilità di acquistare

diamanti nelle zone d'origine che mi contatta:

ma, proprio perché non é del mestiere, lei rischierebbe

di pagare cara, molto cara la sua inesperienza.

 

Si convinca che tanto in XXX quanto e soprattutto in XXX

ci sono "catene" commerciali  costituite e collaudate

da decenni, che hanno accesso alle scelte e ai prezzi

di prima mano.

 

E che, soprattutto, conoscono la materia, mentre lei

sarebbe una gradita e redditizia preda per (quasi)

chiunque disponga di una manciata di grezzi.

 

4 -  "Investire in diamanti" é una bella cosa, almeno

considerando l'aumento di valore che li ha caratterizzati

anche ultimamente...

ma questo NON significa che CHIUNQUE ne abbia

possa poi venderli solo schioccando le dita.

 

E soprattutto a quotazioni soddisfacenti.

 

Perché se come "bene rifugio" sarebbero ottimi,

come investimento sarebbero invece condizionati poi

dai successivi tempi di realizzo, a volte esasperanti.

 

5 - In ogni caso, PRIMA d'imbarcarsi in tale avventura,

s'informi MOLTO BENE sulle procedure

 

a - di acquisto e di export dal Paese produttore, e

b - doganali di import per lo sdoganamento in area CEE

dei suoi lotti.

 

Nella sua posizione l'ultima cosa che le servirebbe

é proprio una bella grana con le autorità:

 

qui, e soprattutto in Africa!  :-)

6 - Niente quotazioni "a orecchio":

senza vedere i cristalli e poterli  esaminare con la calma

e le attrezzature opportune non mi é possibile azzardare

nessuna cifra.

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Insomma. l'uovo e la gallina, Tiffany permettendo. :-)

Gentilissimo signor Lenti,
mi complimento anzitutto per il suo sito, che è fonte preziosa di tante utili informazioni per chi, profano come me, si accinge a fare acquisti così importanti sotto tanti punti di vista.


Mi farebbe piacere avere un suo giudizio su un mio recentissimo (odierno) acquisto: diamante brillante - 1,7 carati - H - SI1 (due lievi inclusioni laterali segnate in colore rosso sul certificato) - IGI Anversa (non India) - excellent, excellent, very good.


Prezzo XX.000 euro.


A me è parso un ottimo affare e resta il fatto che la pietra mi ha molto affascinato.


Ho però bisogno di un suo consiglio sul tipo di montatura.

Sicuramente a griffes (stile Tiffany), ma meglio a 6 o a 4 griffes?


Sarei portato a ritenere che l'opzione a 4 griffes sia preferibile lasciando maggiormente scoperto (e quindi in mostra...) il diamante, ma mi è stato detto che su questa caratura (abbastanza elevata) potrebbe essere un azzardo perchè la pietra resterebbe un po' (forse troppo) esposta.


Non ho idea di quanti concreti siano questi rischi.

Mi affido ai suoi saggi consigli.


Grazie molte.
Federico

 

Buona sera, Federico

 

alcuni dettagli la identificherebbero con l'interlocutore di una recente e piacevole telefonata, ma in ogni caso le riconosco il merito d'aver precisato (uno dei pochi, mi creda!) IGI Anversa...  e quindi la perdono d'aver omesso la città (o almeno la zona) dal cui mi scrive...  :-)

 

Complimenti per la scelta perché direi che il diamante che l'ha affascinata possieda TUTTI i requisiti per essere un acquisto eccellente, almeno  secondo ogni punto di vista.

 

Sempre che il fascino di cui sopra provenga da un'osservazione diretta e non dal semplice confronto di sussiegosi certificati.

 

In ogni caso l'IGI di Anversa é un istituto serio e le sue graduazioni sono considerate veritiere e quindi attendibili.

 

Quanto alla montatura, la prima regola é di avere un oggetti REALIZZATO A MANO, perché il metallo semplicemente fuso sarebbe certo sufficiente per la struttura d'insieme, ma potrebbe dare problemi (rischi) con le sezioni più sottili delle punte.

 

Queste DEVONO quindi essere realizzate per trafila o per laminazione, e poi riportate con saldature estese e ben fatte in posizione adeguata.

 

Le quattro punte lasciano effettivamente la cintura del diamante più "scoperta" di quanto non sarebbe con le 6 punte che preferisco io...

 

Ma la differenza di protezione sarebbe davvero minima e lei potrebbe sempre optare per un efficace e delizioso compromesso:

quattro punte DOPPIE, realizzate con sottili lame affiancate a due a due.

 

Insomma. l'uovo e la gallina, Tiffany permettendo.  :-)

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Vorrei comperare un anello con un diamante "taglio antico": dove trovarlo?

 

Gent.le sig. Lenti
le scrivo per chiederle la cortesia di un suggerimento.

Vorrei valutare l'ipotesi di acquistare un anello con diamante taglio vecchio per mia moglie.

La mia intenzione (finanze permettendo) sarebbe verso 1.5-2 ct mentre per colore e purezza credo di aver capito sia preferibile una certa elasticità.

Mi saprebbe suggerire come e dove cercare?

Come molti altri, sono inesperto in materia e vorrei certamente trovare una valida occasione (magari un affare) che non si tramuti in un bidone.

La ringrazio fin d'ora per l'attenzione che potrà offrimi.

Cordiali saluti
Silvano

 

Buona sera, Silvano

 

si, con i diamanti di "taglio antico" se ne può solo subire il fascino... e dovendo poi sorvolare su tutto il resto.

Finanze permettendo, come giustamente dice lei!  :-)

 

Scegliere questo tipo di gemma é questione innanzitutto di raffinato buon gusto, e poi anche di fortuna.

 

Non é infatti facilissimo trovare un bel "taglio antico", magari addirittura "a cuscino" (un quadrato o un rettangolo piuttosto "panciuti"), e quindi é difficile ipotizzare un attendibile ventaglio di quotazioni.

 

Di tanto in tanto esce qualcosa di davvero appetibile, soprattutto come parte di un'eredità non particolarmente apprezzata, ma rinunci subito all'idea di avere una scelta di numerosi esemplari da confrontare con la dovuta calma.

 

Non saprei davvero dove indirizzare la sua ricerca, ma i dettagli non secondari che sua moglie apprezzerà certamente sono la cura e l'assiduità con cui lei "batterà" i negozi di città e provincia per sondare le eventuali "occasioni" disponibili.

 

Dimentichi però, la prego, il termine "affare", che oltretutto sarebbe assolutamente fuori luogo nel caso specifico.

 

Se lo trovasse scelga allora e si lasci conquistare dalla personalità di un diamante che le sembrerà diverso da tutti gli altri, e se lo accaparri senza esitazioni.

 

Ma NON SI AZZARDI poi a farlo valutare da chicchessia, se ci tiene al suo fegato!  :-)

 

Le direbbero infatti che "con quel taglio" il suo diamante non avrebbe mercato (e in parte sarebbe anche vero)...

ma soprattutto lei rischierebbe d'inciampare in un gemmobaluba che si esibirebbe in complicati calcoli per determinare caratura e valore residui del suo diamante DOPO il "necessario ritaglio" verso simmetrie moderne.

 

Ovvero con carature quasi dimezzate e valore ridotto del 75%, secondo molte delle stime "a capocchia" che m'é capitato di controllare... :-)

 

Conclusione?

 

Spero che qualche navigatore (le navigatrici non ci penserebbero nemmeno...) sia intenzionato a venderle il diamante che lei desidera, e quindi le girerei immediatamente il contatto.

 

Auguri.

 

E congratulazioni per la scelta.

 

P.s.

La sua casella di posta non funziona.

E purtroppo non solo la sua, perché in molti NON inviano a sé stessi una e.mail di controllo, di tanto in tanto.  :-(

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Ho comprato un diamante "taglio princess", ma nell'ammirarlo vedo un inclusione...

Buongiorno,
giorni fa ho comprato un diamante taglio princess di 1,01ct purezza VS1 colore E.


Nell'ammirarlo immensamente contenta, vedo un inclusione.


Una righetta proprio nel centro e guardandolo bene dal lato sembra un ricciolo marrone. Io sapevo che nelle pietre VS le inclusioni non sono visibili ad occhio nudo altrimenti sono picchè.


Vado subito dal gioielliere che me lo ha venduto sentendomi dire che è un valore aggiunto significa che il diamante non è stato "bombardato" e che il taglio princess nasconde meno le inclusioni rispetto al taglio brillante.


Con le poche informazioni volevo un suo parere.


Un saluto e la ringrazio in anticipo.
Sarà

 

Buongiorno, Sarà

 

tempo permettendo, nel mio lavoro é un piacere scoprire che non si finisce proprio mai d'imparare...  :-)

 

Infatti mi giunge nuovo che i "bombardamenti", ovvero gli irraggiamenti con alte energie e contemporaneo riscaldamento provocassero "riccioli" nei diamanti...

 

Complimenti per l'attenzione dell'esame e l'acume della sua vista, ma per ora, quello che lei chiama "ricciolo" a me ricorderebbe una micro-frattura infiltrata con un elemento colorato (un ossido, p. es.), oppure una qualsiasi traccia residua della cristallizzazione.

 

Ma senza vedere il cristallo le mie ipotesi potrebbero essere varie.

Varie e tutte quante scarsamente attendibili.

 

Quanto alla classificazione al grado di VSI 1 oppure Piqué del suo diamante, io non posso essere così schematico come la descrizione da lei citata suggerirebbe:

perché la casistica é tanto varia che é impossibile stabilire un confine netto e incontestabile fra i vari livelli.

 

Però le preciso che la graduazione, ovvero la valutazione delle caratteristiche di "clarity" si esegue assegnando un "peso" alla visibilità ATTRAVERSO LA TAVOLA di quanto individuato nel diamante, i.

 

Lei sottolinea d'aver notato il "ricciolo" con un'osservazione LATERALE della gemma, e già questo sarebbe un punto a favore del grado assegnato dal gioielliere, ma le ripeto che l'attribuzione non é mai (soltanto) un semplice affare di "dimensioni"...

 

Quanto alla maggiore visibilità di eventuali caratteristiche all'interno di un taglio "princess" piuttostto che non in un taglio "a brillante"...

beh,  é un'affermazione che non condivido ma che non contesto.

 

Ricordando però quanto si triboli per scandagliare l'interno di un princess capovolto sotto il microscopio!  :-)

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Il "certificato" del diamante è un semplice foglio di carta con le caratteristiche principali: se volessi rivenderlo...

Salve,
ho acquistato tempo fa un anello per mia moglie e il giorielliere mi ha rilasciato un documento "certificando" la pietra.


Il "certificato" è un semplice foglio di carta con le caratteristiche principali, ma non e' certo UN CERTIFICATO  IGI.

Se volessi rivenderlo dovrei farlo certificare IGI o equivalente?


Quanto costerebbe? Dove potrei rivolgermi?

 

 

Buona sera, Giovanni

 

a mio parere quello che lei chiama "un semplice foglio", se riporta su carta intestata e firmata TUTTE le caratteristiche significative del diamante, é il miglior documento col quale accompagnare un'eventuale, successiva vendita dell'anello.

 

Naturalmente, e magari a richiesta del compratore, potrà sempre far eseguire un'analisi gemmologica tanto dall'IGI quanto da altri istituti specializzati, ma tenga presente che in tal caso dovrà prima far smontare la pietra dalla montatura.

 

Quanto al costo dell'analisi, che varia con la caratura del soggetto (dettaglio che lei omette...), potrà richiederlo direttamente ai diversi istituti.

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Un tizio mi ha proposto dei diamanti blisterati e certificati per l'acquisto della mia casa - 2 -

Buonasera sig. Lenti,

Posso chiederle gentilmente se posso abusare della sua pazienza e professionalita' per avere un giudizio in merito alla storia che le raccontai di quel tizio che mi propose diamanti per comprarsi la mia casa?

Le allego la foto del diamante (che poi saranno diamanti) che mi ha inviato; ovviamente, per adesso mi manda la foto, pero' poi mi ha anche detto che non ha problemi a farla visionare da un esperto.

La ringrazio anticipatamente e se non avesse tempo o modo di giudicare il valore del diamante la ringrazio lo stesso.

Un saluto

Alessandro

 

Buona sera, Alessandro

 

et voila, non ho nemmeno finito di scrivere e di lamentare per l'ennesima volta che NON posso azzardare stime su gemme che non posso esaminare di persona, e cosa mi chiede lei?

 

Ma il prezzo, ovviamente!

 

Di un diamante in fotografia, sotto plastica, e con una descrizione incompleta perché a parte l'inutile foto mancano anche i dati relativi al taglio.

 

Apprezzo il garbo della sua richiesta, ma non la posso aiutare.

 

Le ripeto quanto anticipatole nella e.mail precedente:

dica al proprietario dei diamanti di venderseli per suo conto in modo che possa cercare LUI di realizzare il massimo, e di presentarsi poi con le spalle coperte da un bel conto corrente bancario.

 

E così facendo lei sarebbe al sicuro dal sospetto di simulare eccessive difficoltà di vendita dei diamanti a prezzi remunerativi, e avrebbe  la possibilità di comperare tutti i diamanti che potrà permettersi in un qualsiasi momento successivo.

 

Le faccio presente che la verifica da parte di un esperto é una bella cosa, e varrebbe certo per tranquillizzarla a proposito del valore delle gemme...

 

Ma IL VALORE non deve essere confuso con IL RICAVO conseguente un'eventuale vendita, che sarebbe ben altra cosa.

 

Uomo avvisato...   :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Un tizio mi ha proposto dei diamanti blisterati e certificati per l'acquisto della mia casa

Salve, e' la prima volta che scrivo e volevo domandare cosa ne pensa del fatto che un tizio mi ha proposto dei diamanti blisterati e certificati per l'acquisto della mia casa del valore di XXX €...


Al 99,99% secondo me e' una truffa, ma può capitare che una persona arrivi a proporre questa transazione anziche' denaro liquido?


La saluto, cordialmente

Alessandro.

 

Buonasera, Alessandro

 

dicendo "un tizio mi ha proposto..." lei mi condiziona tanto pesantemente che sarei subito portato a condividere in toto la sua ipotesi.

 

E fino a ieri le avrei detto, sic et simpliciter, che i diamanti si comperano SOLO da fonti conosciute e sicure perché i tarocchi e quindi le "sole" sono una consuetudine tanto semplice quanto ricorrente.

 

Ma, ma, ma...

oggi dobbiamo tener presente che, grazie a provvedimenti che ritengo tanto inefficaci quanto idioti (il limite per i pagamenti in contanti) stiamo ritornando al baratto di medievale memoria.

 

Almeno per coloro che non possono effettuare acquisti all'estero.

 

Posto quindi che i diamanti e relativi blister siano "buoni", se effettuasse lo scambio dovrebbe poi far figurare la cessione della sua casa come un "dono" da parte sua verso il compratore.

 

E sempre nella speranza (o pia illusione) che gli uffici finanziari le credano e accettino l'inconsueta procedura.

L'accettino, intendo, senza impalarla subito né crocifiggerla poi con una delle tante, terrificanti leggi scovate (o create nel frattempo) per l'occasione.

 

Ma per rimanere in tema, le ripeto che i blister e relativi numeri di matricola, ancorché verificabili presso l'istituto sigillatore, NON LE GARANTIREBBERO NULLA.

 

Se volesse quindi procedere secondo l'ipotesi dello scambio PRETENDA esame e verifica di controllo DI CIASCUNO DEGLI ESEMPLARI che le cederebbero.

 

Le sembrerò molto sospettoso ma, a parte il fatto che lo sono davvero, si ricordi che se le cose dovessero andare come teme lei e ho ipotizzato io, poi non potrebbe nemmeno sostenere d'essere stato truffato perchè con il dono lei avrebbe sottoscritto un cosiddertto "atto di liberalità" per il quale sarebbe difficile lamentare la mancata contropartita diamantifera...  :-)

 

Dia retta: prima di procedere senta un buon avvocato, e intanto si tenga stretta la casa...

Magari chiedendosi come mai "il tizio" interessato alla sua casa non venda LUI i suoi diamanti per procurarsi il cash necessario.  :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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E' estremamente meticolosa nel curarlo, pulirlo, indossarlo, ma questa sera ha trovato scheggiato il solitario di fidanzamento.

Buongiorno sig. lenti,
mi rivolgo a lei per porle in esame la mia situazione.


Un anno e mezzo fa ho regalato alla mia fidanzata un solitario con diamante.
La scheda di garanzia recita quanto segue:


"Diamanti - numero: 1

Peso: 0,04
Purezza: Puro alla lente.
Taglio: Brillante
Colore: Bianco"

Detto questo, la mia fidanzata lo ha trovato scheggiato questa sera.


Premesso che lei è estremamente meticolosa nel curarlo, pulirlo, indossarlo solo in situazioni tranquille e non pericolose.


L'anello in questione non è mai caduto, ne subito urti importanti...

pertanto mi chiedo: come è possibile?


Che non si tratti di un diamante?
Come devo procedere?

Grazie infinite per la sua risposta

 

Buona sera, Francesco

 

non dubito affatto della cura con la quale la sua fidanzata ha trattato l'anello col diamante, ma le chiederei di mettersi nei miei panni e di suggerirmi come azzardare ipotesi, o anche solo l'identificazione, di una pietra scheggiata e lontana varie centinaia di chilometri dal sottoscritto.  :-)

 

Escluderei che non si tratti di un diamante, perché mi riesce davvero difficile che qualcuno tenti truffe con pietre tanto piccole, ma qualsiasi gioielliere appena appena esperto potrà fugarle ogni dubbio.

 

Quanto alla scheggiatura esisterebbe la remota ipotesi di una frattura precedente, poi "ripartita" per ignoti motivi fino a produrre il danno che lei lamenta.

 

Ma sottolineo che una possibilità improbabile, tanto più che la  garanzia a sue mani indica in "pura" la qualità della gemma, che non sarebbe stata definita tale se avesse invece evidenziato la frattura di cui sopra.

 

Conclusioni, quindi?

 

Nessuna, almeno da parte mia.

Lei potrebbe però levarsi almeno il dubbio facendo certificare la natura del soggetto.