Diamanti

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Diamanti grezzi da far tagliare

(A)  -  Egregi signori,

mi sono casualmente imbattuto nel loro sito, e dal momento che io non abbia mai avuto a che fare con nessuno della celebre Valenza mi sono deciso a contattar loro per vedere se potessi aprirmi nuove strade.


Tentar non nuoce!


Nonostante io non sia un vero professionista del settore pietre preziose, grazie a circostanze particolari e a particolari conoscenze sono in grado di disporre con regolarità di determinati quantitativi di diamanti grezzi, e per questo motivo desidero porre loro qualche domanda in merito.


Sottolineo che le pietre sono sempre di mia proprietà,  non sono in alcun modo un intermediario nè devo attendere approvazioni da parte di nessuno.


1  -  Avrebbero la possibilità e l'interesse a trovare dei compratori per la mia merce, dietro il pagamento di una giusta commissione?

Si tratta di diamanti della Sierra Leone ovviamente con certificato Kimberly.


Il pagamento è alla consegna, dopo tutti i controlli del caso, non richiedo alcun anticipo nè alcuna spesa preliminare.

2  -  Nel caso in cui volessi tagliarne una parte invece che rivenderli tutti grezzi, potrebbero consigliarmi una taglieria a Valenza?


Se sì, come mai praticamente tutti si rivolgono ad Anversa (India a parte) se ci sono taglierie anche quì in Italia?


Quali sono i tempi? Quali i costi?


Tanto per avere un'idea, se volessi tagliare dieci diamanti da cinque carati quanto mi costerebbe la cosa e quanto tempo sarebbe necessario?


Il servizio è accessibile a tutti o devono sussistere particolari condizioni?

3  -  Eventualmente, potrebbero trovarmi compratori anche per degli smeraldi colombiani?

Posso averli sia grezzi che tagliati.

Anche quì, valgono le stesse regole che per i diamanti: giusta commissione, pagamento alla consegna dopo il controllo della merce, nessuna spesa anticipata.


Degli smeraldi inizierò a occuparmene seriamente tra qualche mese, ma voglio approfittare del tempo per "tastare il terreno".

In tutti i casi, la fornitura sarebbe continuativa e con la possibilità di quantitativi sempre maggiori di volta in volta.

Nell'attesa di un cortese riscontro, porgo Loro i miei più cordiali saluti.



(B)  -  Egregio signor Lenti (non più "signori",  ho visto meglio il sito),

mi sono dimenticato di domandarle una cosa.

Saprebbe indicarmi dove trovare uno strumento, il cui nome italiano non conosco, che in Inglese si chiama "scratch pen"?


Mi è stato detto che sia in commercio questa sorta di penna con una punta di un materiale che è meno duro solo del diamante, che di conseguenza a parte il diamante scalfisce tutto il resto (anche la moissannite?).


Vorrei aggiungerla agli strumenti che ho già, ma a Milano non riesco a trovarla.

Potrebbe dirmi dove possa acquistare tale oggetto e se veramente è uno strumento di verifica tanto attendibile?

Grazie ancora della sua attenzione, attendo la sua gentile risposta.

Cordiali saluti.

Alessio

 

Salve, Alessio

 

complimenti per la precisa esposizione di intenzioni e di programmi. ma le dico subito che nelle sue richieste ci sono i dettagli di un'intera vita professionale, per cui é opportuno (e sarà indispensabile) approfondire certi dettagli solo di persona.

 

Domanda n. 1

la risposta é SI,

perché dalla Sierra Leone arriva, se ben selezionato, dell'ottimo materiale.

 

Domanda n. 2.  ancora SI

Ad Anversa cìé più concorrenza e quindi prezzi minori.

A Valenza c'é un miglior controllo del materiale consegnato,

 

I tempi di lavorazione sono direttamente proporzionali alle dimensioni, alla quantità di  grezzo, e alla complessità dei tagli richiesti.

Con l'aggiunta dei prevedibili intasamenti in concomitanza di fiere importanti, per esempio.

 

Il taglio di UN cinque le costerebbe 750 € (quotazioni dell'anno scorso).

Per dieci pezzi ritengo opportuno chiedere un'offerta alla ditta che le presenterei.

 

Il servizio sarebbe accessibile a tutti... in teoria.

 

Domanda n. 3

Attualmente il mercato del colore (smeraldi compresi) é in profondo rosso, ma ciò non esclude un interesse per cristalli di buona/ottima qualità.

 

In questo momento avrei qualche perplessità nell'ipotizzarne la la vendita ma, come dice lei, "tentar non nuoce"... :-)

 

Quanto poi alla "scratch pen" non é altro che una normalissima bacchetta simile a una penna e con punta costituita da un minerale di durezza nota, a scelta fra i valori da 4 a 10 della "scala di Mohs".

 

Strumento forse didattico e certamente storico, potrebbe trovarsi ancora in qualche laboratorio annesso alle facoltà di geologia per approssimativi test di durezza su materiali di poco valore...

 

Ma come strumento per le delicate, economicamente rischiose e necessariamente attendibili analisi gemmologiche lo si può correttamente e sinteticamente definire col termine tedesco di "Schweinerei".

 

Ovvero "suinata".  :-)

 

Visto quindi che lei si dedicherebbe alle gemme NON le indicherò dove trovarlo, anche se, all'occasione, potrei sempre farle vedere una delle mie serie di matite.

 

Ma non é detto, non é proprio detto!  :-)

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Mi scusi se insisto nel farle ancora domande

Egregio Gianfranco


mi scusi se insisto nel farle ancora domande ma dal momento che lei non è di parte, credo che le sue risposte siano appropriate e non fuorvianti visto che non deve vendere niente.


Le chiedevo come si deve interpretare  che su un certificato IGI Anversa, nei comments, sia riportato "ideal cut round brilliant" a fronte di un cut grade excellent, polish finish e proportions pure excellent ma con la tavola al 58% che non è entro gli standard fissati per un ideal cut.


La ringrazio.

Federica.

 

Buon giorno, Federica

 

intanto non si scusi perché la sua domanda é, oltre che garbata e gentile, anche MOLTO interessante come esempio di vita...

diamantifera!  :-)

 

Un esempio che indica come l'analista abbia usato PRIMA di tutto gli occhi e il cervello, e solo DOPO il calibro, i goniometri e il "diamond proportionscope"...  :-)

per dire che QUEL particolare esemplare riconducibile alle proporzioni dello Standard "Ideal Cut" é un gran bel diamante.

E lo é senza dubbi ANCHE se uno dei valori numerici é diverso (pur di pochissimo) da quelli codificati.

 

Quindi mi permetta di sottolineare ancora una volta che:

 

a  -  SULLA CARTA di un certificato sono riportati valori che chiunque (a cominciare da me)

potrebbe tranquillamente NON considerare ottimali, e

 

b  -  che in ogni caso, ma soprattutto per le gemme da indossare, i veri (anche se non i soli) strumenti di giudizio

sono la sensibilità, il gusto e l'attenzione di chi sceglie il proprio diamante.

 

Messaggio ricevuto?

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E' da tenere in miglior considerazione un triplo excellent piuttosto che un trplo very good o sbaglio?

 

Buonasera sig. Gianfranco,



nel valutare la scelta fra due diamanti di pari caratura colore e grado di purezza è da tenere in miglior considerazione un triplo excellent piuttosto che un trplo very good o sbaglio?


Il triplo excellent è firmato I.G.I. Anversa mentre il triplo very good G.I.A.


La mia domanda è se a certificati invertiti le pietre manterrebbero le stesse valutazioni?


La ringrazio e scusi se la domanda le sembrerà assurda ma, sto confrontando due diamanti taglio rotondo da montare su un anello per solitario e quindi non notando differenze a occhio nudo (cioè sono belli entrambi) volevo fare una valutazione "anche sulla carta".


Federica.

 

Buona sera, Federica

la sua domanda mi dimostra una seria capacità di ragionamento, altro che assurda!

 

Infatti sono in molti che, parlando delle caratteristiche riportate nei certificati d'analisi sembrano adottare come regola la celebre aria "questa o quella, per me pari sono"... :-)

 

E sbagliano, perché pur se con differenze minime sulle due sponde dell'Atlantico i parametri di valutazione sono diversi.

 

Quindi, alla sua ottima domanda si risponde con un netto "NO".

 

Facendo graduare la pietra americana in Europa e quella europea negli USA, almeno per quanto riguarda il taglio i risultati sarebbero QUASI CERTAMENTE diversi rispetto a quelli assegnati in origine dentro i confini nazionali.

 

Quanto poi ai "voti" da preferire a proposito del taglio, io tenderei a ignorare l'esistenza di tripli, quadrupli e magari quintupli "excellent" non per diffidenza, ma solo per stanchezza.

 

Infatti é necessario considerare anche LA DATA di emissione dei certifivati di un certo (famoso) istituto che fino a ieri (o quasi) NON assegnava livelli superiori a "very good".

 

Questo significa che i tagli miglori certificati tempo addietro erano classificati "very good", e gli stessi tagli fatti riesaminare oggi avrebbero magnificenti (e commercialmente pià redditizi) "excellent".

 

Confusa?

 

Beh, é quello che capita a me, e allora quando non ho la possibilità di far certificare TUTTI i diamanti DALLO STESSO laboratorio adotto il consiglio che ripeto sovente ai navigatori... e uso i miei occhi per il confronto finale.

 

Abbasso i confronti "sulla carta".  :-)

 

 

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Mi piacciono le sfumature di colore blu-violetto della fluorescenza... al sole.

 


Premessa la profonda fiducia e stima che nutro nei suoi confronti (leggo spesso le sue risposte alle più svariate domande sui diamanti), passo subito a sottoporle il quesito: nel mese di dicembre 2010 ho acquistato un diamante taglio brillante sigillato e certificato IGI, di 1,05 carati, puro IF, colore G, taglio/simmetria/finitura excellent/excellent/excellent , certificato appunto IDEAL CUT, e con fluorescenza NONE.

Aveva un valore di vendita di 11.000,00 euro, anche se a me è costato circa 9.000,00 euro grazie alla permuta di altri due diamanti più piccoli.

Chiaramente, del gioielliere da cui l’ho acquistato mi fido, però con lui non ero d’accordo su una caratteristica del diamante  in questione e precisamente sulla “fluorescenza”.

A me non sarebbe dispiaciuto avere un diamante con una certa fluorescenza dato che questa conferirebbe un colore azzurro/viola (il mio colore preferito) alla pietra quando esposta ai raggi del sole, ma lui mi ha “convinta”: NONE!

E’ a questo proposito che gradirei il suo parere, oltre che sul prezzo.

Ringrazio e cordialmente saluto

Cristy

Buon giorno, Cristy

 

ringraziandola per i lusinghieri apprezzamenti vorrei sgomberare subito la questione "costo" del suo bellissimo diamante da 1,05 ct,  un cristallo che per grado di colore e clarity é stato giustamente e ulteriormente valorizzato da un taglio all'altezza della sua rarità.

 

Non potendo valutare i due piccoli diamanti restituiti in permuta non sono in grado di ipotizzare un giudizio sullo scambio...

E per quanto riguarda il valore assoluto dovrei rintracciare i listini dell'epoca relativa all'acquisto, nonché calcolare i cambi medi del dollaro/euro del dicembre 2010:

mi perdona se il poco tempo mi suggerisce di evitare tale lavoraccio, che in fondo sarebbe inutile?  :-)

 

Quanto alla fluorescenza darei incondizionatamente ragione al suo gioielliere, pur riconoscendo che, almeno in una discoteca dotata delle dannate (e dannose) luci UV, i diamanti fluorescenti potrebbero fare un bellissimo effetto...

 

Attenzione però perché la fluorescenza oltre che "nulla" potrebbe essere:

 

a - di un colore diverso dall'azzurro-violetto che a lei piace tanto, e

b - di intensità solo "debole" o "media" invece di quella "forte" (strong)

che lei potrebbe maggiormente apprezzare.

 

Lei però dovrebbe anche considerare con attenzione un dettaglio non secondario:

quelle "sfumature" di colore che una forte fluorescenza dovrebbe aggiungere a certi diamanti (i cosiddetti "overblue", o anche "Jaeger") é visibile alla luce del sole soltanto in casi particolarmente evidenti, ma soprattutto all'occhio degli esperti, perché normalmente si osserva e valuta SOLO in ambienti con luminosità molto ridotta.

 

Quindi, se proprio il blu-violetto la manda in estasi (e la capirei proprio... :-) provi a dare un'occhiata ai quarzi var. ametista, a qualche bella cianite, o magari a una strepitosa e ben tagliata tanzanite...

 

E poi mi faccia sapere se non ha avuto nessuna palpitazione cardiaca.  :-)

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In vendita un bel diamante: Valentino fatevi avanti!

Si ricorda che tempo fa gli chiesi se per caso prima di natale qualche potenziale acquirente si fosse fatto vivo?

 

Ora mi chiedo non è che per san Valentino c'è qualche speranza?

 

Le ricordo che il diamante le seguenti caratteristiche

 

ct 1,56

clarity IF

colore G.

 

Grazie

 

Buona sera, Simona

 

mi spiace, ma fino ad ora non ho avuto richieste.

 

Ma ora ripubblicherò l'offerta... e spero proprio che qualcuno si dimostri interessato a un bel diamante che sembra fatto apposta per celebrare un grande san Valentino.

 

Nel qual caso lo metterò direttamente in contatto con lei.

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Un budget linitato per il trilogy del decennale.

Buongiorno Gianfranco,

ho letto con molto interesse le domande e risposte più lette nella relativa sezione Diamanti, e da estremo neofita ora mi sento un pò più "preparato" ad affrontare il mio primo acquisto di un anello con diamanti per il 10imo anniversario di matrimonio.

Ho capito, e sono d'accordo, che è assolutamente necessario vedere e giudicare con i propri occhi l'oggetto, soprattutto quando si tratta di diamanti, ma siccome il mio budget è limitato per un Trilogy (non più di 1000 euro) ho trovato su Internet un bel modello, con una forma anche originale invece di quella classica con le tre pietre allineate e in fila.

Il prezzo poi è anche molto interessante, considerato che le pietre come caratteristiche (4C) mi "sembrano" buone: 770 euro;

ed è qui che mi sono nati dubbi e preplessità, forse il motivo è che la produzione è propria e le gemme hanno una dimensione piccola?

O forse la montatura è poco seria?

O i diamanti non sono certificati?

Ecco di cosa si tratta:
Anello Trilogy Roger Gems
Massa: 7.70 gr.
Taglio: a brillante
Carati: 0.33
Colore: G/H
Purezza: IF

Mi sono fatto mandare una foto dell'anello al dito per poterne giudicare le dimensioni e lo stile, e anche qui mi sembra un ottimo oggetto...


Se vuole vedere una foto dell'anello: http://www.xxx...

Essendo per me un acquisto importante, anche e soprattutto sotto l'aspetto economico, mi servirebbe tanto avere un suo parere, sperando di avere fornito sufficienti informazioni per una possibile valutazione da parte sua.

Con stima,


Marco.

 

Salve, Marco

 

sono felicissimo di leggere e mi congratulo con lei e con sua moglie per il decimo anniversario di matrimonio, perché sono le notizie come queste che mi fanno sorridere alla vita...

 

E non certo il quotidiano letame che sembra il solo argomento importante per i nostrani "mezzi d'informazione"!

 

Non dica che il suo budget é modesto, perché innanzitutto non lo é, e poi al suo ammontare io aggiungerei, con ammirazione e invidia, anche il valore di dieci anni condivisi con la persona a cui ora donerà il trilogy!

 

Solo, dato che l'acquisto sarà fatto via web, si ricordi di prendere tutte le informazioni e le precauzioni del caso.

 

Quanto alla tranquillità supplementare che lei mi chiede, sono purtroppo nella più assoluta impossibilità di darle un motivato consiglio, perché trattandosi di diamanti molto piccoli la sola montatura del trilogy (la manodopera, ovvero il costo della lavorazione) potrebbe fare una grossa differenza nella valutazione globale dell'oggetto.

 

Non apro siti per scelta e per abitudine, comunque nella certezza che anche in questo caso le foto non mi sarebbero di nessun aiuto o. peggio, potrebbero facilmente indurmi in errore.

 

Noto però che pur avendo dichiarato i tre diamanti di "clarity IF" i venditori non si sono esposti al ridicolo "certificando" le pietre con una  procedura che proporzionalmente sarebbe costata una cifra.

 

In ogni caso le consiglierei di non sottilizzare troppo sulla classificazione, perché in quell'ordine di grandezza i diamanti sono riuniti in lotti classificati "IF/VVS e quindi utilizzati (di solito) senza ulteriori selezioni.

 

Ma siccome mi é, tra l'altro, ignota la dizione "Roger Gems" le consiglio caldamente di chiedere la conferma e la garanzia che sull'anello SIANO MONTATI DEI DIAMANTI, perché non sarebbe la prima volta che qualcuno si ritrovi poi gemme  "con taglio a brillante"... che poi non sono diamanti!

 

Non so come possa essere né cosa significhi una "montatura poco seria", ma in ogni caso sarebbe difficile valutarla anche potendola esaminare fisicamente, quindi non le resta che chiedere le relative garanzie al fornitore.

 

Brindo idealmente con lei alla ricorrenza.

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Vendere un diamante F del bellissimo taglio "a pera" di oltre 2 carati.

Buongiorno sig. Gianfranco,

posseggo un solitario e vorrei venderlo.


Il gioielliere di fiducia purtroppo non c'è più e siccome prima di affidarmi a terzi desidero se possibile avere un orientamento sul valore.


La struttura dell'anello è in oro bianco di forma particolare disegnata apposta, la gemma è un brillante

 

taglio "Pear",

carati 2,03,

colore "rare white + (F)",

purezza "LC".

 

La ringrazio anticipatamente e resto in attesa di sue.

 

Buona sera, Francesco

 

un diamante F del bellissimo taglio "a pera" rappresenta un piccolo capitale, ma la dizione "LC" (loupe clean, ovvero "pulito alla lente") é una terminologia disueta ormai da molto tempo...

 

Non vorrei quindi che alla luce dei nuovi parametri UNI di graduazione del diamante una nuova (raccomandabile!) certificazione presso un serio laboratorio gemmologiaco attribuisse al suo esemplare un "grado" diverso dal corrispondente "IF" attuale, perché in tal caso perderemmo tempo in due e, magari, sorgerebbero anche degli antipatici malintesi.

 

Ricordi comunque che la montatura, salvo il caso di un elevato pregio artistico, vale solo per il quantitativo di oro con cui é fatta, e che adesso non é proprio il periodo migliore per vendere gioielli.

 

Salvo un colpo di fortuna in occasione di s. Valentino.

 

Mi faccia sapere

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Un diamante perde il suo valore quando si sfalda?

 

Buonasera!

Qualche giorno fa mi sono resa conto che il brillante regalatomi ha una piccola sfaldatura.

Volevo sapere quanto questo incida sulla sua valutazione.

Grazie!

 

Buona sera, Valeriana

 

nei cristalli la "sfaldatura" propriamente detta é quella proprietà che consente di dividere l'individuo secondo un piano regolare più o meno perfetto.

 

Questa proprietà si sfrutta per ridurre con un semplice colpo di scalpello e mazzuolo la dimensione di certi cristalli (diamanti e topazi, per esempio) da avviare poi a successive fasi di taglio.

 

Chiarito il significato del termine, é probabile che lei abbia visto una frattura, (magari simile a una piuma), una discontinuità di cristallizzazione oppure un graffio, ma un vero e proprio "piano di sfaldatura" sarebbe almeno inconsueto.

 

In ogni caso, se e "quando si sfalda"  (letteralmente), un diamante già sfaccettato come gemma si divide in due parti il cui valore é molto vicino allo zero.

 

Senza esaminare la pietra é quindi impossibile stabilire a priori quale tipo di caratteristica lei abbia individuato, e di quanto eventualmente sarebbe necessario abbassare il "grado di clarity" della sua gemma prima di poterne determinare il valore.

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Se è IF ancora meglio perchè un domani lo puoi rivendere benissimo...

Egregio sig. Lenti

la seguo da un pò sul suo sito per avere informazioni circa il diamante da acquistare come anello di fidanzamento.


Informazioni che i gioiellieri centellinano...


Uno ti dice una cosa, uno te ne dice un'altra. sono tutti concordi comunque nel dirti che il colore più alto è, meglio è.

Che se è IF ancora meglio perchè un domani lo puoi rivendere benissimo (...porteranno sfiga?!...)


Io, come le dicevo, la leggo e seguo i suoi consigli, quindi mi va bene un G o un H, VS 1 o VS 2.


La mia domanda le sembrerà stupida, ma secondo la sua opinione una donna oltre 40enne, che caratura dovrebbe portare al dito?


E' vero che visiivamente un diamante 0,90 taglio rotondo può essere scambiato per un carato?


Io li ho osservati bene ma devo dire che la differenza la noto.


Il imio fidanzato dice di no, che dipende dalla montatura dell'anello.


Con simpatia

Roberta.

 

Buonasera, Roberta

 

la ringrazio per la simpaticissima lettera che userò come prova della necessità di aggiornare argomenti e modi di marketing della categoria..!    :-)

 

E le dico subito che secondo il mio punto di vista una donna, qualsiasi donna, nello splendore degli "anta" può tranquillamente indossare  quello che vuole:

nella certezza dell'ammirazione di noialtri maschietti con le idee chiare... e adeguata raffinatezza di gusti!

 

Quindi, per quanto riguarda le dimensioni di un diamante, il problema si riduce solo a un semplice binomio:

buon gusto e disponibilità economica.

 

Piuttosto. se volessimo considerare una personalità MENO condizionata dalle più banali consuetudini, é probabile che le ipotesi di scelta della forma sappiano spaziare anche oltre il solito, classico taglio rotondo a brillante:

 

che ne direbbe di un raffinato ovale?

O di un elegante "pera" a contrarié con una pietra di colore?

O di un travolgente "princess"?

O...

O...

 

:-)

 

I gradi da lei ipotizzati sarebbero (sono, secondo me) una scelta eccellente per il suo anello di fidanzamento, e per scongiurare ulteriormente ogni traccia della "sfiga" di cui sopra si ricordi di NON transigere sulla qualità della montatura:

 

una qualità che, indipendentemente dal modello o da un'eventuale "firma" DOVRA' assolutamente essere garantita da una lavorazione a mano di alto livello.

 

Naturalmente ho opinioni diverse (e ti pareva, direbbero le malelingue... :-) rispetto a quelle pressoché univoche da lei raccolte presso tanti gioiellieri.

Perché per fortuna i criteri di scelta sono e restano innanzitutto personali.

 

E poi le "verità" che le hanno disinteressatamente (?) elargito sarebbero solo opinioni ampiamente ed efficacemente discutibili, come risulta evidente dai meeting sul tema  che di tanto in tanto organizzo o inframmezzo ai miei corsi.

 

In chiusura mi guaderò bene dal contestare la sua capacità di cogliere anche le minime differenze dimensionali fra diamanti di masse anche molto vicine... perché ho avuto ripetute prove che l'occhio femminile é ben capace di questo e altro...

 

Ma le faccio presente come anche il suo fidanzato non abbia torto.

 

Perché per carenza di informazioni tecniche... o piuttosto per amore, egli non le ha fatto presente come le differenze dimensionali siano confrontabili SOLO fra diamanti con lo stesso Standard di taglio, mentre in caso contrario potrebbe benissimo succedere che il diamante con massa minore sia e appaia "più grande" di un confratello di caratura superiore.

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Scegliere fra due esemplari estremamente simili, e con tanti "lampi colorati bellissimi".

La contatto per chiederle alcune spiegazioni:


sto valutando due diamanti solitario a taglio brillante, stessa caratura

e colore e grado di purezza VS 2.


Anzi  per la precisione 0,92 g e 0,93 G, entrambi certificati IGU Anversa.


Sul diagramma che spiega il grado di clarity su una pietra è riportato il simbolo definito "needlee" proprio sulla tavola un po giù a sinistra prima della corona e quello di un "crystal" invece a destra quasi opposto al primo simbolo che le dicevo.


L'altra pietra invece riporta sulla tavola tanti simboletti definiti "cloud" e "feather".


Alla vista gli anelli sembrano identici (hanno anche la stessa montatura).


Hanno dei lampi colorati bellissimi.


La prima pietra, però pur avendo taglio simmetria e finitura "excellent" rispetto alla seconda invece tutta "very good", costa decisamente meno a parità di caratura come le dicevo all'inizio (bè un centesimo), e precisamente euro X.X00 contro euro X.X00.


Sto cercando il miglior rapporto qualità prezzo e non vorrei pensare a un affare prendendo invece una cantonata perchè come dice lei:

"i diamanti non li svende nessuno".


Attendo un suo disinteressato parere.


Cordiali saluti

Fabiana

 

Buon giorno, Fabiana

 

mi spiace averla fatta aspettare, ma il numero delle e.mail a cui devo rispondere aumenta costantemente...

fino a raggiungere numeri a due cifre in un batter d'occhio!

 

Mi fa piacere che lei citi una mia affermazione (che confermo e ribadisco) ma lei ricorderà anche come io raccomandi di chiedere SEMPRE spiegazioni chiare ed esaurienti al gioielliere.

 

E qualsiasi professionista sarà lieto di dettagliare TUTTI i perché e i percome del consistente divario di costo di due diamanti all'apparenza tanto simili...

 

Nota: questa sarebbe una leggera bestemmia, perché in realtà i due cristalli hanno in comune SOLO i livelli delle "4C" valutati nei certificati...

e soprattutto i "lampi colorati bellissimi" che lei ha apprezzato tanto (e meno male!) da segnalarmeli.  :-)

 

Non ho, fra le varie ipotesi, una spiegazioni più plausibile di altre per chiarire una differenza di prezzo che mi sembra assolutamente spropositata, e sono anni che non mi capita di riscontrare qualcosa di analogo per diamanti offerti insieme ma comperati forse in momenti diversi.

 

Perché il nostro settore ha avuto tutto il tempo per ricalcolare accuratamente  e poi di aggiornare comodamente tutti i prezzi del magazzino.

 

Purtroppo.  :-)

 

Quanto alle caratteristiche interne che lei precisa sono certamente di minima entità e le direi di trascurarle tranquillamente. per concentrarsi sulle deliziose sensazioni ricevute dai "lampi" di cui sopra.

Dopo la necessaria meditazione sulle spiegazioni del gioielliere. :-)

 

Certo é che se potessi aver io i due soggetti sotto il microscopio, pur non trascurando affatto le nuvolette e le piume dell'altro diamante, il cristallino incluso  e gli aghetti del primo avrebbero l'onore di fare da primedonne per le mie foto .  :-)