Diamanti

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Diamante, consiglia la vendita, oppure...?

buongiorno..

Ho letto sul sito di tanti che chiedono consigli.

Ecco sono una di quelli :-)


Ho ritrovato in casa una vecchia pietra, con allegata scrittura privata intestata di un laboratorio, nella quale vengono elencate le caratteristiche della pietra.


TAGLIO: tondo brillante, ottima esecuzione

PUREZZA: IF

COLORE:  L//M   Scala GIA

PESO: Kt  4,571

MISURE:  11,55x6.25   (calibro Leveridge).

Tutto datato 1994.


Non è una pietra con valore sentimentale e non è montata, vorrei sapere quanto potrebbe valere, se lei può dirmelo.


Grazieee :-)  anche solo per la lettura del messaggio.

 

 

Buona sera, Caterina

 

il laboratorio che ha redatto la descrizione del diamante si é tenuto, quantomeno, nel vago...

 

E aver definito "ottima esecuzione" la qualità (suppongo) del taglio mi farebbe ritenere che l'analista non fosse attrezzato per rilevare e valutarne adeguatamente le proporzioni e le simmetrie della gemma.

 

Aver poi indicato con la sigla "Kt" (titolo dell'oro) invece che con il corretto "ct" la massa del diamante  aggiunge un ulteriore particolare ai miei dubbi circa l'attendibilità della descrizione.

 

Considerando però le notevoli dimensioni del cristallo le consiglierei senza esitazioni di far certificare nuovamente il diamante da un laboratorio gemmologico di ottima reputazione.

 

Sarebbe il solo modo per trattare poi un'eventuale vendita disponendo di elementi certi come base di valutazione.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Ma sono questi i prezzi?

Buonasera Gianfranco,

di ritorno dalla Svizzera, dove passo buona parte della settimana con mia figlia e i miei quattro nipotini, ho passato un pomeriggio sul tardi a seguire una trasmissione di XXX, che tra le altre cose proponeva diamanti in blister, certificati IGI, quasi tutti col triplo excellent.


A parte i prezzi, che mi sembravano un pochino esagerati (per esempio, 90 punti G color IF a XX.X00 euro, 90 punti E color IF con taglio very good XX.X00 euro, 90 punti F color IF con triplo very good XX.X00 euro), anche se poi ti applicavano uno sconto del 20 per cento, quella che mi è sembrata strana è stata l'affermazione del venditore:


"Questi diamanti sono tutti PURI, e i diamanti PURI sono gli unici che potete portare in banca o in borsa e ve li accettano come denaro contante e si rivalutano costantemente.


Gli altri invece sono diamanti qualunque..."


E tralascio il resto.

Io ho un amico che ha acquistato anni fa in Sudafrica un anellone di diamanti per la moglie, e anche lui è convinto che, quando vuole, va in banca, una qualsiasi, e la banca glielo ritira in cambio di denaro contante...


Ora sento che queste cose le dicono anche in televisione, e magari trovano pure chi ci crede...

Leggo sempre con piacere le risposte che dai sul tuo sito:

mi dispiace solo che non esista più il forum "Parliamo anche di gemme?" su ebay, che mi piaceva tanto.


Con questo nuovo sistema non riesco a trovare nulla, anche perchè non sono quel che si suol dire un mago dell'informatica...

Buona domenica.

Maria Rosaria

 

 

Ciao, Maria Rosaria

 

é sempre un piacere leggerti, e quattro nipotini sono un alibi più che sufficiente per giustificare i lunghi intervalli... :-)

 

In passato avevo acceso varie polemiche con i televenditori, ma solo a proposito dei termini (degli strafalcioni innocenti, e delle volute inesattezze) che infioravano le loro magniloquenti sparate.

 

Il vizio però permane, e devo amaramente constatare che superati da tempo i limiti di una qualche correttezza commerciale, adesso si stuprano persino le più incerte e flebili aree del buon senso!

 

Non discuto dei prezzi (anche se hai ragione, sono molto elevati) ma le sparate sulla disponibilità bancaria del corrispondente denaro contante mi lascia scoraggiato nel supporre che, evidentemente, ci sono beoti che credono a tali reboanti e sussiegose scemenze!

 

Ben lieto, ovviamente, di essere smentito (e subito dopo mi presenterei con qualche chilo di diamanti puuurissssimiiii), mi accontenterei nel frattempo d'essere presente al momento in cui il frescone di turno si presentasse in banca con le sue blisterate speranze.  :-)

 

Non so per quale motivo sia stato eliminato l'angolino "Orologi e Gemme", ma eBay continua a scendere sempre più in basso, come qualità del servizio, ma in compenso alza i costi.

 

Neanch'io sono un mago dell'informatica, e quindi mi riservo di fare un brindisi con te alle felici realtà della vita non appena ci sarà l'occasione per conoscerci:

altro che bit!  :-)

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Possiedo un brillante da 7.35 ct possiedo solo un atto di un banco dei pegni di una certa somma...

Salve, possiedo un brillante da 7.35 ct possiedo solo un atto di un banco dei pegni di una certa somma, e volevo sapere più o meno il valore, visto che c'è scritto solo "brillante 7.35k color L-M e in che modo era possibile fare dei documenti per venderlo.


Ringrazio anticipatamente per il disturbo,in attesa di vostra risposta porgo cordiali saluti.

 

Buona sera, Saverio

 

i papiri rilasciati dai vari banchi di pegno sono, di solito, del tutto inutili ai fini di una corretta e soprattutto attendibile valutazione commerciale.

 

Infatti il perito di turno si limita ad approssimare la massa e, a volte anche il colore della gemma senza aggiungere poi le altre caratteristiche necessarie per una descrizione dettagliata.

 

E questo nel caso di pietre montate. ovviamente, per le quali é però difficile e a volte impossibile completare il quadro diagnostico in modo corretto.

 

In ogni caso a lei consiglierei di far esaminare il suo diamante da un reputato istituto gemmologico, che le rilascerà un completo certificato d'analisi.

 

A mio avviso questo é il modo migliore per conoscere con precisione le caratteristiche del suo cristallo, e per trattare con cognizione di causa e correttezza i termini di una possibile vendita.

 

Quanto al valore, senza i dettagli relativi a proporzioni di taglio, finitura, simmetria e clarity non se ne parla nemmeno...

 

Altro che più o meno!  :-)

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Un diamante F color che appare "oscuro"...

 

Egregio sig. Gianfranco
le pongo il seguente quesito:

Ho avuto modo di acquistare un diamante sfuso con certificato GIA F VVSI 1 da 0,65 carati.

Nonostante il colore abbastanza alto ho l'impressione che la pietra sia oscura.

Ho sentito parlare che cio possa dipendere dal materiale.

Può spiegarmi un po' meglio di cosa si tratta?

Distinti Saluti, e complimenti per il sito.

Teresa

 

Buona sera, Teresa

 

é proprio vero che non s' ha mai finito d'imparare... :-)

 

Premesso che il "grado" F non é alto ma altissimo (infatti é il secondo colore, e subito a ridosso del D color che sarebbe il top) io non riesco proprio a immaginare come la materia del suo diamante le possa apparire "oscura"!

 

La pregherei quindi di mandarmi via scanner la fotocopia del certificato GIA della pietra, e proveremo a chiarire il mistero.

 

Intanto le anticipo che i diamanti sono, normalmnente, suddivisi in tre categorie (dette "serie") di colore:

a  -  yellow,  gialli

b  -  gray.,  grigi,  e

c  -  brown, bruni,

 

Nel suo caso il "brown" sembrerebbe l'ipotesi più plausibile, ma o lei ha una strepitosa sensibilità alle più tenui sfumature di colore, oppure quel "F color" potrebbe essere un tantino ottimistico...

 

A distanza mi é impossibile dire altro.

 

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La scelta fra un D e un E color... oltre il carato!

Gentilissimo Gianfranco Lenti, leggo tutte le sue risposte, e le trovo affascinanti e ovviamente molto realistiche.

Le volevo porre un quesito..


Vorrei comprare un bel diamante da indossare in un anello..

Io sono andato dal mio gioielliere e mi ha detto. "Scherzi, diamanti SI 1 ?" Io ti ho venduto sempre diamanti VVSI 1 e hai visto come sono belli?.


Se li metti vicino a dei diamanti SI 1 vedi la differenza, e poi sei costretto a spendere ancora soldi per una nuova pietra.


Siccome faccio un lavoro norrmale, stipendiato, spendere X o X.000 euro in più o in meno fanno la loro discreta differenza.


Sono andato tramite conoscenti in un grande centro Import Export di diamanti ad arezzo e avrei trovato questi 2 esemplari:

Diamante

E color VS2

1,07 carati

Excellent Cut

certificato GIA.

Symmetria e polish Very Good.

Diamante D color

VS2

1,22 carati

EXcellent Cut, excellent polish, symmetria

Certificato EGL.


Siccome i due prezzi non sono lontanissimi, Quale scegliere?


La razionalità da accanito suo lettore mi porterebbe subito all'acquisto del diamante GIA, senza nessun pensiero.


Mentre invece la non razionalità. ma l'impeto mi farebbe scegliere quello più grande.


Lei che farebbe al posto mio ragionerebbe con la testa o con il cuore??
Anzi con il portafoglio, visto che ci sono in ballo circa X.000 euro?


Grazie infinite.

 

Buona sera, Marco

 

diciamo subito che il suo gioielliere vuole vendere quello che ha in casa, probabilmente...

 

Ma se così non fosse, allora avrebbe bisogno di rivedere e di approfondire le nozioni sui diamanti. quelle nozioni di cui mi sembra faccia una bella confusione!

 

La "bellezza" di un diamante tagliato deriva in massima parte dal taglio, molto dalla qualità della finitura, e un poco anche dalla "materia" di cui si compone il cristallo.

 

Che poi si tratti di un grado VVSI 1 oppure di un VSI non cambierebbe proprio nulla, dal punto di vista "visivo"!

 

Quanto poi alla scelta fra i due diamanti io le suggerirei una terza soluzione,

 

Visto che i due esemplari sarebbero di costi vicini, chieda al venditore di avere il diamante D color RICERTIFICATO da un NOSTRO valido istituto gemmologico:

 

ovviamente, se il nuovo certificato le confermerà i dati vantati dal primo, allora lei pagherà volentieri il costo della nuova analisi...

costo che in caso contrario rimarrebbe invece a carico del venditore.

 

Questo innanzitutto perché il D color é il massimo livello di colore, e ciò offrirebbe una carta in più nel caso di una futura vendita, mentre dal punto di vista pratico la differenza di colore NON sarebbe assolutamente visibile.

 

Io non amo particolarmente i certificati americani, ma senza poter controllare e paragonare direttamente i due diamanti sarei portato a concedere una certa maggior fiducia al certificato GIA rispetto a quello EGL.

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Che razza di operatori onorano con la loro presenza il nostro settore? :-) - 2 -

Gentile sig. Lenti,


anzitutto la ringrazio per la tempestiva e gentile risposta.


Rileggendo la mia mail, mi sono accorta di non aver espresso bene la seguente parte:


- la commessa nel primo negozio aveva una penna che discriminava moissanite da diamante (come ho letto coi miei occhi) e la luce si è accesa, su tre pietre testate, su moissanite.


- nel secondo negozio, invece, il titolare, con una simile, ma non uguale penna, ci ha mostrato l'accensione della luce verde alla scritta diamante, per ognuna delle 51 pietre, ma non saprei dirle se questo strumento discriminasse la moissanite (non ho fatto caso alla presenza della scritta moissanite, invece da me vista nella prima penna utilizzata).


Come lei dice si tratta certamente di penne di diversa generazione, quella con la possibilità di identificare la moissanite, la più recente delle due, se ho ben capito.


Però poichè ho letto che la moissanite è una pietra sintetica di recente creazione mi pareva strano che il mio bracciale, che avrà almeno 30-35 anni(è più vecchio di me), potesse già portare incastonato pietre di moissanite.


Il bracciale è davvero molto bello, e seguirò certamente il suo consiglio di andare da qualche orafo a XX.


La ringrazio per la sua gentilezza, e, per dirle qualcosa a proposito dei personaggi da me incontrati, molte persone improvvisano competenze per cui sono necessari anni di studio ed esperienza, e purtroppo è così in troppi ambiti ormai. Io, per quel che posso cerco sempre di informarmi per cercare di evitare, nei limiti del possibile, di incappare in situazioni incresciose.


Al di là della vicenda sulla quale la terrò, vista la sua gentilezza, informata per quel che riguarda gli sviluppi, mi ha fatto piacere interloquire con una persona preparata e disponibile come lei.


Cordiali saluti,

Valeria.

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Che razza di operatori onorano con la loro presenza il nostro settore? :-)

Gentile sig. Lenti,

dopo la consultazione di diversi siti, sono giunta al suo, dove, mi pare, possano porsi quesiti su preziosi e gemme.


Ho ricevuto in regalo un bracciale tennis e ho cercato chi potesse valutarne il valore.


In primis, essendo un bracciale antico, era sporco e l'ho fatto ripulire tramite elettrolisi e chiesto un'approssimativa stima preliminare all'amico cui ho consegnato il bracciale, che mi ha detto semplicemente "auguri" restituendomelo, facendomi intendere fosse prezioso.


Ho poi trovato un sito internet con un franchising "oro e diamond cash", ho trovato i negozi più vicini a casa mia, e, nel primo, usando uno strumento simile a una penna, la commessa mi ha detto che si trattava di moissanite, mentre nel secondo,della stessa catena, il titolare mi ha detto, usando una penna simile, che si trattava di 51 diamanti da 0.1 carati ciascuno.


Di chi mi devo fidare?

Queste penne (penso in maniera cattiva) possono essere manomesse?


C'è da dire che nel primo negozio mi hanno detto che una valutazione avrebbe richiesto 10 giorni, nel secondo, il titolare ha ammesso di poter solo constatare se si trattasse di diamanti e il carato delle pietre ma non la purezza, mandandoci da qualcuno dotato di ulteriore strumentazione, con la raccomandazione di esigere una valutazione immediata.

Io avrei intenzione di vendere il bracciale se esso si rivelerà di un valore maggiore a una soglia di due tremila euro, perchè, per quanto sia meraviglioso, purtroppo ci sono spese più importanti nella vita.

Potrebbe darmi consigli su come muovermi?


La ringrazio moltissimo.
Valeria, dalla provincia di XX

 

 

Salve, Valeria

 

leggendo le sue righe mi chiedo innanzitutto che razza di operatori onorino con la loro presenza il nostro settore!  :-)

 

Lei si é infatti imbattuta in un titolare che non aveva aggiornato la sua strumentazione, oppure non ne aveva spiegato correttamente l'uso alla commessa...

poi,  in un altro che sapeva (?) solo stimare la caratura di una cinquantina di piccoli diamanti... che però non era in grado di giudicare alla lente!

 

E dieci giorni per la stima di un bracciale sono molto di più di quanto occorrerebbe a me, di solito,  per valutare il contenuto di un'intera cassetta di sicurezza,  :-)

 

Quanto alle "penne", ovvero i vari sensori per l'identificazione dei diamanti, in teoria si potrebbero anche manomettere... ma non é necessario, perché é sufficiente utilizzarne un apparecchio di non recente produzione.

O usarne impropriamente uno recente, oppure usarlo SENZA le necessarie attenzioni

 

I "vecchi" strumenti NON discriminavano la moissanite dal diamante e con ciò si spiegano numerose, spiacevoli e costose sorprese... postume.

Ma non si spiega l'errore della commessa GIA' AL CORRENTE dell'esistenza della moissanite, e quindi presumo GIA' DOTATA del moderno sensore in grado di riconoscerla...

 

Quanto al fidarsi, la sua città ha un numero altissimo di gioiellerie in grado di dare una valutazione corretta del suo bracciale, anche senza usare quel microscopio gemmologico che oggi hanno quasi tutti...

 

Ma le sconsiglierei di contattare uno dei numerosi "compro oro" che quasi certamente non terrebbe in nessuna considerazione l'eventuale pregio artistico del suo tennis, mentre un gioielliere-antiquario le saprebbe certamente dare una valutazione più adeguata,.

 

Se posso permettermi una ipotesi "a spanne" dubito però che su di un bracciale di alta scuola orafa si siano limitati a montare soltanto mezzo carato di diamanti da un punto...

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Come orientarmi nel mondo degli anelli di fidanzamento?

Buonasera,

chiedo scusa per l'intrusione in un sito che mi sembra per specialisti ma avrei bisogno di un "corso intensivo" per capire qualcosa sugli anelli di fidanzamento, visto che so per acquistarne uno.


Va bene, in fondo basta trovarne uno che sia coerente con la persona che lo riceverà e anche con quella che lo donerà, però ho già sperimentato la spiacevolezza di trovarmi di fronte a un commerciale molto tecnico, che comincia a sciorinare caratteristiche di una pietra... lasciandomi come un baccalà.


Come scegliere una pietra?


Quali sono le cose principali da guardare, aspetto a parte?


So che ci sono varie scale, diverse caratteristiche ma non c'è un bignamino???

 

Buona sera, Marco

 

se mio malgrado il mio sito assomigliasse davvero (e spero ardentemente di no!) a un "sito per specialisti"dovrei cambiare immediatamente registro, o assumere un interprete che traduca le mie astrusità tecniche!

 

Faccio quindi appello a chi mi legge per segnalarmi quando, come e dove ho usato o stessi usando un linguaggio troppo tecnico, al fine di adottare un deciso e immediato cambio di rotta!

 

Ciò premesso, gli anelli di fidanzamento sono quanto di più personale esista sulla faccia della terra, perché dipendono in parte (sempre minore) dalle tradizioni locali, e per fortuna sempre di più dal gusto dei nubendi...

ovvero i soli per i quali il dono avrà il valore previsto:

 

Da noi, e anche nella vicina Europa, vanno alla grande i solitari in diamante, ma nei Paesi anglofoni come Inghilterra e America praticamente tutti gli anelli utilizzati al momento della grande promessa sono realizzati con pietre di colore e contorno di diamanti.

 

Non spetta a me stabilire quindi una regola, regola che non avrebbe senso dato che oltretutto lei stesso ha sottolineato le migliori premesse della scelta.

 

E le assicuro che oltre a NON scrivere nessun bignamino anellifero sarei io stesso il primo e il più feroce critico di qualsiasi tentativo di codificare tale deliziosa e liberissima materia!

 

Però non si lasci scoraggiare dell'infelice incontro col bischero di turno, quel poveraccio che l'ha intontita con termini tecnici... dei quali lui stesso quasi certamente non conosceva i dettagli del significato.

 

In caso contrario, infatti, si sarebbe premurato si utilizzare un linguaggio e degli esempi comprensibili al fine di fornirle TUTTI i parametri per valutare adeguatamente le diverse proposte.

 

Volendo semplificare allo spasimo estremo ritengo che lei dovrà scegliere il diamante con il taglio migliore (simmetria, finitura e quindi vivacità estremi), mentre le altre caratteristiche saranno una conseguenza di considerazioni meno rilevanti.

 

Come il prezzo, per esempio.  :-)

 

P.s. Ma davvero il mio sito le sembra qualcosa riservato agli specialisti?  :-(

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Sono rimasto affascinato dai diamanti di provenienza indiana, da Golconda, tanto pubblicizzati nelle aste.

Gentilissimo,

a breve distanza dalla sua risposta sui tipi di diamanti, mi permetto di scriverle nuovamente speranzoso di non arrecarle disturbo.

 

Appurata da parte mia grazie al suo contributo la differenza tra diamanti di tipo Ia, Ib, IIa e IIb, sono rimasto affascinato dai diamanti IIa provenienza indiana Golconda, tanto pubblicizzati nelle aste di Christie's.

 

Volevo perciò porle tale domanda.

 

Quanta differenza di prezzo c'è tra il mio diamante 0.75 taglio rotondo, D, IF, NONE fluorescenza, Triple excellent di tipo Ia e un diamante identico ma di tipi raro IIa Golconda?

 

Io l'ho pagato X.X00€ come le avevo scritto nella scorsa mia mail.

 

Visto che amo i diamanti rari ho ora un pensiero verso la nuova categoria e vorrei sapere se si trovano diamanti Golconda con tali caratteristiche, entro il carato e a che prezzo?

 

Ci sono differenze visive tra il mio diamante e questi Golconda?

 

Se è un Golconda è segnalato sul certificato? Immagino sì.

 

Grazie e buona sera

 

Alessandro

 

Buon giorno, Alessandro

 

non seguo le aste, alle quali riconosco soprattutto una indubbia capacità di smercio.

 

Golconda é la mitica città indiana  da cui provenivano i diamanti che erano ritrovati nell'area, e ivi lavorati,

e definire gemme col nome di una località geografica non é, a mio parere, un modo corretto d'agire nei confronti della clientela.

 

Ora la città é in rovina, e francamente non saprei come accertare di quale tipo fossero i diamanti che diffondeva.

 

A volte s'incontrano (nelle pietre di colore) caratteristiche tanto particolari da poterne identificare l'origine con ragionevole certezza, ma non credo che questo sia il caso dei diamanti che proporrebbe la casa d'aste che lei cita.

 

Infine le preciso che non ho la minima idea di quale sia l'eventuale differenza di prezzo che lei ipotizza, non essendo questo né l'oggetto del mio lavoro e nemmeno quello delle mie curiosità gemmologiche.

 

Proverò ad approfondire l'argomento, ma non le garantisco di riuscire a ottenere una risposta plausibile.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Vale la pena vendere questo diamante?

 

Buongiorno!

Le scrivo per chiederLe un consiglio.

Ho un anello di oro bianco con un diamante da 1,2 ct risalente ai primi novecento.

Il diamante è VS1, scala colore H, tavola stretta con inclinazione all'interno.

E' un oggetto che non porto e non ha nessun valore affettivo per me...

Mi chiedo se valga la pena venderlo...

Mi può dare un consiglio?


Cordiali saluti,

Alida.

 

Buona sera, Alida

 

lei, come del resto vari altri e altre, non mi precisa la città dalla quale mi scrive, e non riesco a immaginare il perché...

 

Se fosse vicina a Valenza, infatti, la prima cosa che le consiglierei sarebbe di venire a farmi esaminare il suo diamante, e poi vedremmo insieme il da farsi.

 

Così invece devo rimanere abbastanza sul generico, precisando solo che non capisco cosa lei intenda per "tavola stretta con inclinazione all'interno".

 

In ogni caso un diamante da 1,20 carati dei primi del '900 potrebbe sfoggiare un taglio moderno (un pregiato "taglio Tolkowsky", per esempio), oppure un delizioso "taglio antico", però meno facile da vendere per la pesante carenza di gusto, prima ancora che di cultura, del mercato.

 

Anche i gradi di colore e di clarity dovrebbero essere riconfermati con un'analisi secondo le Norme UNI per tentare poi la vendita della gemma alle quotazioni più ragionevoli.

 

Visto e considerato che il suo diamante non avrebbe nessun valore affettivo, dal punto di vista economico rappresenterebbe certo un discreto gruzzoletto:

quindi forza, incominci intanto col far eseguire un'analisi gemmologica da un ben reputato istituto.

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Come si deve fare per ottenere la licenza e quindi la regolarità per acquistare diamanti grezzi dai Paesi africani

Buongiorno sig. Lenti, vorrei sapere da lei, se possibile!


Come si deve fare per ottenere la licenza e quindi la regolarità per acquistare diamanti grezzi dai Paesi Africani per poi rivenderle in Europa.


Ho provato a fare molte ricerche per avere adeguate informazioni ma senza risultati.

Grazie e buon lavoro.

 

 

Salve, Adriano

 

l'importazione di diamanti dai Paesi africani non porrebbe alcun problema, a patto che gli stessi siano accompagnati da:

 

-  fattura dell'esportatore, o fattura d'acquisto personale.

-  certificato d'origine, e

-  Kimberly Process, ovvero i documenti che attesterebbero la lecita origine di cristalli che NON sarebbero serviti

a finanziare le solite guerriglie locali, con annessi massacri.

 

Sarà sufficiente poi dichiararli alla dogana d'arrivo in uno dei Paesi CEE.

 

Questo nel caso di un'operazione "una tantum", perché se lei intendesse farne poi lo scopo principale di un'attività commerciale dovrebbe richiedere una licenza di commercio preziosi, con relativo permesso della questura della sua provincia.

 

Pur con la liberalizzazione delle licenze, quelle soggette al nulla-osta delle autorità di P.S. sono ancora soggette a iter e tempi abbastanza noiosi, per cui l'assistenza di un commercialista é altamente raccomandabile.

 

Ma prima d'imbarcarsi anche solo a titolo di prova in un acquisto, non dimentichi di consultare le nostre autorità diplomatiche in loco:

perché le "teorie" in Africa sono una bella cosa, ma la realtà riserva a volte (MOLTE volte) lati del tutto inaspettati.

 

E lascio alla sua fantasia il trovare altri aggettivi da mettere al posto di "inaspettati"...