- Scritto da Gianfranco Lenti
- Categoria: Diamanti
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E’davvero triste rilevare che ovunque ci sia qualcuno pronto a fregarti...
Salve
Mi piacerebbe avere un suo parere
- gennaio 2011: compro anello di fidanzamento da gioielliere amico di famiglia da tanti anni al Sud (marito di una cugina di mia madre, insomma quasi un parente).
Anello solitario prodotto da nota marca milanese, con certificazione di modello, marca, oltre e carati della pietra (1)
- dopo circa un annetto, mia moglie nota che la pietra ha un leggero gioco nella montatura.
Di passaggio al Sud, chiediamo al gioielliere di dare un occhio.
Probabilmente - ci dice - hai preso un colpo ammaccando un gancetto.
Ce lo sistema sul momento oltre a lucidarlo.
Dopo circa sei mesi il problema si ripete ma questa volta lo portiamo da un gioielliere di Milano.
Lo ritiriamo dopo una settimana.
Il gioielliere dice che mentre piegava il gancetto, la montatura si è aperta, ha quindi dovuto chiedere a un suo collega montatore di risistemarlo.
Pago 50 euro l'intervento e mi dice che forse dovrei cambiare la montatura perche troppo sottile rispetto al taglio e alla dimensione della pietra.
Lascio perdere, ma poiché il diamante torna a muoversi, di passaggio al Sud il mio gioielliere propone di mandarlo in assistenza in casa madre per fargli visionare la montatuta.
Ora arriva il "bello":
il mio gioielliere del Sud mi chiama e mi dice che il produttore mi dice che l'esame al microscopio dice che la pietra è in realtà una moissanite e non un diamante.
Le mie domande:
- possibile che un diamante non sia riesca a distinguere da una moissanite con una lente 10x?
- qualcuno mi ha fregato…
Forse il montatore di Milano, forse il gioielliere del Sud, forse la stessa casa madre di Milano.
Non ho prove concrete nei confronti di nessuno, come posso pero agire per vie legali?
Possibile che debba solo subire questa frode senza nessuna possibilità di difesa?
- è possibile che una nota casa produttrice "sbagli" nel mettere la pietra?
E poi sia lei stessa a far notare che non è un diamante?
Non so davvero che dire, è davvero triste rilevare che ovunque ci sia qualcuno pronto a fregarti...
Scusi lo sfogo
Buona sera, Samuele
capisco la sua frustrazione e la conseguente voglia di uno sfogo, ma io credo d’avere ben poco da dirle, pur con la premessa che si tratta solo di semplici considerazioni e/o di congetture…
E "che ovunque ci sia qualcuno pronto a fregarti…” é una sua amara conclusione in capo al nostro settore che non posso e non voglio condividere:
tanto per convinzione quanto per esperienza, anche se ammetto che la soglia morale fra operatori corretti e individui da evitare su sia abbassata non poco.
Innanzitutto una ditta che fornisca una moissianite al posto di un diamante dimostrerebbe molta fantasia nella scelta del proprio suicidio… commerciale, insieme a un discreto impegno “tecnico” nella ricerca di tale materiale.
Infatti si tratta di un prodotto sintetico ben poco diffuso perché, almeno agli inizi, non era affatto attraente ed era (allora come adesso) di scarsa appetibilità.
Al suo apparire ebbe un periodo di notorietà perché in grado di “ingannare” i primi sensori di contatto deputati all’identificazione del diamante montato, ma il problema fu presto risolto con strumenti appositamente dedicati.
Con moissianiti sciolte invece il problema non si poneva nemmeno perché la differenze col diamante erano e rimangono identificabili con poca fatica e senza esitazioni.
Salvo il caso di abbondanti libagioni o travolgenti estasi erotiche dell’operatore… :-)
Sono incerto nella valutazione di una montatura che sarebbe stata “troppo leggera”, ma solo perché a me non é mai capitato di vederne una tanto sottile da “aprirsi”, anche se ammetto la possibilità che un urto possa allentare la tenuta di uno dei griff.
Cos’altro aggiungere se non sconsigliarle assolutamente qualsiasi ipotesi di azioni legali, visto che lei stesso riconosce di non aver nulla a sostegno di qualsiasi affermazione.
Purtroppo lei sarebbe una vittima, l’ennesima (forse) dell’abitudine (o della necessità) che nel nostro settore é la prassi consueta:
ci si basa sulla fiducia più ampia, tanto più che adottare precauzioni efficaci sarebbe forse impossibile, ma quasi certamente molto, molto laborioso.
Spero per lei che il suo diamante non fosse troppo grande né, almeno, troppo raro...