Diamanti

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RITARDI NELLE RISPOSTE e NELLE PUBBLICAZIONI

ATTENZIONE: 
ho problemi con il computer e temo d'aver perduto anche alcune e.mail

Me ne scuso e spero di poter presto riprendere il ritma consueto.


Prego quindi quanti NON avessero ricevuto risposta di ripetere l'invio.

Grazie

Giamfranco Lenti

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ATTENZIONE: 
ho problemi con il computer e temo d'aver perduto anche alcune e.mail

Me ne scuso e spero di poter presto riprendere il ritma consueto.


Prego quindi quanti NON avessero ricevuto risposta di ripetere l'invio.

Grazie

Giamfranco Lenti

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Anello con Diamante Solitaire “Old Cut” e altri gioielli da valutare

Gentile Gianfranco Lenti, 

sono uno storico dell'arte e alcuni amici mi hanno chiesto aiuto per valutare una collezione familiare di beni da dividere in successione, per il momento bonariamente... 

Tra queste cose preziose ci sono alcuni gioielli e in particolare un solitario che è accompagnato da questa scheda d'acquisto: 

Solitario -  9,13 ct 

Platino 950 

Punzone francese

Marchio del produttore illeggibile HL

9,7 g, 

RW 57  

Taglio: Old cut 

Grado colore: K L 

Clarity Grade: vvs2-vs1 

Solitaire ring, 

French hallmark

Grado fluorescenza: Faint 

 

Non essendo esperta, non riesco a fornire le spiegazioni che mi vengono chieste, in particolare il significato della sigla RW.

Tanto meno, una valutazione credibile (salvo quella computabile tramite parametri rinvenuti on-line).

Pertanto, le sarei davvero grata di un aiuto per interpretare le sigle e di indicazioni per la valutazione.

Fin da ora la ringrazio e saluto cordialmente

D.

 

Buona sera, D. 

mi é impossibile rispondere in modo completo e soprattutto attendibile a quanto mi chiede!

Innanzitutto perché non posso esaminare di persona e con la dovuta calma il diamante e quindi non posso valutare la  bellezza del taglio “old cut” o meno.

La caratura é importante e la deliziosa sfumatura di colore lo rendono, insieme al grado di “clarity" piuttosto alto, un cristallo di notevole interesse.

Però, e a parte il tragico periodo del mercato, la sua collocazione commerciale sarebbe / sarà qualcosa di riservato al palato di raffinati amatori.

Sempre che la qualità (simmetria e polimento) ne valorizzino le caratteristiche, altrimenti sarebbe opportuno un (per me malaugurato) ritaglio secondo simmetrie attuali:

ma rinunciando almeno al 30% della caratura, offrendogli però un mercato più vasto... e altrettanto asfittico.

Non so che significhi RW

"OLD CUT" indica cristalli tagliati “a sentimento", con poca o nessuna corrispondenza con le leggi dell’ottica studiate a applicate per primo dal mitico tagliatore Marcel Tolkowsky.

In ogni caso i risultati spaziano fra l’eccellente e il discutibile, e ne sono indispensabili tanto l’esame diretto quanto i gusti personali!

I gradi KL si riferiscono alla visibilità di un colore che é comunque non solo accettabile ma che quasi sempre avvolge la gemma nel fascino del “tempo che fu”,

Il grado VVS2/VS 1 si posiziona nella zona alta della relativa scala, e le caratteristiche interne rilevabili  sarebbero l’impronta digitale di un esemplare NATURALE.

E in tempi di diamanti sintetici non é certo poco!

La fluorescenza é una luce colorata emessa dal diamante sotto luce UV a onda lunga (quella micidiale e criminale  di tante discoteche).

Di solito è di colore celeste/azzurro e in tal caso se ne indica solo l’intensità: 

leggera, media, forte.

Quando invece il colore é diverso si indica solo con “faint”.

Però sia chiaro che NON è un difetto, come non lo sono le caratteristiche interne di cui sopra.  :-)

Per una valutazione le serve quindi un perito in preziosi che abiti dalle sue parti e quindi le suggerirei di contattare:

 

COLLEGIO ITALIANO GEMMOLOGI

63 Via Caracciolo Francesco Ammiraglio  20155 

Milano (Milano)

 

oppure 

 

IGI Ist. Gemmologico Italiano 

Milano

 

per farsene indicare uno. dalle sue parti.

Cordiali saluti, e auguri.

 

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Il diamante per il fidanzamento e un parere “obbligatorio” :-)

Buongiorno signor Gianfranco,

La contatto in quanto vorrei un suo parare, obbligatorio direi   :-).

Ieri mi sono recato in una gioielleria della mia città per acquistare un solitario per la proposta di matrimonio alla mia ragazza. 

Mi è stato fatto vedere un bellissimo solitario, che monta un diamante (certificato GIA) da 0,70 carati, colore F e taglio eccellente, ma se non sbaglio (sono stato rapito da tutto quello scintillio e ho perso la testa e il cuore) con un grado di purezza SI 1. 

Leggendo su internet ho appreso che un diamante con SI1 potrebbe avere delle inclusioni visibili ad occhio nudo, soprattutto se prossimali.
Da ignorante in materia mi sono fatto colpire dalla sua bellezza ma non ho idea se le inclusioni fossero visibili ad un occhio attento. 

Il prezzo di partenza era di X.XX0 €, che mi ha scontato a X.000 €.
Non vorrei che un diamante con queste caratteristiche (colore F e taglio eccellente) abbia un costo così “basso” per le ipotetiche inclusioni evidenti e che limitano la sua bellezza. 

Lei cosa mi consiglia? 

La ringrazio, buona giornata.

 

Salve Mattia 

le rispondo “a tamburo battente” - e pubblico subito! - nella speranza di “salvare” un bellissimo cristallo da un infame diamanticidio per esclusione:

un crimine perpetrato per mezzo di un dannato pezzo di carta… pardon, un certificato NON sufficientemente spigatole!

Le premetto che IL PIÙ BELLO dei diamanti che io uso come “pietre di paragone, certificate” nei miei corsi è proprio un SI 2 e negli anni SOLO un’allieva con vista d’aquila ne ha intravvisto le caratteristiche interne!

Caratteristiche che, anche senza certificati, permettono:

a - di riconoscere un diamante naturale da quelli “created” in laboratorio, e

b - rendono la gemma riconoscibile e UNICA fra i milioni di consorelle con caratteristiche simili!

Il prezzo che le è stato richiesto è assolutamente ragionevole, a mio avviso, e lei lo dimenticherà presto ma si sarà assicurato tanto una felice consorte quanto la bellezza di quella gemma F Color che l’ha entusiasmata fin dal primo sguardo:

perchè tagliata con maestria secondo le PRECISE leggi dell’ottica, e SENZA riguardi per la considerevole perdita ponderale che tale scelta comporta!.

Come vado SEMPRE ripetendo, le QUATTRO caratteristiche significative di un diamante tagliato sono:

il taglio, il taglio il taglio e POI tutto il resto!  :-)

Messaggio ricevuto?

Aspetto conferma dell’acquisto e, vista l’urgenza della richiesta, una DOPPIA dose di confetti a cerimonia conclusa: 

va bene?  :-)

Auguri

 

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Diamante SI 1: potrebbe essere vittima di una frattura a causa dell'inclusione?

BUONASERA,

le scrivo nuovamente per parlarle dell'acquisto della mia ultima pietra.

Si tratta di un diamante a forma di cuore di ct  1.06 che ho fatto montare su una catena sottile a punto luce.

Ho scelto la pietra perchè mi piaceva confrontata con altri 2 diamanti a cuore che non mi soddisfacevano perchè più che cuori sembravano dei triangoli.

Ho sempre  l'abitudine nel fare una scelta di vedere se l'oggetto mi piace e dopo ne chiedo le caratteristiche che in questo caso sono colore D, purezza SI 1.

Il risultato è molto bello poichè la pietra emana dei bagliori bellissimi ed è davvero molto trasparente.

Ho già un solitario e due orecchini  a forma rotonda:

pur essendo entrambe le pietre con una bella luce (sono H color con purezza VVS 2)  e tripla eccellenza nel taglio, io una trasparenza come nel cuore non l'ho notata.

Se sono quindi così soddisfatta della pietra il problema dov’è?

La purezza SI 1 - della quale so cosa ne pensa, perchè ho letto le risposte alle tante domande che le hanno fatto -  può portare a una frattura del diamante?

Mi sto facendo questa domanda poichè le inclusioni che presenta la pietra sono davanti (nella tavola se dico giusto)  e quindi mi domando se questo potrebbe renderla più fragile.

A occhio nudo io non vedo inclusioni, ma con la lente dell'orafo nella parte centrale io ho solo visto due puntini.

Le allego, visto che non può vedere la pietra di persona la foto del certificato dove è rappresentato il cuore con le sue inclusioni  (se può esserele d'aiuto) per riuscire a dare una risposta alla mia domanda.

Grazie

Paola (la stessa che le ha scritto qualche mese fa e che è ancora in cerca del rubino che la convinca)

 

Buona sera Paola la stessa…

è un piacere rileggerla e consolarla per un problema… che NON esiste!

Naturalmente ho letto anch’io di fratture interne alle gemme che, in caso di un urto particolarmente sfortunato, potrebbero “ripartire” causando la separazione del cristallo o addirittura la sua “esplosione” in minuti frammenti...

Ma in parecchi anni di buona volontà e di attenta curiosità non m’è mai capitato di verificare di persona l’infausto evento.
Nè mi consta di alcun diamante che si sia diviso rimanendo al sicuro il cassaforte insieme a tanti fratellini!
Sempre in teoria l’urto di cui sopra potrebbe essere l’innesco per una propagazione di quella “discontinuità di cristallizzazione” (frattura è un termine più comprensibile ma meno corretto) che particolari condizioni di formazione potrebbero aver indotto.
La principale potrebbe essere la presenza di un elemento estraneo - e non mi pare il suo caso - che abbia indotto tensioni SUCCESSIVAMENTE alla formazione del diamante:
Un elemento p. es. come uno zircone radioattivo che, perdendo energia nel corso dei millenni abbia aumentato il suo volume “stressando” il reticolo cristallino del diamante che lo ospita.

Ma anche in questo caso siamo nel campo della pura teoria e per questo le sottolineo lo sproposito dei condizionali che ho usato. Salvo quindi lei non sfondi muri a colpi di karate con l’anello al dito, viva tranquilla e si goda la luce del suo magnifico esemplare!
Un esemplare che lei ha scelto secondo il metodo migliore:
ovvero quel “feeling” immediato che attraverso gli occhi le é arrivato diritto diritto al cuore.
Infine, immagino che la “caccia” al rubino dei suoi sogni le dia ancora emozioni e piacevoli languori, anche se sono un tantino sorpreso per la lunghezza della ricerca… Perchè nel frattempo io ne ho trovato almeno tre di classe superlativa:

Lei per caso non starà cercando un esemplare grande (e bello) come il mitico “Occhio di Buddha”?  :-)

La saluto e con lei saluto i “tagli a cuore”, una forma e un taglio per la gioia di pochi eletti!

 

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Diamanti grezzi da importare dall'Africa e da far tagliare in Europa

Salve, 

sono Andrea di Vicenza e avrei alcune domande riguardanti l'importazione di diamanti grezzi dall'Africa e spero possiate darmi delle risposte in merito. 

Premetto che attualmente mi dedico alla compravendita di diamanti a livello hobbistico in quanto mi hanno sempre appassionato e quindi non ho mai cercato la ricchezza in questi ma solo qualche esigua entrata per permettermi di vedere dal vivo quante più pietre differenti.

Essendomi guardato attorno ultimamente ho valutato la possibilità di comprare diamanti grezzi e farli successivamente tagliare.

Detto ciò le mie domande in merito sono:

1 - Attualmente è molto complicato importare diamanti grezzi dall'Africa (Sierra Leone, Sudafrica)?

2 - Quali sono le pratiche e documentazioni necessarie per portare a termine l'importazione?

3 - Il taglio del diamante (2.5ct o più) attualmente dove conviene effettuarlo? A che prezzo? 

Vi ringrazio subito per la risposta

 

Salve Andrea

le premesse e le domande varrebbero varie pagine di dettagli, che però vedrò di riassumere.

 

Dunque:

1  -  i diamanti grezzi si importano in Europa via Anversa perchè le volpi che noi manteniamo profumatamente a Bruxelles 

       NON sapevano che l’Italia ha vari centri orafi che sarebbero stati avvantaggiati da uno sdoganamento nazionale…

       Ora mi dicono che ci sarebbe finalmente un “varco doganale” a Torino, ma non ho ancora controllato.

2 -   È essenziale che i diamanti grezzi abbiano TUTTI i documenti africani che rilasciati dal Ministero delle Miniere 

       tramite gli appositi uffici,

       compreso il Kimberley Process che “garantisce” la “verginità (!) delle gemme dal lavoro minorile e
       dal finanziamento dei conflitti...

 3 -   In Sud Africa ho smesso d’andarci perchè con Mandela & Co. l’atmosfera é decisamente cambiata,
        e  non necessariamente in meglio.

        In Sierra Leone ci sono stato solo un paio di volte, ma non abbastanza a lungo per riuscire a organizzare

        rapporti continuativi con interlocutori “credibili”

4  -  Ad Anversa sarà uno spedizioniere a sdoganarle i diamanti e quindi a instradarli verso l’Italia.

 5  -  Per il taglio i costi di lavorazione sono estremamente diversi e dipendono dalla quantità di grezzi da tagliare

         e dalla loro dimensione.

         quindi è un problema da risolvere di persona confrontando le diverse offerte di più taglierie.

         Ad Anversa, così come ap.es. a Tel Aviv i diamanti sono lavorati “in serie” mentre a Valenza - salvo alcune eccezioni - 

         il tagliatore deve provvedere a ciascuna delle otto fasi del taglio, con un consistente aggravio dei costi:

         questo é il motivo per cui io farei tagliare qui solo i cristalli di almeno 4 carati 

Auguri.

 

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E se nel cambiare la misura dell'anello mi sostituissero le pietre?

Buonasera sig. Lenti, siccome non sono pratica di oro e pietre preziose sono qui a farle questa domanda:

mia madre mi ha regalato 2 anelli in oro e diamanti che devo far sistemare nelle misure e uno anche nella forma, le chiedo come posso fidarmi che non cambiano le pietre o altro nel dare questi oggetti a terzi?

Mi scusi la domanda che potrà sembrarle banale, spero in una sua risposta.

Saluti

 

Buon giorno e buona domenica, Daniela

non si scusi perchè le domande motivate NON sono mai banali!

Casomai potrebbero esserle le risposte, ma spero che la mia non sia fra queste…  :-)

Quanto ai suoi timori mi sentirei di tranquillizzarla nella più completa convinzione che NESSUN professionista si abbasserebbe a compiere una simile, infame mascalzonata!

Sappia che in tanti anni della mia attività a Valenza i casi da lei temuti si contano sulle dita di una mano e riguardavano solo quantità di pietre piccole (diamanti), di difficile riconoscimento.

Se sugli anelli della mamma ci fossero invece cristalli di maggiore dimensione e di alto valore potrebbe anche chiedere a un laboratorio gemmologico di fotografare al microscopio le caratteristiche interne delle sue gemme:

quelle bellissime ”firme” con cui la natura ha reso unici e inconfondibili i suoi capolavori.

E conservando poi a futura memoria - e precauzione - il certificato descrittivo rilasciatole dal laboratorio.

Si affidi dunque a un reputato gioielliere che innanzitutto esprimerà un motivato giudizio sulla fattibilità degli interventi che lei ipotizza:

nessun problema per gioielli con pietre incastonate su punte o su di una testa ben separata dal gambo, ma con le verette ove le gemme sono inserite (cioè “annegate”)  NELLA lastra che compone il gambo l'intervento sarebbe ben più rischioso.

Ma il gioielliere potrebbe confortare la propria opinione con quella dello specialista di cui si serve per garantirle le informazioni del caso PRIMA di intervenire.

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Diamanti con "valore" in crescita...

Buonasera sig. Lenti.

Scorrendo i vari gruppi Facebook ho conosciuto per corrispondenza XXX dei fratelli XXX

Ho visto che hanno sede a Valenza e ho "conosciuto" per messaggio XX XXX addetto alle vendite di diamanti da investimento, lotti per gioielleria, pietre colorate.

I pezzi hanno in genere un prezzo interessante e tali persone mi ispirano fiducia, vorrei tuttavia sapere se li conosce e se mi può confortare perlomeno su qualità ed onesta del venditore.

Infine, dato che ci sono, le chiedo se mi può confermare che in proporzione i diamanti di qualche punto (5-10-12-15) sono cresciuti negli ultimi anni molto più che quelli da 1-2 carati. Naturalmente in proporzione, ripeto.

È una cosa che mi ha detto il mio amico gioielliere mentre valutavo giorni fa l'acquisto di un tennis.

L'occasione mi è gradita per rivolgerle i miei più cordiali auguri di buon Natale e felice anno nuovo.

Luca.

 

Buona sera, Luca

non conosco la ditta alla quale lei accenna ma in ogni caso non mi permetterei di esprimere alcun giudizio in merito…

Però le vorrei ripetere quanto ripeto sempre - inutilmente - in risposta a quesiti analoghi, perché le quotazioni sono una “bella” cosa ma ci sono ben altri dettagli da considerare!

Infatti i valori indicati riguardano gemme con caratteristiche ben definite, da usare per successivi impieghi commerciali o produttivi, e solo DOPO la vendita finale se ne può valutare la redditività:

e lei che è “fuori dal giro” rischia di confondere “valore” con quel “ricavo” che invece le sfuggirebbe regolarmente, soprattutto per le pietre “piccole” che si comprano in lotti attentamente calibrati in funzione di programmi di produzione specifici.

Lotti che sono quasi invendibili - almeno a quotazioni remunerative - se esitate sfuse in un'anonima cartina.

Tanto per chiarire la mia opinione, i diamanti di una certa dimensione rimangono - tutto sommato e nell’attuale, infame situazione economica - più vendibili perchè utilizzabili come il classico “solitaire”.

Però rimarrebbe sempre l’incognita - un vero scoglio, per lei - di trovare qualcuno che voglia proprio gli esemplari che (SPERO) lei avrebbe assortito come colore e grado di clarity, oltre alla caratura.

E dando per scontato che lei si limiti al taglio rotondo "a brillante"…

Ormai da tempo, troppo tempo il mercato lamenta un calo che sovente supera il 40% e l’orizzonte non fa sperate in tempi migliori.

Almeno non a brevi.

Sappia che io compero diamanti su richiesta e provvedo quindi alla scelta e alla composizione dei lotti, ma anch’io ho parecchi motivi per lamentarmi.

E io sarei nel giro!

Qualche pietra “importante” la si vende comunque, ma TUTTI i commercianti e TUTTI i gioiellieri ne hanno davvero tante in giacenza, tanto in Italia quanto p. es. ad Anversa:

quindi se lei mi chiedesse di rivendere un lotto che io stesso le avessi procurato in passato mi metterebbe davvero in difficoltà.

E questo per la domanda carente molto prima d’arrivare a discutere di quotazioni!

Oggi come oggi - anzi come sempre - un bel diamante é un gioiello da possedere da godere e magari da esibire con giusto orgoglio anche solo per il suo indiscutibile fascino.

Ma la realtà è questa e NON consente nè romanticismi nè tantomeno le illusioni conseguenti buoni acquisti… sulla carta.

Queste sono le mie convinzioni, quelle che premetto SEMPRE ai miei interlocutori, con la soddisfazione di aver conservato nel tempo la loro stima e conseguente fiducia.  

Concludo ricordandole che l’oro da 17 € al grammo galleggia adesso a 50 € e lo si può monetizzare nel giro di qualche ora con differenze molto ridotte fra i prezzi di acquisto e di vendita.

Messaggio ricevuto?

Contraccambio saluti e auguri di buone feste a lei e famiglia.

J

 

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Un libro davvero PREZIOSO...

Un libro... davvero prezioso

Buon pomeriggio a tutti 

Con l'aria che tira l'italica scuola soffrirà, purtroppo...

ma i miei corsi di gemmologia starebbero anche peggio!

Ho quindi deciso di sfoltire il parco libri di testo e offro l'occasione ad alcuni appassionati di gemme per fare - e farsi! - una splendida strenna natalizia:

"Il libro delle Gemme". di Edmondo e Angelo Leone e Giulio Provera: 

nomi di riferimento nella gemmologia, e quindi garanti assoluti dell'attendibilità dei contenuti.

Quasi 500 pagine (494 per l'esattezza) di carta patinata, grosso formato e quasi 3 kg, con un'infinità di foto davvero significative per la conoscenza e la didattica gemmologica.

Schemi, tabelle e grafici completano un'opera che sarà fonte di preziose informazioni anche per i professionisti.

Il libro é corredato da un CD per chi preferisse questa forma di consultazione, che in ogni caso renderebbe l'opera consultabile in viaggio senza doversene sobbarcare la mole.

Il libro delle gemme   Il libro delle gemme      Il libro delle gemme   Il libro delle gemme    Il libro delle gemme    Il libro delle gemme    Il libro delle gemme
 

Il Libro delle Gemme completo di CD - entrambi NUOVI - é offerto a 50 €* se ritirato di persona, oppure spedito via posta tracciabile per 60 €.

A richiesta e con pagamento anticipato (50 €) verrebbe inviato in "porto assegnato" con il corriere indicato dall'acquirente.

Nota: al momento della pubblicazione l'opera costava £it. 330.000...

Ulteriori info, prenotazioni e richieste:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel 339 22 34 113

 
  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Diamanti per un bracciale tennis: quale colore preferire?

Buongiorno, sono indecisa nella scelta di un bracciale tennis.

Il gioielliere mi propone due alternative: la prima monta pietre di colore da G, la seconda pietre da H a J.

In entrambi i casi la purezza è da VS a SI1.

La seconda proposta ha pietre più grandi, il che è per me un vantaggio.

Ora, la mia remora e il mio dubbio è sul colore.

Con J usciamo dalla scala dei bianchi e la cosa ha su di me un effetto (psicologico?).

A detta del gioielliere la differenza di colore tra le due proposte è impercettibile, sostiene che sui brillanti montati (piccoli: si parla di pietre di peso massimo 0,065 cad) non è praticamente distinguibile il colore G dal colore H, I e J.

È davvero così?

Me lo conferma?

Grazie in anticipo,

Emanuela

 

Buon giorno Emanuela

abbandoni tranquillamente ogni remora perché il suo gioielliere l’ha informata correttamente, da vero professionista, nell’interesse del cliente!

Il colore dei diamanti, almeno storicamente, si valuta “alla luce del Nord” di buon’ora, perchè la luce - e il colore conseguente - cambiano con l’avanzare del giorno.

Oggi si usa una “luce fredda” artificiale e queste meravigliose gemme vengono “graduate” a una a una in posizione capovolta e inclinata.

Questo per esemplari almeno di una certa dimensione.

Meno impegnativa e quindi un tantino più “elastica” la composizione dei lotti di pietre piccole, come nel caso di quelle destinate ai tennis che, le sottolineo, saranno poi montate e quindi osservate attraverso la tavola.

E attraverso la tavola sarà quindi predominante, di GRAN LUNGA più importante, la regolarità e la simmetria del taglio!

Si goda quindi il suo tennis con giusto piacere e saluti da parte mia il suo gioielliere…  :-)