Ho dei diamanti neri, almeno per tali mi sono stati venduti, se uso un tester termico li riconosce come diamanti, ma ho la possibilità che siano moissaniti...
sono diamanti opachi...
tuttavia il tester elettrico, che distingue una moissanite da un diamante, su diamante nero o blu ho i miei dubbi che si possa utilizzare, poichè per tali colori i diamanti risultano essere conduttori, e quindi il tester me li indicherà come moissanite, giusto???
il peso specifico della moissanite è pure abbastanza simile a quello del diamante quindi avrei necessariamente bisogno di strumenti di misurazione estremamente precisi...
come posso fare???
Buona sera, Giovanni
i suoi ragionamenti, deduzioni comprese, non fanno una piega:
complimenti.
A livello di semplice deduzione io riterrei almeno improbabile l'aggiungere moissianiti OPACHE in lotti di diamanti "neri":
diamanti che di solito conservano un certo grado di trasparenza perché prodotti con un irraggiamento che ne scurisce il (poco appetibile) colore iniziale.
Quindi i diamanti opachi sarebbero quasi certamente quelli naturali… e i meno pregiati, almeno esteticamente parlando.
Le confermo però che in lotti di una certa consistenza sono state rinvenute varie moissianiti, anche se non le so precisare ne le quantità percentuali, ne tantomeno il loro aspetto, ma non stento a credere che si tratti di soggetti credibili... almeno all'aspetto.
Non si tratta di materiali che comportino valori elevati, quindi a parte il rischio di una figuraccia il danno sarebbe comunque limitato.
Lei ha correttamente descritto il problema dell'identificazione certo difficoltosa soprattutto per gli esemplari più piccoli, mentre per quelli di dimensioni maggiori ci sarebbe la scoperta della birifrangenza che distingue la moissianite dal diamante che é invece mono.
Domanda:
ma, alla fine della fiera, a quale santo votarsi allora per non incorrere in quegli equivoci che sarebbero perlomeno antipatici?
Risposta:
in San Dentista Misericordioso, che col suo apparecchietto a RX non avrebbe difficoltà nello scoprire un eventuale lotto "misto", ovvero un'infame insalata con diamanti che sarebbero trasparenti e moissianiti che invece non lo sono.
Se poi il lotto di gemme fosse tanto grosso da riempire una scodella, lei potrà sempre mendicare soccorso basilivcacon un pellegrinaggio presso una Basilica Ortopedica...
Oppure avvalersi dell'apparecchio che uso io, sufficiente per radiografie anche piu grandi di un singolo premolare... :-)
A suo avviso e per la sua esperienza sono attendibili?
E' meglio non prendere nemmeno in considerazione diamanti con tali certificazioni, oppure eventualmente sottoporre il certificato IGIL al parere e alla verifica del gioielliere di fiducia?
Grazie mille per il consiglio.
Cordiali saluti
Buona sera, Federica
per fortuna non conosco il laboratorio indiano del quale lei mi chiede l'attendibilità, così posso svicolare da lunghe e personali convinzioni in merito all'appetibilità dei diamanti corredati con certificati transoceanici. :-)
Fingerò quindi di essere neutrale e soprattutto "super partes" per focalizzare la sua attenzione su quanto lei mi ha comunque (e la ringrazio) anticipato:
il conforto del gioielliere di fiducia, ovvero quel professionista che le consiglio proprio di tenersi caro (marito permettendo) con ogni riguardo! :-)
Non certo e non solo per dei controlli che comunque sarebbero tardivi, ma innanzitutto per quel minimo di informazioni preventive ed essenziali che le darebbero modo di scegliere e di decidere per il meglio:
garantendole il miglior rapporto qualità/prezzo proprio in base alle sue esigenze prima ancora che alle sue disponibilità.
Questo vale, ovviamente, per TUTTI gli acquisti di preziosi in genere, e di gemme in modo particolare perché proprio il gioielliere di fiducia saprebbe evidenziare molti dei dettagli che a lei quasi certamente sfuggirebbero.
Che potrebbero sfuggire a lei ma che sarebbero invece pregiata farina per il sacco di venditori forse un tantino disinvolti, ma certo mooolto lontani per eventuali e successive contestazioni.
come promesso la informo sulla prosecuzione della mia avventura dell'acquisto del tennis.
Con un po' di ritardo il gioielliere mi ha mostrato tre bracciali di cui due decisamente fuori budget per me (oltre i X.X00 euro).
Uno potrebbe andare bene, sono 2,05 carati F color VVS con taglio minimo very good, per un prezzo di X.000 €
Sono orientato a prenderlo, anche perché guardando sul web ho visto che i prezzi non si discostano di molto.
So che non si sbilancia mai sui prezzi ma cosa ne dice?
Mi farebbe davvero una cortesia se riuscisse a darmi un ultimo consiglio.
Grazie mille,
Angelo
Angelo,
visto che ormai ci si conosce, il mio consiglio lo potrebbe certo immaginare da solo:
innanzitutto SMETTA di girovagare nel web alla ricerca dell'araba fenice, perché soprattutto nei diamanti nessuno regala MAI nulla.
Illusioni a parte… :-)
Io continuo a stupirmi per il numero di presone che CREDE di scegliere in base a descrizioni che non può, e sovente non saprebbe, verificare, oppure che si limita a confrontare dei prezzi che non sono altro se non delle semplici grandezze numeriche!
Vorrei tanto leggere, e giusto per cambiare, frasi del tipo:
"ho passato un'oretta piacevole col tal gioielliere, che mi ha fatto confrontare ben quattro tennis e con grande professionalità (e pazienza) mi ha fatto capire come si valutano le differenze che mi ha chiaramente evidenziato".
Eccetera.
E per essere anche più chiari, chiunque saprebbe ornare con efficaci aggettivi UN SINGOLO oggetto, soprattutto da vendere a distanza in una transazione fra sconosciuti.
Ben diverso invece il caso di chi possa e voglia mettersi dalla parte del cliente, per acquisirlo anche in futuro e, magari, averlo anche come entusiasta propagandista del suo negozio.
Si in effetti ho comprato un mezzo punto quando ci fidanzammo ma mia moglie ha sempre desiderato la pietra da 1 carato e mi sembra giusto accontentarla.
Io ho un lavoro normale e non navigo certo nell'oro ma l'investimento spendendo la cifra che mi sono prefisso la farò senz'altro.
Capisco che i miei occhi e sensazioni sono da privilegiare rispetto alle varie sigle e percentuali e capisco quanto sia importante il taglio.
Non ho letto ancora tutti i suoi post, ma ci sto lavorando.
La pietra è in effetti bellissima da vedere.
Quale diamante non lo sarebbe? Ma le mie competenze sono assai scarse.
Ma scusi se mi permetto di insistere e mi corregga se sbaglio: mi sembra di capire che alla fine, considerato il taglio della pietra proposta, la soluzione non sarebbe delle migliori e potrei trovare qualcosa di decisamente meglio con il budget prefissato..
O almeno mi è parso di capire questo dalle sue righe. E' giusto?
Come detto, il gioiello mia moglie lo vuole indossare e non tenere in cassetta per un investimento, quindi non partendo un IF o qualcosa di trascendentale.
Ho solo il timore di affrontare una spesa ingente e non essere soddisfatto e non ottenere un prodotto all'altezza della spesa …
Leggevo anche che 1 carato potrebbe anche essere classificato tale e non esserlo in realtà per via delle proporzioni.
Per la pietra che mi hanno proposto, da assoluto profano, mi sembra di capire che non abbia un taglio adeguato per via della profondità (che risulta essere leggermente infeirore ai canoni) e della tavola (leggermente più larga)., oltre che per la corona doppia (thick).
Mi chiedo se cmq sia da ritenersi accettabile o meno.
In definitiva: se per la spesa che mi sono prefisso posso scartare la pietra e puntare su qualcosa di meglio o se la stessa sia un buon compromesso.
Grazie ancora per la sua pazienza e disponibilità!
Cordialmente
Antonino.
Buon giorno, Antonino
forse, nell'elencare dettagli e argomenti cari, sono stato responsabile di una certa confusione o forse di un'ulteriore incertezza.
E in questo caso le chiedo scusa.
Le dico subito che "qualcosa di meglio" (o magari di "peggio") lei lo potrà sempre trovare, semplicemente continuando a cercare, osservare e confrontare i diamanti che le offrissero.
Ma proprio e soltanto da questo confronto lei sceglierà (e potrà certo notare) la gemma che le apparirà più "convincente".
Dicendole di ignorare o almeno di non dare eccessiva importanza alle indicazioni dei certificati volevo proprio evitarle i dubbi che sorgono considerando SOLO dei numeri o delle sigle e NON l'armonia del diamante nel suo insieme, che soprattutto nei diamanti da indossare sarebbe poi la sola cosa che conti.
Potendo scegliere io eviterei gli esemplari con una cintura troppo spessa, ma solo perché si tratterebbe di pagare qualche centesimo di carato in più in termini di massa totale, ma le sottolineo che i suoi timori per una tavola "così" e una padiglione "cosà" sarebbero del tutto ingiustificati se l'esemplare brillasse intensamente e felicemente proprio grazie a quell'armonia a cui accennavo prima.
Poi, "leggevo anche che 1 carato potrebbe anche essere classificato tale e non esserlo per via delle proporzioni" non mi é chiaro, ma sostituendo quel "classificato" con "stimato" allora le confermo che l'approssimazione della caratura effettuata soltanto in base al diametro potrebbe facilmente indurre in valutazioni poi smentite da successive osservazioni.
Vorrei una valutazione per un bracciale tennis regalatomi nei primi anni 80.
Attualmente manca la fermatura ed è cm 17. Oro giallo, gr 12/13, 46 diamanti taglio brillante, all'apparenza tutte uguali, ct 0,08/0,10 cad.
Alla lente d'ingrandimento che ho in casa non presentano impurità e il colore è un pò più del "commerciale".
Vorrei venderlo, ma non ho orafo di fiducia che possa consigliarmi sul suo valore.
Ringrazio per la cortese risposta,in attesa saluto cordialmente.
Manuela
Buona sera, Manuela
sono spiacente, ma a distanza é impossibile, oltre che assolutamente sconsigliabile, azzardare una qualsiasi stima di valore.
Anche con un numero di precisi dettagli (all'apparenza) sufficienti (e i suoi NON lo sarebbero), rimarrebbero sempre tante variabili da giustificare ipotesi molto, troppo indeterminate.
In mancanza di un professionista di sua fiducia non le resta che visitare più di una gioielleria e sperare nella disponibilità oltre che nella competenza del negoziante.
E a me rimarrebbe la curiosità di scoprire quale sarebbe il "colore un po più del commerciale"... :-)
Vorrei cortesemente avere la sua opinione sulla pietra in oggetto (prezzo richiesto e caratteristiche) e sapere se consideare l'acquisto, oppure scartarla per puntare a qualcosa di migliore.
Leggendo le sue precedenti risposte sono un pò frenato per via delle proporzioni e qualità del taglio propostomi.
Per completezza il mio budget di spesa è di X.000 - X.X00 euro al netto di IVA.
Da ultimo le chiedo se sia il caso di puntare esclusivamente su un G color o considerare anche possibili E color con le stesse caratteristiche di taglio e di purezza. In caso affermativo, gradirei sapere di quanto dovrei eventualmente alzare il mio budget .
La ringrazio anticipatamente e infinitamente per la sua risposta e disponibilità.
Antonino.
Buona sera, Antonino
se il risultato di mie precedenti risposte é stato solo quello di renderla titubante direi proprio che non ho reso un buon servizio né a lei né a quanti/e mi seguono (bontà loro… :-) ormai da tempo!
Credo infatti d'aver SEMPRE insistito solo e soltanto sulla bontà del taglio, la cui felice simmetria ed eccellente finitura sono il primo e più importante pregio di qualsiasi diamante!
E per confronto le sarà certo possibile giudicare se il diamante che le hanno proposto, reclamando di diritto il palcoscenico perché sfolgorante di luce, "viva" di luce propria a ogni minimo movimento, oppure se ne stia buono buono dimesso, quasi in un angolo del proscenio…
Ma le ricordo che per fare controlli e soprattutto confronti i dannati blister saranno suoi acerrimi nemici! :-)
Lasci perdere i vari CG, EX e sigle assortite dei vari certificati, e si fidi, con i suoi occhi, innanzitutto delle sue sensazioni.
E delle sue emozioni, delle quali starà certo facendo paterne scorpacciate. :-)
Scorpacciate tanto imponenti da renderla un tantino distratto, ovvero quanto basta per dimenticare di precisarmi la caratura del diamante che potrebbe acquistare con la cifra stanziata. :-)
Una cifra più che consistente, tanto da garantirle un bellissimo cristallo.
Ma come felice consorte e orgoglioso padre (in attesa), immagino che un diamante "solitaire" lei lo abbia già regalato alla sua dolce metà in occasione del fidanzamento:
allora, e visto che lei mi scriverà ancora almeno per precisarmi la massa del diamante in oggetto, mi dica se non ha considerato anche l'ipotesi di un anello si, ma di gioielleria… creativa.
Qualcosa "da indossare" (complimenti per la chiarezza d'idee) ma che sia decisamente diverso da quanto si vede normalmente in circolazione.
Con la cifra del suo budget avrebbe, mi creda, una scelta molto, molto ampia, quindi provi a considerare anche questa possibilità.
Ogni tanto approfitto della sua gentilezza e competenza per chiarire qualche mio dubbio.
Sto valutando un diamante taglio marquise fancy deep greenish yellow - 2,49 ct
- laboratorio gemmologico del certificato IXXX Antwerpen ???
- 14,12x7,22x3,70mm- fluorescenza strong
- finiture good i miei dubbi sono:
- nel certificato non sono specificate le proporzioni e nemmeno la clarity,
sulle proporzioni posso capire ma il grado di clarity dovrebbe essere
importante per stabilire il valore della pietra, giusto?
- la forte fluorescenza che effetti ha su una pietra come questa?
- questo tipo di colore lo rende più o meno prezioso / raro rispetto a uno incolore?
Ultimissima cosa, le chiedo qualche chicca su un tipo di diamante che mi affascina cioè il CAMALEONTE, se in Italia si possono trovare / vedere e dove?
Ringrazio tantissimo, saluto calorosamente e spero tanto in una sua risposta.
Elena di Reggio E.
Buona sera, Elena
calorosamente felice se e quando una gentildonna si approfittasse di me, la informo che i diamanti "fancy color" di solito NON hanno graduazioni a proposito di un eventuale livello di clarity perché… non servirebbe a nulla! :-)
Infatti, dei rari (e a volte rarissimi) diamanti di colore fantasia sono valutati "a corpo", ovvero per la rarità e la saturazione del colore che evidenziano:
e quindi con tanti prezzi individuali.
Che poi all'interno sia visibile qualcosa di più o meno "sostanzioso" é un dettaglio del tutto irrilevante, mi creda.
Certo che ai fini della comunicazione mediatica i pennaioli di turno o i loro colleghi che invece lavorano di lingua si inebriano non poco enfatizzando su "puro", "molto puro", o magari "purissimo diamante"… pur senza capire molto, di solito:
né cosa significhino tali termini né, tantomeno, come li si debbano mettere in relazione con gli altri e ben più importanti parametri tecnici.
E le proporzioni in un taglio "a marquise" prevedono il rilevamento secondo una sola direzione, ma nessuno del settore si sognerebbe di riferirvisi perché la vera valutazione di merito per quanto concerne la "felicità" del taglio si farebbe innanzitutto e soprattutto con l'osservazione diretta.
La forte fluorescenza non influisce né sulla rarità né sul valore del diamante, essendone SOLO una caratteristica, un particolare che sovente é anche una deliziosa diversità da osservare.
Non ho idea a proposito di dove poter vedere un diamante cosiddetto "camaleonte", perché questi rarissimi esemplari che cambiano colore non sono serto merce in bella vista in tante vetrine…
Ma se ne trova qualcuno lei, per favore me lo faccia sapere. :-)
In ultimo, la informo che il laboratorio che lei mi cita NON gode di grande stima, nel nostro settore.
Salve, evito le maiuscole e i lei visto che ho letto non le vanno a genio :-)
Delusissimo dalle risposte dei gioiellieri in zona sono ancora alla ricerca della pietra da regalare alla mia ragazza.
Cerco qualcosa che va dai trenta ai cinquanta punti, un VS 1 e un colore I, sono convinto che se tagliato come si deve il diamante risulterà bianco visto dall'alto nonostante il colore I.
E' piuttosto facile trovare diamanti come questi in tutte le gioiellerie in cui ho chiesto, la media è G, VS (non ti diciamo se uno o due) e punto, fine delle informazioni.
Io cerco però qualcosa che abbia l'angolo della corona compreso tra i 34,30 e 34,90 e l'angolo del padiglione tra i 40,60 e 40,90…
Nella mia esperienza sono numeri magici che permettono al taglio a brillante di sfruttare al massimo la luce.
Quello che mi chiedo è:
come è possibile che l'assenza dei certificati sia coallino su internet un taglio brillante fornito di certificato AGS o GIA con le misurazione di tutti gli angoli e le percentuali, immagine aset, immagine ideal scope e immagine con il visore hearts and arrows.
Non è incredibile che io possa avere queste informazioni solo da uno che vive in Texas e sembrare un menomato mentale quando chiedo questo tipo di cose in gioielleria?
Cosa dovrei fare?
Comprare un diamante Pinco Pallino?
Non credo proprio lo farò..
Se conosce un posto dove io possa avere queste informazioni al momento dell'acquisto la prego me lo riveli. Grazie mille
Buon giorno a lei, Simone, e grazie per l'assenza di quelle maiuscole che mi ricordano tanto i salamelecchi borbonici… :-)
Si, è quasi certo che il suo diamante I color, se e quando lo trovasse, apparirebbe praticamente incolore se osservato dalla parte della tavola.
Soprattutto in condizione di luce diurna non "esasperata":
diciamo dalle 11 in poi, tanto per esemplificare condizioni d'illuminazione NON "Standard"?
Qui finisce però il nostro gemmosodalizio, tanto dal punto di vista tecnico quanto e soprattutto da quello estetico.
Vede, lei parte la lancia in resta dietro a uno scudo sul quale ha tatuato le verità gemmoevangeliche per le quali é (sarebbe?) pronto a immolarsi…
Immolarsi in una ricerca di numeri per i quali ora sprona crudelmente il destriero, nella certezza che (il suo) dio lo voglia. :-)
Mi consente, per favore, di pensarla altrimenti?
La prego, risponda affermativamente perché la par tenzone con keu mi gemmostimola proprio tanto… :-)
La ringrazio per l'inizio in nome di Tolkowsky, per il cui omonimo, sublime taglio non smetterò mai di incensare il Decano e Maestro Marcel.
E la luce, i riflessi, direi la magia che la sua arte seppero finalmente codificare per gli occhi del mondo rappresentarono e sono tuttora un preciso e indiscutibile metro di riferimento e di confronto per (quasi) tutti noi, adepti e gemmoschiavi dell'immortale bellezza faccettata.
Ma, e qui inizia il mio giro di boa insieme all'avversione non solo e non tanto per quei numeri che lei sembra idolatrare, ma per l'importanza che verrebbe loro attribuita.
Acriticamenrte attribuita, e soprattutto estesamente utilizzata IN SOSTITUZIONE di una valutazione estetica NON riconducibile SOLO a semplici formule!
Per capirci, il taglio Tolkowsly é stato il mio primo, grande gemmoamore e le confesso che il tempo NON ha cambiato i miei gemmosentimenti nei suoi confronti.
Questo però non mi ha certo impedito di guardare il resto del gemmouniverso per saziarmi delle sue bellezze,facendone per quanto possibile estesi e approfonditi confronti.
Senza giudizi precostituiti, di solito.
Lei ha tutti i diritti di manifestare una precisa, magari granitica preferenza, ma fin dall'inizio io ho imparato a odiare i concorsi di Miss Italia perché proprio le differenze fra i deliziosi fiori in passerella ne esaltano le pregevoli e comunque appetibili differenze!
Tempo addietro si scatenarono accese polemiche, purtroppo trascurate in sede ONU, sulle muliebri, ideali grandezze aritmetiche:
quel trio di 90/60/90 cm i cui strascichi a livello di DNA rappresentano ancora un (immotivato) incubo che nè GIA né AGS hanno ancora standardizzato:
già un trio, dicevo, e lei mi cita soltanto un paio di angoli come elisir di gemmobellezza?
Ma 'ndùma, la! :-)
Nei nostri luccicanti e preziosi incantesimi esistono molte variabili IN PIU' di quelle che cita lei (ampiezza di tavola, altezza di corona, spessore di cintura, profondità di padiglione, tanto per limitarci alle principali) e la matematica insegna che un numero elevato alla quarta o quinta potenza produce grandezze di dimensioni planetarie.
Nel caso quindi mi desse (lo spero proprio) ragione, concorderebbe che ciascuno di questi numeri produrrebbe un DIVERSIO risultato in combinazione con i rimanenti.
E mi riferisco solo all'aspetto ottico/tecnico prodotto dal taglio, SENZA considerare né l'aspetto economico (resa di tagliato in rapporto al grezzo) né tantomeno disquisire sui gusti personali dei vari destinatari.
In parole povere direi che il bello "in assoluto" non esista perché le variabili di giudizio sono troppe, e una buona metà di queste sarebbero del tutto…umane.
Allora potremmo (si ricordi, ipotizzavo che lei mi desse ragione :-) entrare in esempi e dettagli specifici, quelli verso i quali lei mi ha brutalmente sospinto!
1 - Da noi i diamanti da mezzo carato, o meno) sono raramente corredati
di certificati, documenti che quasi sempre sarebbero anche incompleti.
Sul web, invece, e dai venditori USA, puoi sapere persino l'età del dentista
del diamantivendolo di turno:
una garanzia, forse, e certo una goduria. :-)
A prescindere dal costo, dalla competenza dell'analista e dalla reale utilità
di tanti dettagli, la tolleranza di molti rilevamenti é inversamente
proporzionale alla dimensione del diamante, nonché alla precisione
dei diversi apparecchi di misurazione.
2 - comperare i diamanti di Pinco Pallino, e solo perché li corredati di certificati
zeppi di numeri?
Certo, perché no?
Dopotutto, contento lei…
Ma mi levi una curiosità: per suscitare il suo entusiasmo quale certificato
dovrebbe inalberare... una ragazza? :-)
3 - Concesso e NON ammesso che esistano davvero dei "numeri magici"
(quelli che sarebbero derivati dai calcoli relativi a "hearts and arrows."
i famosi cuori e frecce) che il GIA ha ora adottato
previo l'ennesimo cambiamento dei suoi Standard di valutazione,
cosa dovremmo fare, secondo lei:
a - dei diamanti che NON sono tagliati di forma rotonda,
con taglio a brillante?
b - dei diamanti che sono tagliati secondo simmetrie e proporzioni
(ovvero Standard) diverse, e che magari ci piacciano di più?
c - dei diamanti tagliati in epoche anche remote, e comunque PRIMA
che Marcel Tolkowsky
studiasse con razionalità e poi applicasse le leggi dell'ottica geometrica?
Sa, carissimo Simone, io che non sono (poco) polemico NON le dirò che ho una passione segreta, quasi da peccaminoso gemmofedigrafo, verso un taglio di fantasia che di chiama "princess":
circola da (relativamente) poco tempo, e certo per pochi "nasi da stufato" (buongustai, da queste parti), ma quando ne vede uno poi se lo ricorda.
Con improvvisa bramosia di possesso, forse, e certo con una piacevole, delicata nostalgia.
Beh, questo ennesimo gemmospettacolo NON ha praticamente nessuna simmetria codificata, e trattandosi di un vero "taglio di fantasia" si presta in modo superlativo per esaltare IN LIBERTA' la bravura del tagliatore con risultati spettacolosi!
Tanto per giustificare una sua possibile gemmoinsonnia, immagini un taglio quadrato che, attraverso una miriade di riflessi, le mostri i quattro spigoli della piramide inferiore, quella che costituisce il padiglione.
Con tanti effetti diversi quante sono le variazioni che il tagliatore ha saputo porre in essere.
Un vero spettacolo, mi creda.
E siccome al bello non c'é limite :-), io ho trovato anche qualche princess con, AL POSTO di quegli spigoli, quattro sottilissimi piani che scendevano per riunirsi all'apice, formando così una luminosa e delicata croce:
insomma, emozioni con roba lontana anni-luce dai numerini scritti a casa dello Zio Sam.
Lungi da me il negare (anzi!) l'utilità dei certificati gemmologici, sono il primo a riconoscerne l'opportunità e certo il valore, anche per l'incremento dato al commercio di diamanti trattati "sulla carta"… fra gli addetti ai lavori.
Ma appartenendo al partito dei romantici che le gemme le vorrebbero vedere innanzitutto di persona, resto irrimediabilmente ancorato a quelle irrinunciabili sensazioni che solo un contatto diretto, prolungato e profondo (mi permette di dire intimo?) con il signore delle gemme offre alla sensibilità dello spirito piuttosto che non alla consistenza del conto in banca... :-)
le due mail precedenti che ti ha scritto Filippo le trovi nella sezione "Domande e risposte - Pietre di colore" del tuo sito:
sono rispettivamente la numero 12 e la numero 13.
Mi ricordavo di averle lette, perchè anche a me erano piaciute molto, e sono andata a cercarle, da brava nonna ficcanaso...
Il secondo diamante brown è in gestazione:
scartata l'idea del punto luce, perchè non posso vedermelo al collo (e a me le pietre piace godermele con gli occhi...), ho optato per un altro anello.
Stavolta è un XXX (originale), con la pietra incastonato in un anello in oro bianco e giallo, traforato a foglioline su cui sono incastonati del piccoli diamanti.
Quando sarà pronto, penso per Natale, cercherò di mandarti la foto.
Buona giornata.
Maria Rosaria (da Pioltello, in provincia di Milano, nel caso non te lo avessi ancora detto da dove scrivo…)
Ciao, Maria Rosaria da Pioltello
le tue righe sono sempre foriere di ventate di ottimismo e di allegria, tanto che se tu non avessi i nipotini come alibi ti dovrei severamente rimproverare i lunghi intervalli che intercorrono fra i tuoi contatti.
Delizioso quel "non posso vedermelo al collo e a me le pietre piace godermele con gli occhi…" che mi sarebbe piaciuto suggerire al Centro Promozione del Diamante insieme alla tua assunzione nel reparto "W the brown diamonds". :-)
Certo ormai del tuo buon gusto a proposito della soluzione in gestazione aspetto con piacere le foto del tuo caldo e luminoso cioccolatino, non appena sarà nella sua deliziosa culla.
E in attesa del lieto evento mi dichiaro intanto commosso e impaziente gemmolevatrice. :-)
Buonasera sig. Lenti, ho navigato parecchio nel suo forum prima di recarmi in gioielleria.
La contatto perchè vorrei un parere in merito a un mio futuro acquisto: solitario per la mia futura moglie.
Ho apprezzato molto le indicazioni sul taglio, fluorescenza e “colpo d’occhio”, e sulla base dei suoi consigli mi sono recato in una gioielleria molto rinomata (Mossa gioielli – Bari) dove sono stato servito dalla proprietaria gemmologa con molta esperienza, dopo aver visionato diverse pietre sfuse considerato il mio budget di circa XXX €, la mia attenzione è caduta su una bella pietra:
un diamante tondo 0.71 ct G / VS 1 exellent cut e polish con la sua tanto odiata incisione laser GIA prezzo finale 4800 €.
Dopo l’esperienza fatta dal suddetto gioielliere, mi sono recato da un orafo locale che mi ha sottoposto una lista di possibili alternative tra cui una che mi ha colpito e per il quale ho richiesto di prendere visione (potrò vederlo senza impegno la prossima settimana).
Le caratteristiche sono 0.70 ct G / VS 1 exellent cut e polish certificato IGI, però a XXX €.
I consigli del gioielliere hanno molto rispecchiato quanto da lei riportato nel sito, mentre l’orafo ha meno esperienza ma comunque è sembrato molto preparato e disponibile.
Detto ciò le chiedo è possibile una così grande differenza di prezzo?
Non avendo venditori di fiducia lei mi consiglia la gioielleria/oreficeria rinomata o il piccolo orafo?
Conosco benissimo la sua posizione in merito agli acquisti on line ma vorrei sapere se conosce www.xxx ho visto che è abbastanza blasonato come sito ha esperienze visto che i prezzi non sono malvagi e c’è la possibilità del recesso.
La ringrazio per il suo tempo spero che voglia onorarmi dei suoi consigli.
Saluti
Vito
Buona sera, Vito
manco da Bari da anni, ma le assicuro che alla prima occasione ci ritornerò volentieri, e non solo per quel mare che invece manca a Parigi! :-)
Conosco tanto la simpatia quanto la preparazione della gemmologa che le é stata prodiga di apprezzati consigli, e le assicuro che la reputazione di Francesca Romana (questo é il suo nome) che conosco e considero una carissima amica é ampiamente meritata.
Quanto alla differenza di quotazioni che lei mi sottolinea, sulla carta sembrerebbe magari eccessiva…
Ma dato che lei si é sciroppato consistenti letture del mio sito ora ricorderà che le SOLE conclusioni sensate si potrebbero trarre soltanto da un paragone diretto dei due esemplari in questione.
Mi creda, le differenze esistono SEMPRE anche e soprattutto fra cristalli che sulla carta sarebbero da considerare identici, ma che in realtà non possono esserlo.
Eccomi quindi concorde con uno dei (pochi) punti incontestabili della pubblicità diamantifera:
"ogni diamante é unico".
Unico, e come tale ognuno di questi susciterà attenzioni, sensazioni ed emozioni diverse… ai diversi osservatori. :-)
Di qui il mio ossessivo raccomandare di scegliere sempre sempre sempre… o almeno sempre prima con gli occhi. :-)
Confesso infine la mia profonda allergia alle matricole incise in cintura ai diamanti, che considero (tecnicismo superfluo o fisima personale?) più o meno alla stregua degli scarabocchi tatuati sulla pregiata, delicata e naturalmente perfetta epidermide femminile.
Epidermide a cui NON aggiungono certo nessuna ulteriore attrattiva ma, almeno, senza causarvi le devastazioni dei piercing:
la ferraglia che nei diamanti equivarrebbe agli scavi laser da spacciare poi come trattamento "CE, Clarity Enhanced", a purezza migliorata.
Brrr...
Non le posso dire nulla del sito che lei mi segnala innanzitutto perché non apro MAI il settore gemme e preziosi del web, e poi perché non mi ritengo qualificato per dare ne benedizioni ne patenti di onestà e buona condotta a nessuno. :-)
P.s. Io "onorarla" con i miei consigli?
Sta scherzando, vero?
Perché fra appassionati, e da pari a pari, con il sito condividiamoil piacere e la passione per le gemme: