- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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A novembre andrò a New York e sembra che colà i diamanti siano più convenienti: Me lo consiglia o suggerisce una gioielleria italiana?
Buonasera Gianfranco,
complimenti per l'ottimo sito!
Vorrei regalare un anello solitario alla mia fidanzata.
Le chiedo un consiglio, a novembre devo recarmi a New York, ho controllato su qualche sito internet e sembra che gli anelli siano molto più convenienti che in Italia.
E' veritiero o è solo una mio impressione?
Me lo consiglia o suggerisce una gioielleria italiana?
Grazie Mille
Paolo
Buona sera, Paolo
la ringrazio per i complimenti, e le dico subito che se lei non é un esperto del settore, i diamanti si comperano sempre e solo dal proprio gioielliere di fiducia!
E nel caso non ne avesse uno, questa sarebbe un'eccellente occasione per un accurato "giro d'orizzonte" per testare la disponibilità e la professionalità di quelli che operano nella zona.
Potrà così scegliere fra operatori che per carattere e per attenzione verso i clienti siano disponibili per fornire tanti i consigli più appropriati, quanto la possibilità di verificare le loro affermazioni (e descrizioni…) con i necessari confronti.
Senza dimenticare il NON secondario problema di garantire una montatura adatta a 18 kt (e non a 14 kt come di consueto in USA), nonché bella e sicura per il diamante...
Conosco bene N. York, un immenso mercato che ha superato alla grande quello di Napoli come valle di lacrime per i gioiellieri valenzani, almeno fino al famigerato 11 Settembre delle 2 torri:
ma le assicuro che non ho vi mai trovato né filantropi né tantomeno benefattori che offrissero anelli in diamanti con sconti da liquidazione giudiziaria. :-)
Anzi, ci sarebbero alcuni dettagli nelle descrizioni dei certificati gemmologici USA che, non coincidendo con i nostri, lasciano un non indifferente margine per descrizioni "ottimistiche",
Tanto ottimistiche da far sembrare certi diamanti particolarmente convenienti… sulla carta.
Sembrerebbero, appunto, e se lei volesse aggiungere alla sua non conoscenza del prodotto anche la complicazione di una "lingua foresta", direi che le possibilità di spiacevoli malintesi non siano affatto trascurabili.
Ma, per favore, NON si lasci incantare da Internet, nelle cui pagine pascola in beata tranquillità tutta la fauna diamantifera mondiale...
E nel cui immenso campionario lei avrebbe ben poche speranze nel distinguere i gentlemen nei quali riporre la necessaria fiducia, non crede?
In Rete si compera "a scatola chiusa" e orrore orrore, si paga in anticipo a sconosciuti venditori... abitanti, di solito, nel prto delle nebbie! :-)
Se proprio proprio volesse comperare il fatidico diamante a casa dello zio Sam potrebbe recarsi in aeroporto con un buon anticipo sull'ora del ritorno e tentare la sorte in una gioielleria "Duty Free" che inalbera offerte di prezzi senza IVA né Local tax…
Poi, confrontato la cifra pagata con quanto avrebbe potuto ottenere a casa nostra, al prossimo viaggio potrebbe sempre vendicarsi del fedifrago gemmoyankee.
Per esempio rigandogli le vetrine col suo stesso diamante:
una vendetta addirittura mefistofelica, non crede? :-)
Mi consenta ora di salutarla con una considerazione, magari triste ma realistica:
forse la mia categoria ha problemi di acutezza visiva, ma non direi che siano molti i colleghi che vedono il sol dell'avvenir…
Ovvero quella luce che dicesi brillare in fondo al nero tunnel della nostra disastrata economia.
Quindi ho la netta sensazione (per non dire la profonda convinzione) che casomai sarebbero gli americani a trarre vantaggio dai prezzi che, adesso, si potrebbero spuntare in tanti negozi nostrani!
Intanto le auguro un buon viaggio.