- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Mi fornirebbero diamanti dall'Africa: Se puo' mi dia delle indicazioni: saranno sicuramente esaustive.
Gent.mo sig. Gianfranco,
sono venuta a conoscenza del suo sito e, trovandomi ad affrontare materia che lei ben conosce, sono certa che mi potra' dare indicazioni preziose.
Intanto, vorrei precisare che non sono proveniente dal mondo del diamante, ma mi si sta offrendo una opportunita' (perlomeno a me sembra tale) relativa ad esso e vorrei cimentarmici, ma ho molti dubbi.
Un imprenditore spagnolo (ANCHE LUI PROVENIENTE DA TUTT'ALTRO SETTORE) decisamente importante si trova ad avere relazioni dirette con autorita' governative del Centro Africa che vorrebbero fornirgli diamanti grezzi con regolare certificato Kimberly da vendere.
L'imprenditore si rivolge a me (in virtu' del fatto che mi conosce bene e sa che in passato ho lavorato in ambito gioielleria) perche' mi occupi di trovare clientela interessata all'acquisto.
Pertanto dovrei fungere da agente, procacciatore di affari.
Sto cercando di capire, prima di tutto, se la cosa sia fattibile, e poi le normative e come dovrei muovermi.
Ma la prima informazione che ho acquisito e' che in Italia non esiste, tanto per cominciare, un ente che si occupi di controllare e di regolamentare il commercio del diamante grezzo.
Mi chiedo, pertanto, per informazioni di carattere normativo, doganale, fiscale, legale relative al commercio dei diamanti grezzi sia in Italia sia all'estero, a chi ci dovremmo rivolgere?
Se puo' mi dia delle indicazioni. saranno sicuramente esaustive.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e porgo
Distinti Saluti
Raffaella
Buona sera, Raffaella
la ringrazio per la stima e la fiducia che trasudano dalla sua e.mail ma le premetto che le mie informazioni NON saranno "esaustive"… perché:
a - il settore ha sempre numerose variabili alle quali ci si deve adeguare, e
b - chi crede di sapere tutto, anche e soprattutto in questo campo,
cerca delle grane certo per sé e quasi certamente anche per gli altri,
Quindi un conto é accennare ai vari aspetti dell'attività, mentre altro é l'assumersi l'enorme responsabilità di guidarla la mano nella mano per l'aspro cammino che conduce alla gloria.
Pardon, ai diamanti. :-)
Immagino avrà già dato un'occhiata (la prego, mi dica che almeno lei l'ha fatto… :-) alle ormai numerose risposte che trattavano le questioni che lei mi sottopone, quindi mi consenta di fare "quattro chiacchiere" in quasi sereno relax. :-)
Non sapendo da dove mi scrive (sarà una vera gioia quando troverò questo dettaglio in tutte le e.mail che ricevo!) posso solo dirle che per incominciare le occorre un buon commercialista, possibilmente in buoni rapporti con la Questura che le rilascerà la licenza per il commercio di preziosi.
Una licenza come imprenditore, oppure come agente dell'importante boss spagnolo con importanti relazioni in Repubblica del Centro Africa.
I diamanti li sdoganerà in Belgio, un'operazione colà svolta con professionalità e consumata attenzione senza quelle diffidenze e quelle lungaggini che angustiano tanti settori specializzati di casa nostra.
Un'operazione per la quale si farà assistere da uno spedizioniere locale.
Poi (ma sarebbe meglio prima) potrebbe (dovrà) fare un giro per Anversa, dove non mancano certo operatori che le proveranno subito se il rapporto qualità/prezzo dei suoi cristalli é passibile di un interesse commerciale.
E meno male che in Italia NON c'é nessun ente del tipo di quello che lei sembra auspicare!
Sappia che a casa nostra i problemi maggiori che si incontrano sono dovuti alla burocratica sciagura di tanti somari che, lautamente pagati pur se incompetenti hanno il potere di rallentare all'inverosimile, o addirittura di sabotare in toto tutte quelle attività (o anche solo iniziative) che invece dovrebbero supportare!
Al suo posto io investirei SUBITO un pochino di tempo e di contanti per un giro esplorativo nelle possibili aree di una futura commercializzazione:
sarebbero / saranno energie ben spese, quelle che le permetterebbero / permetteranno di farsi un'idea di quello che potrà aspettarsi dal mercato.
In Italia la situazione é anche più difficile e se le ho ipotizzato il lavoro come agente di ditta estera é perché conosco i vantaggi di una simile base di partenza.
Ma per questo sprema ben bene il commercialista di cui sopra fino a farsi stilare un preciso preventivo dei costi e degli oneri che l'aspetterebbero / l'aspetteranno.
Mi sono spiegato? :-)
Tanto per concludere, conosco anch'io un pezzo (davvero) grosso nella zona che frequenta l'imprenditore spagnolo, ma pur sperando che costui possa fornirle cristalli di prima qualità per lei il problema sarà quello di crearsi una rete di compratori che, oltre ad acquistare regolarmente (e a pagare senza fare scherzi) i suoi diamanti, le diano anche indicazioni su COSA procurare loro in futuro.
Uscendo poi dal generico, sarebbe il caso di considerare anche la possibilità di far tagliare qualcuno degli esemplari più interessanti nella ragionevole speranza di ricavarne un utile maggiore:
vendendolo a commercianti all'ingrosso, a gioiellieri o addirittura ai privati?
Come vede, anche se solo impostato il discorso sarebbe ben più lungo e quindi fuori dalla ragionevole possibilità di concluderlo in questa sede.
Riconosco con simpatia i sintomi del suo entusiasmo, ma chiedermi soluzioni preconfezionate o addirittura delle scorciatoie sarebbe come attendersi le spiegazioni per l'atterraggio DOPO il lancio col paracadute…
Senza un'adeguata e minuziosa preparazione.
A me quest'incoscienza é costata nove mesi di amene riflessioni, con un ginocchio tanto ricco di chiodi da far invidia al portone di un convento. :-)
Infine, siccome ne organizzo anch'io, NON le chiedo se oltre a lavorare in gioielleria lei abbia mai frequentato almeno un corso-base sui diamanti.
Però io lo riterrei indispensabile...