- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Individuato e rimproverato un vile denigratore di diamanti D - IF, O no?
Sig. Gianfranco, lei è adorabile!
Simpatico, competente ma soprattutto appassionato!
Io quindi ne approfitto e le chiedo il perché sconsiglia i diamanti D - IF per gioielli da indossare sempre, poiché il mio compagno mi ha regalato un solitario con diamante certificato G.I.A, colore D, IF, taglio Excellent, simmetria e politura very good.
Io ne sono letteralmente catturata!
Nonostante la piccola caratura, 0,35 carati, secondo me è molto ma molto appariscente perché è un continuo gioco di luci e colori che mi incanta, ma è anche così "limpido" che sembra racchiuda un mondo dentro di se.
Ecco forse ho esagerato, ma è questo che io certifico osservando la mia gemma!
E ancora complimenti a lei, uno dei pochissimi, per la mia esperienza, che parla delle inclusioni non come difetti, ma come caratteristiche che rendono unica quella gemma tra tutte le altre.
Un caro saluto
Francesca
Buona sera, Francesca
lieto che lei apprezzi i contenuti del mio sito, per i suoi complimenti arrossisco però tanto da emulare il “Timur Ruby” uno spinello che sfavilla fra le gioie della corona inglese!
Pensi, per molti lustri un bellissimo spinello é stato ritenuto un rubino e battezzato appunto come “Rubino del Principe Timur”:
ho ragione, allora, quando impallidisco di sdegno nel constatare come qualche infedele parli ancora di “pietre semipreziose”?
Ammetto dosi massicce gemmopassione ma ho ripetutamente messo in guardia lettori e lettrici sui pericoli della gemmofilia, una percorso patologico di sola andata nel quale sono impegnato nel subdolo ma non segreto ruolo di gemmountore. :-)
Ma se lei mi accusa di sconsigliare sic et simpliciter i diamanti D - IF devo proprio preoccuparmi, perchè curando soprattutto il fine devo aver perso qualche dettaglio a proposito dei mezzi.
Dei mezzi che uso, visto che io vivo con i diamanti… :-)
Vede, Francesca, come lei ha notato il mio interesse per le caratteristiche interne di questi splendidi cristalli, certo avrà anche recepito la speranza a tutto tondo di estenderne e approfondirne la conoscenza.
Il che significa non solo e non tanto saperne “leggere” quelle caratteristiche che si elencano sui certificati di garanzia e analisi, ma anche e soprattutto saperne individuare prima e apprezzare poi la personalità del singolo e preferito soggetto.
Tanto per la cronaca, nel suo bellissimo esemplare lei apprezza i risultati di un taglio eseguito magistralmente, ovvero la prova di una superiore abilità applicata senza quei compromessi che sarebbero accettabili per molti ed esecrabili per (pochi) altri.
I gradi alti di Color e di Clarity (D - IF é il top di gamma) le danno la posizione in merito alla rarità del suo diamante, ma la vivacità dei riflessi e lo sfavillio del fuoco NON ne sono influenzati.
Ecco quindi il mio continuo ripetere l’invito a considerare innanzitutto la possibilità di osservare e quando possibile confrontare i diamanti prima dell’acquisto, e poi a procedere avendo ben chiaro con quali priorità di scelta operare.
Si, Francesca, con i diamanti ci sono almeno quattro variabili in gioco e io dovrei essere un presuntuoso stratosferico per ipotizzare UNA qualsiasi ricetta fissa e tanto univoca da suscitare persino la gelosia di Mosé.
Infatti, per la mancanza di un dettagliato elenco di preferenze avrei la certezza di essere assolutamente inattendibile, in qualsiasi modo volessi “confezionare” i miei gemmocomandamenti.
E questo per il semplice motivo che ciascuno di noi avrebbe le sue personali ma soprattutto indiscutibili preferenze.
Felice per il clamoroso esito ottenuto col suo ammirevole D-IF ora vado a rileggermi tante risposte q.b. per scoprire se ho interpretato (o suggerito) correttamente la considerazione di esigenze diverse…
Oppure (panico!) ho veramente e gratuitamente mortificato la scelta dei diamanti D - IF.
Ritenendola nel frattempo responsabile della conseguente insonnia da ricerca, sia chiaro. :-)