- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Ho preso una cotta per un diamante fancy brown e anche per una bellissima morganite: e adesso?
Gentilissimo sig. Lenti buonasera,
mi chiamo Cristina e le scrivo da Bologna.
Seguo con tanto piacere la sua rubrica e… cerco di tesaurizzare le tante informazioni che lei dispensa.
Amo moltissimo le pietre preziose e semipreziose al di la del mero valore che viene loro attribuito dalla legge della domanda e dell’offerta o, peggio, da certe ridicole tendenze modaiole.
Vengo al dunque.
Sono, al momento, stregata da due pietre particolari:
- un delizioso diamante 1.21ct Cushion SI1 nat. fancy di una tonalità greyish brown che mi fa impazzire, certificato IGI (prezzo propostomi X000 euro)
- una abbagliante Morganite taglio ottagonale quadrato, 4.22 ct con certificato gemmologico (prezzo proposto XXX euro)
(Lei trova queste quotazioni congrue per tali pietre? Solo orientativamente).
Li ho trovati entrambi bellissimi e non riesco a decidere quale acquistare, non potendo, al momento, permettermeli entrambi.
Lungi da me chiederle di risolvere l’annosa vicenda per me (certi tormenti gemmofili vanno gestiti personalmente), le chiedo invece alcuni dettagli tecnici che potrebbero per me fare la differenza.
Nel certificato del diamante (che le allego in foto), sono segnalate visivamente le caratteristiche interne, le chiedo: quella corona regolare di puntini rossi, simboleggia una nuvola?
Premesso che mi affascina non poco l’idea di avere una delicata nuvola imprigionata nella pietra, chiedo se tale caratteristica influenza molto la brillantezza della pietra ovvero se ne può diminuire la capacità di rifrazione.
Nel certificato viene scritto NATURAL FANCY, ho letto spesso che i FANCY naturali sono pietre rare, lei ritiene attendibile questa descrizione data dalla GIA per questa tonalità di fancy e per il prezzo che le ho evidenziato?
Per la Morganite ho solo un quesito:
stante il taglio ottagonale quadrato lei ritiene questa pietra “fragile” per essere incastonata in un anello?
Può vedere il dettaglio a questo link : http://www...
Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi.
Un saluto cordialissimo,
Cristina
Buona sera, Cristina
é davvero un piacere ricevere e.mail come la sua perché, a mio avviso, sono quelle che rispecchiano il miglior atteggiamento da adottare verso le gemme.
Questi capolavori di policroma bellezza creati dalla natura per la gioia degli occhi dovrebbero infatti, e innanzitutto, essere i catalizzatori di sensazioni e di situazioni positive…
Al difuori e secondo me anche al disopra degli aspetti esclusivamente economici derivanti dai mercati.
Lungi quindi (per quanto possibile, ovviamente) da quelle che con felice e azzeccata pennellata descrittiva lei definisce "ridicole tendenze modaiole”. :-)
Certo più difficile esorcizzare le influenze prima e le conseguenze poi degli interessi in gioco, per cui anche le leggi della domanda e dell’offerta sono soggette a macroscopiche distorsioni all’apparenza inspiegabili…
O almeno oscure... per i non addetti ai lavori.
Per entrare nel merito delle due ipotesi descritte sappia che capisco benissimo le sue gemmoansie perché lei é solo solo l’ultima vittima che mi palesa i sintomi di una gemmofilite fulminante, della quale spero di riuscire a lenirle almeno le pene più acute. :-)
Intanto, entrambi i prezzi che lei mi indica mi sembrerebbero assolutamente corretti, per esemplari ben tagliati e con caratteristiche corrispondenti alle descrizioni.
La morganite é un berillo e quindi un minerale non duro quanto il topazio o addirittura lo zaffiro, ma é più compatta della sorellina verde, lo smeraldo, e ne vanta anche una maggiore tenacità:
quindi con un taglio raccolto e riferendoci innanzitutto a una caratura non troppo elevata, con l’accortezza di studiare una montatura che offra una buona protezione la si può tranquillamente montare anche su di un anello.
Presentandola in accostamento a un paio di diamanti, vero?
Altrimenti ci sarebbe certo chi con superficiale, inadeguata e ingiusta definizione la chiamerebbe pietra “semipreziosa”… :-)
Quanto al diamante, lei mi ha incuriosito perché mi sfuggiva la definizione “greysh brown”, quindi le dico subito che se lei lo comperasse, le chiederei di mostrarmelo la prima volta che tornerò in quel di Bologna.
Le confermo che i “fancy colors” sono diamanti fuori dai normali Standard commerciali, ma questo non significa che TUTTI i fancy siano esemplari rarissimi con relative, stratosferiche quotazioni.
In ogni caso e quando il colore fosse NATURALE e non indotto artificialmente, si tratterebbe di esemplari che avrebbero l’indiscusso pregio di una non convenzionale personalità.
Una personalità che a me piace equiparare a quella di chi li sa apprezzare. :-)
Anche la grafica che il certificato evidenzia in ordine alle caratteristiche interne meriterebbe un maggior approfondimento, e il venditore le fornirà certo tutti i dettagli del caso.
Ho ingrandito la scansione del documento che lei mi ha accluso (grazie!), ma senza le note esplicative che l’analista avrà certo redatte quella corona di puntini rossi potrebbe indicare tanto la nuvola di presenze interne (piccoli cristalli? Puntini scuri? ) quanto una serie di riflessi simmetrici creati all’interno del padiglione.
E via ipotizzando.
Rimango SEMPRE convinto che le gemme, diamanti o pietre di colore che siano, DEBBANO essere osservati attentamente e scelti di persona (possibilmente per confronto), ma confesso anche qualche indulgenza (leggasi eccezione) per soggetti particolarmente intriganti, quale sembra essere questo diamante dal fascinoso taglio a cuscino.
Tanti auguri per la felice soluzione delle sue laceranti per quanto piacevoli gemmoincertezze, :-)