Gioiellieri antiquari... vil razza dannata. Dal Rigoletto di Giuseppe Verdi :-)


sig. Lenti, ho intenzione di acquistare un diamante da "usare", che sia cioè piacevole ma non abbia necessariamente caratteristiche "eccellenti" (non cerco una pietra da investimento).

Premesso che amo molto i diamanti con vecchio taglio europeo, ho trovato su internet un’offerta relativa ad un diamante "leo cut" che le allego.
Il diamante pesa 0,39 ct e costa 1550 €. è un buon prezzo o pensa che sia in linea con quelli di mercato?
E, soprattutto, le sembra che il venditore dia tulle le informazioni del caso, che sia affidabile?
(Il certificato che offre corrisponde al numero inciso con il laser sulla pietra. potrebbero esserci truffe anche a fronte di tali credenziali?)

E...pensa che orientandomi su quella cifra e scegliendo un vecchio taglio europeo potrei acquistrare una pietra di dimensioni maggiori?
(Preferisco il vecchio taglio europeo a quelli moderni...)

il problema del vecchio taglio è che, seppur obiettivamente di minor valore rispetto ai brillanti moderni, è spesso venduto (perlomeno a roma) in gioiellerie antiquarie che...sovraccaricano il prezzo per il solo fatto di essere antiquarie!!!

Ha referenti/indirizzi da indicarmi dove potrei acquistare una bella pietra vecchia a valutazioni ragionevoli?
(Una pietra moderna sarebbe per me un ripiego)

grazie in anticipo. Emanuela

sig. lenti, le ho scritto poco fa chiedendole un consiglio per l’acquisto di un diamante.

Cercando informazioni su internet mi sono imbattuta in due siti di commercianti - il primo (xxx)- italiano; il secondo, YYY, di un negozio che si autopresenta come il più grande di Anversa.

Ebbene, sul secondo sito ho trovato offerte molto più vantaggiose:
un diamante (faccio un copia e incolla dal sito, ROTONDO SCHLIFF 0.70 H VS1 $ 3,870.00 (ct) $ 2,709.00 (la pietra)... prezzo in dollari... quindi ancora più conveniente (i diamanti hanno certificati hrd o igi)
impostando la stessa query sul sito di punto d ottengo... un prezzo di 3160,5 EUR.

a questo punto sto pensando seriamente di comprare la pietra ad Anversa (al limite attraverso Internet).

So che lei non ha una buona opinione degli e-shop ma... in questo caso, stando almeno alle credenziali descritte nel sito, dovrebbe trattarsi di una importante e seria realtà.

conosce questo negozio di anversa?

e... cosa ne penserebbe se scegliessi addirittura un J color?
Ho un budget limitato, ahimé).

La descrizione della sigla è "bianco leggermente colorito". rientra ancora nei bianchi o è un paglierino?
(non mi interessa una pietra da investimento ma solo una bella pietra da fare montare ed indossare.
In questo caso potrei scendere fino al J?)

grazie in anticipo. Emanuela

Ps: continuo a preferire un bel diamante taglio vecchio, più affascinante.
Unico neo: dove reperire una pietra a buon prezzo (sono di Roma e le gioiellerie antiquarie della mia città hanno prezzi indecenti...)




Buona sera, Emanuela e, prima di tutto:
a - mi scusi per il ritardo, ma rientro solo adesso, e
b - auguri di buone feste.
c - sul colore J dei diamanti non si "scende" ma, casomai, si "sceglie"! :-)

E, per un diamante da indossare, si sceglierebbe anche bene, a mio avviso, perché anche la leggera tinta eventualmente evidenziata farebbe parte della "personalità" della "sua" pietra.

Sottolineo sua, nella ragionata convinzione che lei vorrà sceglierla di persona, fra tutte quelle che le venissero/verranno proposte, e fra le quali lei individuerà quella col taglio migliore.

Di qui la mia prima avversione verso gli acquisti "on line" che, rendendo l’acquisto un impersonale baratto di merce contro moneta, la priverebbero del primo piacere verso il "suo" diamante:
la scelta "a sentimento", prima ancora che a ragionamento /o a portafogli, se preferisce).

Rimango sempre dell’idea che nessuno regali nulla, tanto in Italia quanto in Belgio, anche se nel web si trovano, a volte, anche offerte che mi sembrerebbero discrete.

E i diamanti certificati HRD (se il certificato e il sigillo non sono fasulli), godono di un’ottima reputazione...
ma si tratta sempre di un acquisto a scatola chiusa, pur se meno impegnativo che non la scelta di un marito sull’elenco telefonico, vero? ... :-)

Come vede, le variabili da considerare sono molte, e se a quelle positive volesse aggiungere anche le altre, ci sarebbe proprio da chiedersi se il rischio vale la candela.

Condivido con lei la passione per il "taglio antico", (in particolare quello "a cuscino") e, prima di crocifiggere i (troppo pochi...) gioiellieri che curano la conservazione della nostra arte, la inviterei a considerare quanto pochi siano coloro che apprezzano, capiscono, e poi remunerano ricerche e raccolta di decenni o, magari, di generazioni.

Non volendo rattristarle il ricordo delle recenti feste le risparmierò la purtroppo ricca storia di tanti bellissimi oggetti finiti in un crogiolo, fusi da quella stupida ignoranza che, poi, ha fatto anche "rimodernare" il taglio di tanti diamanti da "belle époque"...

Dia retta, aggredisca con fiero cipiglio e purezza di sguardo l’esoso (?) gioielliere/antiquario e, forte dell’esiguità del suo budget, lo sfidi a mostrarle qualcosa di bello, qualcosa che, pur se a malincuore, le cederà con il congruo, adeguato sconto che merita chi capisce, chi "sente" una bellezza altrimenti ignorata dalla massa.

Vinca, e mi faccia sapere.

Gianfranco.