- Categoria: Diamanti
- Visite: 4654
Diamanti dalla Svizzera. Il mio ha evidenziato una macchia...
Egregio Sig. Lenti
Le scrivo per avere un’informazione circa un diamante da me recentemente acquistato
per un regalo.
Il diamante in oggetto
pesa 0.5 ct,
ha colore H
e purezza P1,
taglio a brillante.
Il diamante é stato certificato dal venditore.
Il costo, montato su anello, é di 3’000 Franchi svizzeri (l’ho acquistato
a Locarno), pari a circa 2’000 Euro.
Dopo circa due mesi si é evidenziata una macchia di colore scuro sotto
la superficie, perfettamente visibile a occhio nudo con grande facilità e
sotto differenti angolazioni.
Tale macchia non era stata notata da me al momento dell’acquisto né
dalla persona che ha ricevuto il regalo per ben due mesi.
Le chiedo se é possibile per un diamante autentico, per esempio a seguito
di colpi che possono aver causato una "frattura", o essendo entrato in contatto
involontariamente con sostanze colorate quali inchiostro, sviluppare simili
fenomeni.
O piuttosto si tratta di un diamante P3 (o peggio) vendutomi come P1
(se non erro la purezza P1 dovrebbe riferirsi a imperfezioni visibili con
una
lente 10x e difficilmente a una osservazione a occhio nudo)?
Infine, secondo Lei posso pretendere la sostituzione da parte del venditore?
Mille grazie per volermi rispondere.
Egregio signor B.
fare una diagnosi presuppone un accurato esame del soggetto, quindi lei
mi scuserà se mi limito a esprimere soltanto opinioni.
P1 (Piqué 1) é un livello (un "grado") che indica una (relativamente)
facile visibilità "a occhio nudo" di caratteristiche interne alla massa
del diamante.
La differenza fra P1 e P3 non é molto significativa, tanto che sovente
(dalle nostre parti, almeno) il "Piqué è indicato senza altri dettagli,
e venduto secondo la prassi "visto e piaciuto".
Ciò evita chiose tecniche
antipatiche e sempre insoddisfacenti, come quella che rischia lei con il
gioielliere di Locarno.
M’incuriosisce invece la macchia, oltretutto di colore scuro, che si evidenzia
nel diamante a mesi di distanza dall’acquisto, e sarei curioso di vederla.
Ipotesi?
Frattura preesistente, in contatto con l’esterno, a suo tempo perfettamente
detersa, e magari riempita con olio incolore (procedimento simile, anche
se meno efficace, a quello utilizzato con gli smeraldi).
Successivi lavaggi potrebbero aver diluito, o eliminato, tale liquido tanto
che la preesistente cavità risulta ora molto più visibile.
Più visibile e anche soggetta all’eventuale invasione di altre sostanze,
magari colorate, e quindi meglio percettibili.
Casi del genere sono trattati a livello industriale con lavaggi durante
i quali si alternano fasi di pressione e di vuoto pneumatico, a volte associate
con ultrasuoni e acidi o alcali energici.
Il successivo riempimento ("filling") si esegue però soprattutto con resine
plastiche di ben maggiore durata, la cui rimozione presuppone trattamenti
molto aggressivi, e certo fuori dalle consuetudini d’uso domestico.
Infine, sarei propenso a escludere una frattura causata da un urto successivo
all’acquisto: non impossibile, ma certo molto improbabile, malgrado la presenza
di caratteristiche interne importanti, e certo tali da inficiare la "resistenza"
agli urti del suo diamante.
Mi spiace di non poterle dire di più. Cordiali saluti.