Pietre di colore

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Ho degli smeraldi brasiliani. Per migliorarne la brillantezza è consigliabile oliarli?

Ho degli smeraldi brasiliani.

 

Per migliorarne la brillantezza è consigliabile oliarli?

Quali olii sono preferibili usare?

 

Grazie.

 

Buona sera, Angelo

oliare gli smeraldi é una pratica che ha due scopi e almeno altrettanti metodi:

 

a -  rendere più "trasparente" la "buccia" del grezzo, per valutare meglio le caratteristiche del cristallo prima del taglio, e

 

b -  mascherare per quanto possibile certe fratture aperte (anche negli esemplari tagliati) che quasi certamente ne ridurrebbero il valore:

 

La pratica é posta in essere con oli incolori, vegetali o minerali, con indice di rifrazione vicino a quello del berillo, ma se il primo dei risultati é raggiunto abbastanza agevolmente, il secondo presuppone un compratore perlomeno ingenuo, perché un vasetto di benzina, di trielina, di trementina o di toluene per immergervi i cristalli non sarebbe poi una tecnologia spaziale, non le pare?

 

Anche peggio l'olio colorato di verde, magari fatto penetrare a caldo e a pressione, che a mio avviso é una truffa pura e semplice tanto quanto quella anche più subdola delle resine sigillanti tipo "opticon".

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Vorrei sapere a proposito delle pietre london blu dove posso trovarle in Italia...

Salve sono Fabio vorrei sapere a proposito delle pietre london blu dove posso trovarle in Italia...
grazie.

 

Buona sera, Fabio

 

"London blue" non é una pietra ma un colore (un azzurro intenso) che, per quanto mi risulta. é attribuito a topazi il cui colore é stato modificato (indotto, per la precisione) artificialmente.

 

Tali cristalli si trovano facilmente e a prezzi modici da qualsiasi commerciante di gemme, non solo a Valenza.

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Sono però deliziato dalla "diagnosi" con supplemento d'informazione che le sono stati forniti, perché...

Mia moglie ha ricevuto in regalo da una zia una pietra che ho portato in gioielleria per conoscerne il tipo e il valore.

Mi é stato riferito che é una rosa di Francia sintetica e che vale non più di 6/7 euro


Mi ha detto anche che in gemmologia non esiste questa pietra-


Mi può far sapere di più

 

Buon giorno, avvocato Nando

 

la "rosa di Francia" é un delizioso quarzo rosa, perfettamente trasparente (raro) e di una delicata, piacevole sfumatura di colore.

 

La trasparenza ne costituisce il pregio maggiore, perché lo stesso materiale lattiginoso o traslucido (quando non completamente opaco) si usa a tonnellate per l'oggettistica più varia.

 

Non sono ovviamente in grado di azzardare un valore qualsiasi per la  pietra della zia perché con i dettagli che mi precisa lei potrebbe trattarsi tanto di una gemma degna della corona inglese quanto di una "caramella" da uovo di pasqua.   :-)

 

Tanto per aggiungere qualche dettaglio le farei presente che se si trattasse di un cristallo tagliato a casa nostra, solo il valore del taglio sarebbe da cinque a dieci volte quello di stima. mentre se la pietra arrivasse da qualche tagliatore hobbista, dalla Cina o comunque dal lontano oriente  il valore sarebbe "a piacere..."

 

E quasi certamrente al ribasso...    :-)

 

Sono però deliziato dalla "diagnosi" con supplemento d'informazione che le sono stati forniti, perché:

a  -  la "rosa di Francia" esiste eccome, ed é conosciuta da secoli;

b  -  il quarzo sintetico esiste da decenni, ma mi risulta che sia prodotto soltanto:

- di colore ametista, più richiesto e meglio pagato, e

- incolore, per uso in elettronica.

 

Quando perfettamente privi di caratteristiche interne utili a una discriminazione é (gemmologicamente) praticamente impossibile discriminare i cristalli naturali da quelli sintetici, quindi sarei proprio curioso di sapere COME il gioielliere ha potuto attribuire l'origine  sintetica all'esemplare esemplare che lei ha presentato.

 

A me non risulta che sia in circolazione il quarzo rosa sintetico e, premesso che sarei  interessato ad averne un campione, nel suo caso opterei quindi per un cristallo naturale o per un soggetto di natura diversa.

 

Se però si trattasse davvero di un quarzo (esame al polariscopio e al rifrattometro) SENZA nulla di significativo all'interno, allora non rimarrebbe che provare con esami più sofisticati (presso il CISGEM di Milano, p. es.).

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Diamanti bancari e zaffiri rossi: possibile che i televenditori sniffino a prezzi politici?

 

Buonasera Gianfranco,

eccomi di nuovo qui con un paio di domande esistenziali: al solito, mentre sto seguendo una televendita di gioielli su XXX, sento quella che per me è l'ennesima castroneria.:

Il presentatore parla di "zaffiri rossi".


Lasciamo perdere che avrebbe dovuto dire "corindoni rossi",  per essere corretto, ma.... il corindone rosso non è il rubino?


O nel frattempo è cambiato qualcosa, in gemmologia?

E poi una curiosità mia personale: i diamanti non vengono mai tagliati a cabochon?

Io non ne ho mai visti, ma questo non significa che non potrebbero esistere.

Ah, un'altra perla del presentatore di cui sopra, a proposito dei suoi diamanti PURI in blister:

"Con questi andate in banca, compilate la distinta e li versate sul vostro conto corrente" (con la pala, immagino)...

Dal tuo sito ho avuto una buona notizia:

io ho un brillante da 1,14 carati E color IF, certificato dal dottor Carlo Cumo, che avevo acquistato dal mio orafo di fiducia, ormai deceduto, parecchi anni fa.


E' montato a solitario e, a mio parere, è bellissimo.


Temevo fosse un certificato un po' scarso, visto che adesso furoreggiano i vari IGI, GIA e HRD,  invece leggo che tu lo consideri superiore a questi: sono proprio contenta!

Grazie per la pazienza che dimostri con noi poveri appassionati un po' rompiscatole...

Con tanta simpatia.

Maria Rosaria

 

 

Buona sera, Maria Rosaria povera appassionata... per nulla rompiscatole... :-)

 

rileggerti é sempre un piacere, e scoprire che mi segui con tanta attenzione e altrettanta costanza mi ringalluzzisce addirittura...

ma ti prego, non infierire troppo contro i teleimbonitori!

 

Sai, con la penuria di trasmissioni guardabili sui vari canali, l'avere la possibilità di divertirsi alle stupidaggini di certi tele_pifferai sarà poco cristiano, ma é certo divertente!

 

E non é poco!

 

Complimenti per la precisa terminologia con la quale sottolinei ben DUE sciocchezze video_gemmologiche:

 

a - i corindoni rossi (se sufficientemente saturi di colore) sono indicati appunto come "varietà rubino", e

b - gli zaffiri sono ESCLUSIVAMENTE azzurri, pur se con gradi diversi di saturazione.

 

Come vedi, in gemmologia é cambiato solo il numero, per fortuna in aumento, di coloro che ascoltano attentamente e verificano poi con la dovuta calma le affermazioni di ineffabili tele_spacciatori non esattamente attendibili!  :-)

 

Per la tua curiosità i diamanti non sono tagliati a cabochon per due ragioni molto semplici:

 

a - sarebbe prima di tutto un lavoraccio lungo e complesso, per la durezza del materiale...

Lavoraccio che oggi sarebbe certamente facilitato dall'uso di laser di potenza, e/o da macchinari più o meno robotizzati, ma

 

b - un cabochon di diamante NON avrebbe il fascino del vulcano di luce che sprigiona invece il cristallo tagliato secondo le canoniche simmetrie.

 

E certo tu saresti la prima a NON comperare a caro prezzo un gioiello ove troneggiasse una incolore semisfera di natura indistinguibile, a occhio, fra un vetro di Swarowaky, un cubic zirconia, o magari un quarzo ialino...

Vero?  :-)

 

Quanto ai diamanti da versare "previa distinta" direttamente sul conto corrente bancario, sarei proprio interessato a conoscere il pio, benefico istituto, che visiterei subito, assiduamente e regolarmente.

 

Previo abbondante rifornimento di materia prima ipercorredata di certificati e di Kimberly Process, ovviamente.  :-)

 

Se e quando ti capiterà di passare da Valenza ti presenterei volentieri l'amico dottor Cumo, e magari approfitterò dell'occasione per scroccargli un'altra dedica su uno dei suoi libri.

 

E per saccheggiargli la scorta di ottimi cioccolatini che come al solito non ha la malizia di nascondermi.

 

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Devo ritenere attendibili tali informazioni?

Buongiorno. Mi scuso se le mie e.mail sono arrivate incomplete: dev'essersi verificato un problema di cui non ho capito la natura.


Vorrei chiederle un consiglio riguardo ad alcune pietre che ho visto in vendita tempo fa come componentistica per bigiotteria: tali pietre, figuravano col nome di zaffiri e rubini ma, ovviamente, non avevano affatto l'aspetto (nè, tanto meno, il prezzo) delle pietre preziose che portano lo stesso nome.


Sembravano piuttosto delle pietre dure dal colore pieno ma dalla superficie molto brillante.


Il venditore mi spiegò che erano composte da una parte della materia grezza di rubini e zaffiri che, non presentando caratteristiche di trasparenza, veniva adibita alla produzione di pietre dal valore nettamente inferiore.


Lo stesso dicasi per un'altra pietra, chiamata "zaffiro con rubino" che aveva il medesimo aspetto delle altre due, solo che, a differenza dello zaffiro, aveva un colore più chiaro (azzurrognolo, più che blu) e delle macchie rosse.


C'era poi una quarta pietra, chiamata "pietra di luna rainbow", presentatami come una varietà di pietra di luna bianca con caratteristiche simili (ho sentito dire che questa pietra, in realtà, sarebbe labradorite bianca, che avrebbe un costo più basso dell'adularia).


La mia domanda è: devo ritenere attendibili queste informazioni?


Purtroppo, la mancanza di conoscenza generale nell' ambito gemme, fa sì che si verifichino sovente imbrogli legati a tipi di pietre inesistenti, sintetiche o tinte.


Ad esempio, ho visto spesso in giro delle pietre chiamate radici di rubino (che a volte hanno un colore rosso, altre volte, fucsia!) o di smeraldo o di zaffiro:

a tutt'ora, non ho compreso cosa siano.


Dal momento che io - spesso - compro pietre dure, cerco di informarmi per limitare questi rischi.


La ringrazio per la sua risposta.

Cordiali saluti

Serena

 

Buon pomeriggio, Serena

 

no problem per le altre e.mail... si vede che per quanto riguarda i computers siamo parenti... :

E per rinforzare la parentela lei cancellerà dal suo vocabolario "pietre dure" e "radici di..."  che sono termini correnti ma non corretti.  :-)

 

I corindoni (rossi = rubini, azzurri = zaffiri, ma anche di vari altri colori) si presentano tanto trasparenti quanto traslucidi o completamente opachi a causa di una più o meno felice gestazione nella pancia di mamma terra.

 

Al loro interno hanno una struttura particolare che si chiama "reticolo cristallino" che nella migliore delle ipotesi é perfettamente ordinata e quindi i piccolissimi, geometrici elementi del cristallo (le "celle_base") si trovano disposti in modo perfetto, come le zollette di zucchero nella loro scatola.

 

Quando invece le celle_base si trovano ammucchiate fra loro alla rinfusa, allora la trasparenza ne soffre in modo estremamente evidente e, complice anche lo spessore del soggetto, la pietra passa da trasparente a traslucida, e a opaca.

 

La materia é assolutamente la stessa, ma l'apparenza e il valore cambiano drasticamente!

 

Non ho mai sentito nominare lo "zaffiro con rubino", ma immagino che lei si riferisca sempre a un soggetto non trasparente e sarei comunque curioso di vedere le famose macchie rosse.

 

A lume di maso dubiterei che si tratti davvero di rubini perché non credo ci sia motivo per alcune gocce di corindone con cromo (rosso) di rimanere separate nel resto del magma dello stesso corindone fuso ma contenente ferro...

 

Senza vedere quindi la pietra mi fermerei qui, ma non mi stupirei se a un'analisi diretta i "rubini" di questa curiosità si rivelassero invece come granati.

 

Discorso simile a proposito della "pietra di luna rainbow" perché tanto l'adularia che la labradorite sono feldspati con varie caratteristiche simili, se non proprio in comune.

E preciso che non ho visto né la labradorite incolore, che esiste,  né quella rainbow, che dovrebbe invece essere la varietà di labradorite detta "spectrolite" per la rara, affascinante proprietà di scomporre la luce nei colori dello spettro.

 

Non entro nel merito dei prezzi per non scrivere un trattato a proposito delle quasi infinite variabili, ma io comprerei davvero volentieri una spectrolite al prezzo (oggi alto) di una pietra di luna bianco_blu.

 

Confermo che sovente s'incontrano materiali di fantasia proposti con i nomi e con le spiegazioni più inverosimili, fino a raggiungere le vette di un'involontaria ma clamorosa comicità, però le "radici" a cui lei si riferisce sono solo una storpiatura descrittiva di soggetti ricavati dalle parti meno "felici" dei vari cristalli.

 

Ovvero da quelle zone in cui la struttura del reticolo cristallino di cui sopra non ha ancora raggiunto la perfezione prevista dalla natura, ma soprattutto da grandi aggregati di microscopici cristalli le cui masse hanno si le caratteristiche chimiche e fisiche di una certa "famiglia", ma non quelle ottiche.

 

E da questi affascinanti "sassi" verdi, rossi o blu sono ricavati gli strumenti per la medicina ayurvedica, i piedistalli i posacenere nonché le sfere colorate per la bigiotteria che le interessa.