Buon giorno, gradirei sapere se nelle gemme di colore, si dà priorità nell’effettuare una ottima politura nel padiglione e nelle corona della gemma, rispetto alla sua cintura.
Ringrazio
Michele
Buon giorno, Michele
si, confermo la sua ipotesi:
la cintura viene dopo, come attenzione, rispetto alla corona e al padiglione, ma questo non significa necessariamente che sia sempre trascurata!
Come punto di contatto e di supporto della gemma con la montatura, la sua funzione é soprattutto meccanica...
Ma sovente é ampiamente esposta (visibile) e quindi, potendo scegliere, si sceglierebbe un esemplare accuratamente finito:
e per tale motivo é abbastanza raro che la finitura della cintura risulti carente, almeno su esemplari di un certo pregio.
mi chiamo Carlo e anche se non ne capisco quasi niente sono abbastanza innamorato del mondo delle pietre.
ho adesso appreso che la rubrica Domande & Risposte è momentaneamente sospesa;
anche se a malincuore significa che aspetterò. :-)
Allora...
Leggendo la risposta che lei ha dato al sig. Luca sulle sue tanzaniti mi è venuta una voglia assurda di mostrarle (almeno una foto) la mia.
Può trovarla tra gli allegati, è un esemplare di 2.60 ct ed è tagliato in trilliant :D
Anche se non credo che possa essere classificato come una AAA e anche se non so nulla sull'effettivo valore (per me può essere dai 10 ai 500 euro) ne sono innamorato.
Seconda questione è una richiesta di informazioni sul berillo giallo che comunemente viene chiamato Eliodoro credo.
Infatti mentre le scrivo ho tra le mani un esemplare di quasi 8 carati con una forma a pera schiacciata ai lati di un giallo molto intenso.
E anche se non posso "toccarla direttamente" (è blisterata in un certificato gemmologico indiano credo -.-) credo me ne innamorerò come già fatto con la tanzanite.
Infine la mia terza richiesta è di natura meramente economica (aimè me ne dolgo).
Ho un diamante nero di 0.86 ct che si è scheggiato sulla superficie e vorrei sapere un danno del genere di quanto può averne abbassato il valore.
In attesa di una risposta le porgo un caloroso saluto.
Carlo
<tan8b109ba.jpg>
Salve, Carlo
eccomi di nuovo in linea di volo...
Eh, "al cuor non si comanda", dicono, e mi sembra proprio che lei abbia preso una bella cotta!
Molto democratica, certo (e per fortuna), ma di un'intensità paragonabile a quella del mare "forza 4". :-)
Condivisibili i suoi entusiasmi, tanto per la bellissima tanzanite, quanto per quel berillo varietà eliodoro che non di rado si trova anche con saturazioni di colore piacevolmente intense.
Quasi la tinta di un bel corindone giallo, per intenderci, col quale può allora confrontarsi da pari a pari:
e questo é tutto dire!
Approvo anche in modo totale la prevalenza del soggetto, del suo colore, della sua bellezza su quello che é o potrebbe essere una valutazione monetaria.
Perché trattandosi di un individuo da collezione, nessuna moneta può esprimerne adeguatamente il valore in termini di attenzione e di considerazione personali.
Lei scrive "Anche se non credo che possa essere classificato come una AAA..." eccetera:
Guarda caso, a me le tanzaniti piacciono proprio del colore (e con la vivacità...) della sua, quindi elevo al cielo alfabetico una bella risata a proposito di tutte quelle "A" che, adeguatamente messe in fila, esprimono solo la speranza di congruo transito di soldini attraverso vari conti correnti... :-)
Secondo il mio modo di vedere, sia chiaro.
Quanto all'entità del danno del suo diamante scheggiato le perdonerò la domanda e fingerò che non mi sia stata posta:
a - perché non vedo l'infortunato carboncino,
b - non sono un tagliatore, e
c - non posso quindi dirle se, viste le caratteristiche del soggetto
quanto l'entità del danno, se sia meglio optare per l'acquisto
di un esemplare ex-novo, magari a un costo addirittura minore
di una riparazione ben fatta.
Ben fatta e anche impegnativa, ma se si tratta (e lei si accontentasse)
di far eliminare una lieve scheggiatura con l'aggiunta di una
nuova faccetta, allora se la caverebbe con poco.
Ma una botta più devastante richiederebbe il RITAGLIO dell'INTERO
diamante, per mantenerne le simmetrie caratteristiche,
e a mio parere questo lavoraccio sarebbe giustificabile solo per cristalli
molto più pregiati.
Le auguro di gioire presto la carezza di una dolce e delicatamente rosea morganite.
La saluto infine con le più sentite condoglianze per quell'orrendo, infame e squallido blister che tanto crudelmente la separa dal nuovo oggetto di desiderio. :-)
Buon giorno sig Lenti le ho scritto sul suo sito di una strana pietra, le invio alcune foto per farle capire meglio
la ringrazio
Antenore
Buona sera, Antenore
lei mi ha scritto sul sito?
Ma dove?
Io ricevo solo questa, e le rispondo subito che le sue foto mi servirebbero ottimamente per dimostrare come si possano cambiare i colori (e non solo nelle foto) con la semplice modifica della luce e/o dello sfondo!
In ogni caso, e nitidezza di ripresa a parte, il suo esemplare potrebbe essere tanto un cristallo naturale quanto una comune imitazione realizzata in pasta vitrea, giusto per citare solo un paio di possibilità.
Ricordo ancora una volta che l'identificazione é il frutto di almeno due, e di solito anche più, esami, compreso quello al microscopio.
Quindi salvo il fortunato e raro caso di una caratteristica tanto particolare da essere univoca e inconfondibile, prima di emettere una diagnosi é necessario raccogliere informazioni ben più numerose e attendibili di quelle offerte dalle semplici foto.
Mi sono capitate tra le mani un paio di Tanzaniti una di 2 ct e l'altra di 2.5 certificate entrambe da un istituto Thailandese Burapha (??).
Sono entrambe pietre molto belle; la prima di un bel colore azzurro e la seconda di un violetto chiaro.
Vorrei delle info su questa pietra e vorrei rendermi conto a grandi linee del valore.
Un caloroso saluto e un ringraziamento anticipato :-)
Salve, Luca
impossibile stabilire un valore a distanza, tanto delle sue (magnifiche!) tanzaniti quanto di qualsiasi altra gemma:
le variabili sono molte e DEVONO essere considerate nel loro insieme, DOPO un esame visivo dei campioni.
Le tanzaniti, provenienti appunto dalla Tanzania (zona di Arusha) hanno in origine un colore che varia dal giallino pallido fino a un marroncino deciso.
I cristalli sono poi sottoposti a un certo riscaldamento e il loro colore cambia, in modo abbastanza incontrollabile, virando dal celeste chiaro (glicine) fino all'azzurro-violetto più intenso.
Le tanzaniti hanno stupende proprietà ottiche, e a mio avviso il taglio loro più indicato é quello "a trilliant" che, se eseguito come si deve, sprigiona una fontana di riflessi da "Paese delle Meraviglie"...
Ma ho visto, oltre a un raro "a princess", anche ovali e ottagoni altrettanto spettacolosi, tanto che qualunque donna sognerebbe estatica all'idea di averli come orecchini, o al collo come ciondoli.
Sconsigliabili invece per un anello, perché la durezza non particolarmente elevata potrebbe essere la causa di successivi dispiaceri... :-)
In commercio le tanzaniti sono classificate con una, due o tre "A" soprattutto in rapporto all'intensità di saturazione del colore...
Cosa che ha una precisa conseguenza dei prezzi (in particolare per la "tripla A"), ma che lascia me abbastanza indifferente, visto che a me piacciono gli esemplari con il colore più delicato.