Pietre di colore

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Sangiovese da Faenza. E un contorno di tanzaniti e zaffiri, giusto per gradire.

Salve Sig. Lenti, dopo la telefonata molto istruttiva avuta con lei, le inviamo parte dell'oggetto della telefonata cioè foto della tanzanite, dello zaffiro (di circa 4 carati ciascuno) e di due oggetti con topazi in vendita su ebay che non abbiamo acquistato.


Questo semplicemente perché possa vedere quello di cui abbiam parlato .....

Grazie ancora per la sua competenza, disponibilità e simpatia, speriamo di riuscire a venire presto da lei a Valenza per una perizia e ... vedere altre foto.

 

Salve, Marco

 

complimenti innanzitutto per le foto, che mi consentono finalmente di segnare una data sul calendario con questa nota:

 

FINALMENTE DELLE RIPRESE DECENTI!

 

Tutti sottolineato, e in maiuscolo!  :-)

 

delle quatto gemme riprese ho potuto apprezzare la sublime trasparenza e l'eccellente , uniforme distribuzione del colore.

 

E se il mio monitor o la sua Nikon non hanno aggiunto o tolto nulla a proposito si tonalità e saturazione cromatica, direi anche che il colore sia proprio quello che piace a me:

deciso, preciso e NON soffocante né, tantomeno, soffocato da un'intensità eccessiva.

 

Tranquillizzi quindi la sua gentilissima e tanto apprensiva :-) consorte perché, dalle foto, mi sembra che abbiate scelto bene.

 

Non mi esprimo a proposito del taglio, che dovrebbe essere giudicato con un'osservazione attraverso la tavola, ma se avete scelto proprio i quattro esemplari raffigurati é innanzitutto perché vi hanno colpito per la vivacità dei loro riflessi di luce:

vero?

 

Trascuro di commentare i due oggetti con pietre gialle (quelli di eBay), le cui foto non permettono di capire se l'aspetto dimesso é dovuto all'approssimativa ripresa fotografica o a una simmetria di taglio davvero carente.

 

Le ultime quattro foto, però, sono addirittura commoventi. e scalderebbero l'anima anche a persone meno sensibili del sottoscritto!

 

Tortellini rigorosamente "hand made, old style",  e con bottiglie di San Giovese (apprezzato e celebrato santo della mia religione) in storica foto su antico carro...

 

Insomma, una selezione di vere gemme delle nostre contrade, quelle gemme che tanti ci invidiano e che tutti poi apprezzano.

 

Si, decisamente spero proprio nell'occasione di una perizia da effettuare in Romaga, ovviamente dalle sue parti...!

 

Presto, possibilmente.  :-)

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Come forare le perle naturali... senza creparle.

gentile sig. Lenti
ho provato a bucare delle perle naturali (conch, clam, cassis ecc) con il solito trapano giapponese, ma con pessimi risultati.

 

Molte perle si crepano.

 

Ci sono delle alternative, tipo laser o trapani a ultrasuoni che potrebbere essere impiegati?


Le perle naturali a differenza di quelle coltivate sono porcellanose ed estremamente delicate....
grazie

 

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Buona sera, Marco

 

bucare le perle, naturali o coltivate, non sarebbe un grosso problema...

 

Però é necessario operare con attenzione e utilizzando gli strumenti adatti, perché carbonato di calcio e conchiolina sono decisamente delicati, soprattutto nei numerosi e concentrici strati delle perle naturali.

 

Immagino che lei abbia usato,, oltre al "solito trapano giapponese" anche una punta non adatta, probabilmente grossolana e/o con un tagliente dall'angolo non adatto per quel lavoro.

 

Attualmente vedo in diverse fabbriche valenzane usare una morsa con valve in materiale semi-rigido, opportunamente scavato per serrare delicatamente ma fermamente le perle in sedi adatte, cioè di vario diametro e anche di forme diverse.

 

Un ottimo trapano, per quanti non hanno la fortuna di possedere un ROSA "di una volta" sarebbe il Proxxon, ma ve ne sono anche altri.

Si ricordi solo di fissare saldamente il trapano a una base solida e stabile, per evitare vibrazioni deleterie.

 

Elimini la molla di ritorno della punta, e se proprio non riesce a vivere senza, la sostituisca con un delicato elastico, la cui tensione non le pregiudichi la sensibilità (la delicatezza) con cui abbasserà LENTISSIMAMENTE la punta sulla perla.

 

Poi si faccia la necessaria esperienza con esemplari di poco valore, perché il momento più critico é l'attimo in cui la punta sfocia dalla parte opposta, dove si rischia di craterizzzare il foro per sfondamento.

 

Per le punte vada da un fornitore di materiali dentali, e si procuri delle frese diamantate di diametro opportuno.

In ogni caso anche i fornitori di materiali per orafi ora dovrebbero esserne forniti.

 

Non eserciti una pressione tale da provocare il riscaldamento della perla.

Alcuni usano trasformare il trapano in un trapano ad acqua, ma a mio avviso tale soluzione sarebbe più consigliabile per bucare i nuclei di vetro delle perle coltivate, nuclei la cui maggiore durezza potrebbe far salire rapidamente la temperatura.

 

Bucando perle naturali ricordi quindi che si ricaverà il foro PER ABRASIONE del punto di contatto con la punta diamantata, e NON PER ASPORTAZIONE di materiale come si farebbe con un foro nel metallo.

 

Non posso darle indicazioni sulla velocità di rotazione della punta, ma se il motore del trapano lo consentisse lo colleghi a un dimmer col quale variarne a piacimento il regime, fino a trovare la combinazione ideale.

 

Ricordando che una velocità troppo elevata danneggerebbe la perla, soprattutto se utilizzata contemporaneamente a una pressione eccessiva sulla leva di avanzamento della punta.

 

Probabilmente col laser farebbe un lavoro rapidissimo e perfetto... ma ha un'idea di quanto le costerebbe?  :-)

 

Buon lavoro.

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Quali sono i colori "naturali" della giada?

 

vorrei sapere quali sono i colori "naturali" della giada, perchè in commercio ne ho trovata di rossa, verde, gialla, viola chiaro, nera..

ma mi chiedevo se fossero tutti naturali o meno..


in particolare il rosso e il nero mi sembrano molto "carichi"..

grazie e buona serata!

 

Buon giorno, Roberta, e bentornata

 

parlando di giada é opportuno precisare a quale delle due ci si riferisce:

alla giadeite oppure alla nefrite.

 

Non proprio sorelle ma certo molto, molto affini, hanno caratteristiche alquanto diverse.

Ma soprattutto, quotazioni decisamente molto lontane fra le due varietà...

 

Nel libro "Introduzione alle Gemme"  Marco Demetrio De Luca elenca undici diversi colori per la giadeite, la varietà più pregiata, e solo sei (con alcune sfumature...) per la varietà nefrite, quella usata per l'oggettistica e la scultura da vetrina.

 

Il colore rosso sarebbe presente solo nella giadeite, mentre il nero si troverebbe in entrambe le giade.

 

Colorare un minerale del genere non deve certo essere un problema, e sono pronto a scommettere che tanto a Idar Oberstein, in Germania, quanto in Thailandia, in Viet Nam e in Cina siano capaci e disposti a "rinforzare" o a produrre un colore in seguito alle richieste del mercato.

 

Come dicevo, non ho dimestichezza con i minerali non trasparenti, e la mia collezione di giade consta in soli cinque pezzi.

 

Quattro, in origine, poi uno m'é caduto a terra, fornendomi la prova provata di un delizioso e profondo colore naturale.

 

Ma non era una prova gemmologica, naturalmente.

 

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Si può valutare un rubino giudicandolo dal certificato gemmologico?

Buongiorno Gianfranco Lenti,


se le invio il certificato gemmologico di un rubino può darmi una quotazione indicativa ?


la ringrazio in anticipo

 

 

Buon pomeriggio, ingegnere

no, mi spiace, ma certe valutazioni, e in particolare su gemme tanto pregiate, sono possibili e (relativamente) attendibili solo previo un diretto, accurato esame del cristallo.

 

E successiva ricerca di esemplari di qualità analoga, per avere quotazioni almeno sensate, da personalizzare poi in funzione di considerazioni specifiche.

 

In ogni caso, con l'aria che tira fra le nostre "amate sponde",  si potrebbe ventilare con una certa precisione SOLO il costo D'ACQUISTO di un rubino simile al suo, in un negozio di classe adeguata.

E premettendo tutte le riserve del caso.

 

Ma non chieda lumi a proposito di un eventuale valore di realizzo perché metterebbe in difficoltà chiunque, oltre a rischiare le risposte più diverse...

Molte delle quali purtroppo anche giustificate, oltre che scoraggianti.

 

Quanto sopra a proposito di rubini di qualità e valori "umani", naturalmente, perché per esemplari da maharaja il discorso sarebbe certo meno sconfortante.

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Valutazione smeraldo: ne approfitto per porle un quesito.

Gent.mo sig. Gianfranco Lenti,

Leggo di lei e della sua attività sul vostro sito su internet e, ne approfitto per porle un quesito.


Abito in provincia di Padova.

Possiedo un anello con smeraldo da sempre ritenuto “importante”.

Mi è stato detto che la pietra è stata comprata circa 30 anni fa in Thailandia.

A me è stato regalato 23 anni fa e, in quell’occasione montato.


Mi è un po’ difficile fotografarlo, ma le invio una foto intanto per avere almeno un’idea.

(Proprio per avere un’idea perché mi rendo conto che è un po’ poco).

Oggi come oggi, vorrei venderlo, ma non riesco ad avere una valutazione attendibile;

tante opinioni ma niente di concreto; chi dice che bisognerebbe smontarlo, chi addirittura mette in dubbio l’originalità, etc, etc,…


Le chiedo gentilmente:

-  a chi mi potrei rivolgere per avere una valutazione seria e attendibile? …Possibilmente nella mia zona?

-  Riesce lei a dirmi qualche cosa, naturalmente con l’invio di altre foto?

-  E' presente lei a Vicenza oro Spring?, (19/23 maggio)

e in quell’occasione farmi una valutazione?


Oppure saprebbe indicarmi, in occasione di questa manifestazione, qualche nominativo che lei ritiene serio e affidabile?

Spero di non averla disturbata, e mi scuso qualora così fosse.


Nel ringraziarla  per la sua attenzione e per il suo tempo, confido nella sua opinione e nel suo aiuto.


Saluti cordiali

F.

 

Buona sera, F

 

complimenti innanzitutto per il suo bellissimo nome:

mi piace tanto che lo suggerirò a un amico la cui felice consorte é ornai in dirittura d'arrivo per la pargoletta primogenita...  :-)

 

Mi spiace, ma sono parecchi anni che ho smesso di frequentare le fiere, perché come espositore le ho trovate sempre più lontane dal servizio che dovrebbero svolgere, e come compratore preferisco trattare con i produttori piuttosto che con i raccoglitori che le affollano:

perché nei rutilanti baracconi di specchi i veri produttori sono quasi sempre un'infima minoranza, quindi...

 

Ma nella sua zona, e se ben ricordo proprio a Montegrotto, operava il titolare della gioielleria Burgo, che era un gemmologo e un perito corretto e ben preparato, e che spero sia ancora sulla breccia.

 

E che in tal caso la pregherei di salutare da parte mia.

 

Per favore NON mi mandi altre foto perché non mi servirebbero a molto:

nella migliore delle ipotesi potrei avere un'idea della trasparenza dello smeraldo montato sul suo raffinato anello, ma nulla di più.

 

La necessità di smontare la gemma dipende da certi particolari che, in sede di perizia, A VOLTE si possono osservare anche in un oggetto montato, ma diventa un'operazione indispensabile nel caso lei richieda invece un certificato di analisi gemmologica.

 

In ultimo le ricordo che l'attribuzione di un valore, uno qualsiasi, non significa praticamente nulla, se non se ne precisano i criteri di calcolo:

ovvero il costo d'acquisto di un esemplare simile, (e dove), oppure quanto se ne potrebbe ricavare vendendolo "cash" o lasciandolo in "conto vendita", eccetera.

 

E tanto per complicare ancora le varie considerazioni, ricordi che la gemma più bella NON VARRA' NULLA fino a quando non si troverà qualcuno disposto a comperarla...