- Categoria: Pietre di colore
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Acquemarine e modifica del colore. Quelle "trattate" sono diffili da riconoscere?
Vorrei sapere se é vero che le acquemarine
di colore del tutto naturale (che non hanno subito trattamenti termici per
intensificarne il colore) anche nel caso degli esemplari più azzurri presentano
sempre lievi sfumature verdoline o azzurro-verdoline.
Posseggo infatti un bella acquamarina di 15 carati e mezzo (taglio trillion
o trilliant), che ho acquistato a una mostra mercato di minerali da collezione
a Roma, e il venditore mi ha garantito che il suo colore particolarmente bello,
per l’appunto azzurro con appena una lieve sfumatura verdolina in particolari
condizioni di luce, era naturale.
Non so se in questo genere di grandi manifestazioni la serietà sia garantita
né se é vero che le pietre che hanno subito trattamenti termici
sono molto difficilmente distinguibili anche per gli specialisti e con l’uso
di strumenti idonei.
Spero in una risposta e la ringrazio tanto per la sua gentilezza!
Gentile signora F.
il colore naturale delle acquemarine, o almeno della maggior parte di esse,
é un delicato tono di verde, ma é possibile anche incontrare
bellissimi cristalli di colore celeste.
Cristalli altrettanto naturali, che però sono stati interessati da rilevanti
fenomeni geotermici:
vulcani attivi e vicinanza di colate laviche, per intenderci.
Il mercato ha poi mostrato di gradire maggiormente i cristalli celesti,
e con molti tentativi e non pochi danni si é addivenuti al "trattamento"
delle acquemarine tendenti al verde che, riscaldate opportunamente, potevano
mutare il colore in quello più ricercato.
Il procedimento non é particolarmente difficile, anche se presenta
alcuni rischi:
la presenza di liquido in cavità tubolari del grezzo, cavità che per la
loro dimensione fossero sfuggite alla necessaria selezione.
Tale liquido, passando allo stato gassoso, potrebbe causare una vera e propria
esplosione del cristallo, e quindi la sua totale perdita.
Gli incastonatori lamentano una certa, maggiore fragilità delle acquemarine
riscaldate, ma é un’affermazione da verificare, anche per la diversità
delle procedure di riscaldamento adottate tanto nei luoghi di rinvenimento,
quanto in ben più attrezzati centri di taglio.
Il cambiamento di colore é stabile, e l’acquirente si deve quindi
preoccupare soltanto di trovare un esemplare che risponda ai propri canoni
estetici.
Infine le confermo che la discriminazione degli esemplari di colore naturale
da quelli il cui colore é stato indotto mediante riscaldamento è
un compito particolarmente impegnativo, e questo vale anche per altre famiglie
di cristalli:
meno difficile, quando si individuino tracce residue, e significative, del
processo, ma davvero ardue nel caso queste manchino, o non siano rilevabili
per l’indisponibilità delle sofisticate, e costose, apparecchiature necessarie.
Complimenti per il trilliant da 15 carati e passa: a quando un bel ciondolo?