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Il quarzo ialino e i luoghi di ritrovamento
salve signor Lenti,
le scrivo per avere un chiarimento circa il quarzo ialino e i luoghi di ritrovamento.
Abitando vicino a Carrara sono andato alcune volte sulle cave per cercare alcuni campioni ma con scarsi risultati...
Ho letto che la ricerca si effettua nei geodi del marmo ossia in cavità e fratture non visibili immediatamente, ma identificabili dalla presenza di una differente grana o dalla presenza di calcite.
Mi può spiegare meglio come riconoscere questi geodi e come lavorarci una volta individuati?
Grazie anticipatamente. Matteo
Buona sera, Matteo
mi spiace, ma i soli geodi con i quali ho avuto un’esperienza ravvicinata sono quelli brasiliani, che é difficile non riconoscere:
le loro dimensioni variano infatti fra quelle di un’albicocca e quelle di una cabina telefonica, o quasi... :-)
In compenso sono stato anch’io a Carrara (gran bel posto!), e quasi in cima alla salita (sulla sinistra) ho trovato uno scalpellino/scultore/venditore di souvenir che disponeva anche di numerosi cristalli su matrice, in bella mostra in diverse vetrinette.
E, viva viva, aveva anche un ottimo salame, affiancato dallo splendido lardo di Colonnata:
non le sto a dire con cosa abbiamo innaffiato il tutto, ma le assicuro che i cristalli che ho comperato splendono ancora, nella mia collezione e nel mio cuore. :-)
Per i dettagli geologici le consiglierei di contattare l’amico prof. Visconti,
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che in materia é una vera... miniera!