Ma esistono gli "zaffiri rossi"?


Buon giorno sign. Lenti
volevo porle una domanda per avere un chiarimento.
Ho visto su internet alcune pietre in vendita ma mi sorgono dei dubbi.
Ho cercato anche sul vostro sito nella rubrica "domande e risposte" ma non ho trovato nulla che mi chiarisse le idee. Mi spiego meglio:
ho visto, come ho detto, alcune pietre in vendita che venivano definiti "zaffiri rossi"... non parlo di padparadscha (che mi pare tenda all’arancione giusto...?), ma proprio di zaffiri rossi.

Da quel che so lo zaffiro fa parte della famiglia dei corindoni e lo zaffiro vero e proprio è quello blue (nelle varie tonalità), gli altri vengono definiti corindone colore tal dei tali, (anche se alcuni li chiamano zaffiri ugualmente) ma la varietà rossa dei corindoni invece è chiamata rubino.

Vorrei un chiarimento su questo, cioè se esiste una varietà di corindoni rossi che non è rubino ma puo essere chiamata corindone (zaffiro...) rosso.

Se non fosse troppo complicata la spiegazione vorrei sapere anche la differenza tra un rubino e un corindone rosso

Grazie

Valerio




Buon giorno, Valerio
ogni tanto ci si risente, ed é un piacere!

E la risposta é particolarmente semplice, tantopiù che se togliamo la maggior parte dei punti interrogativi, la si trova già nella sua e.mail... :-)

Internet é un grande circo, e manca soltanto l’imbonitore in funzione di "buttadentro" e poi ha tutto il campionario delle umane fantasie, compreso lo studente (di medicina!) che assimilava la malachite all’appendicite...

Confermo: lo zaffiro é SOLO blu, per l’esattezza é la varietà azzurra del corindone, ove lievi tracce di ferro (parti per milione) danno origine al pregiato colore, nelle diverse intensità e tonalità.

Idem per il rubino, che é la varietà rossa del corindone, ove il colore é invece indotto da tracce di cromo.

"Zaffiro rosso" é quindi u doppio errore, e venditori con una simile "competenza" sarebbero più adatti per decorare i muri delle case e le fiancate dei treni con le ben note bombolette.
Come competenza, almeno, se non come capacità!

Difficile invece definire un confine che non esiste, quello fra gli zaffiri e i corindoni celesti, e lo stesso problema si pone per stabilire dove finiscano i rubini per lasciare il posto alla definizione di corindoni rosa,

Se volesse accettare una definizione scherzosa, direi che si tratta di confini MOLTO elastici, confini che si muovono significativamente a seconda di chi li osserva:
il venditore, o il compratore... :-)

Tecnicamente, si definirebbe "zaffiro" un corindone con una "saturazione" di colore azzurro "da una certa intensità in su"...
e altrettanto per il rubino, che sarebbe tale "da una certa saturazione di rosso, in poi"...
E qui cominciano le dispute che, in ogni caso non finiranno mai.

Però, nel caso degli zaffiri, oggi sono felicemente accettati come tali anche esemplari di colore molto tenue, grazie a una trasparenza di solito elevata, ma per i rubini il mercato é più critico, e gli esemplari "poveri" di colore sono poco apprezzati.
E, peggio ancora, se in presenza di una trasparenza carente.

Il"padparadscha" é una rara e pregiata varietà di corindone con un caldo, affascinante colore giallo-rosato che si potrebbe definire "mandarino":
quando si ha il piacere d’ammirarlo, lo si chiama semplicemente padparadscha, quasi fosse un titolo nobiliare.

Spero che queste note siano esaurienti, ma rimango in ogni caso a disposizione per altri dettagli.