Mea culpa, mea culpa: ovvero come, impegnandomi, riesco a fare la figura dello stupido!


ho di recente acquistato una fedina della XXX, il negoziante mi ha mostrato che vi erano allegato i microfilm inerenti ai diamanti, ma al momento dell’acquisto non me li ha consegnati e nemmeno mi ha fatto una stampa del contenuto.

Vorrei sapere se è un mio diritto (e un suo obbligo) richiederli o se a pura discrezione.
Quali dati devono essere contenuti nei microfilm?

Vogliate cortesemente rispondermi al più presto in maniera che se devo contestare qualcosa possa farlo senza che passino troppi giorni.
Cordiali saluti
G.


Buon giorno, G.
lei desidera una risposta veloce, io un interlocutore tanto gentile da riempire per intero il modulo del mittente.

Magari con dati falsi, come dimostrano varie risposte inoltrate per riservatezza via lettera, ma sa com’é... non avendo un gatto, mi permetto alcune amate fisime, da bravo zitello.

Cordialmente.

Egregio Sig Gianfranco,
indignato della sua risposta, le comunico che se volesse per intero i dati dovrebbe semplicemente togliere la frase "Compilare preferibilmente in ogni parte" e sostituirla con compilare obblicatoriamente.

Premesso questo, come sono capitato casualmente sull suo sito, tanto casualmente non tornerò.
Dal tono acido della sua risposta mi viene di un consiglio:
si prenda un gatto, eviterebbe di prendersi altro.
Cordiali saluti e buon natale.
G. G.

Buon giorno, G.

colpito e affondato, se stessimo giocando a battaglia navale, oppure touché come dicono gli spadaccini, mi presento con le orecchie basse e il cappello in mano per chiederle scusa!

E, con lei, vorrei scusarmi anche con quanti si sono visti negare una risposta per una frase che avrebbe dovuto essere "compilare cortesemente..." e non "compilare preferibilmente...".

La prego però d’accreditarmi, insieme a una grande goffaggine informatica, almeno la buona fede, e ora riterrei inutile cercare l’origine del malinteso fra me e i computerologi che hanno materialmente realizzato il mio sito...
Visto che in ogni caso ne sono io il solo responsabile!

Mi spiace solo che la grana non sia emersa prima perché, pur setacciando a ritroso l’archivio con le mail dei visitatori, sarò in grado di verificare solo quelle sopravvissute a maldestre pulizie degli archivi, ai crash del disco, nonché ai cambi di sistema operativo e dei programmi di posta.

Rimango suo debitore per la segnalazione e, sperando che lei non sia astemio, se capitasse da queste parti sarò felice d’offrirle una bottiglia di succo di Bacco.
Nel frattempo mi auto-condanno alla pubblicazione della presente, sperando che (almeno per sentito dire) possa raggiungere anche quanti non potrò contattare direttamente.

Contraccambio gli auguri di buone feste.

Gianfranco.

P.s. Quanto alla mancata consegna dei microfilm della sua veretta, mi sembra un comportamento alquanto strano, ma non (ancora) illecito.
Il gioielliere é tenuto a garantire la quantità e la qualità di quanto vendutole, ma siamo ancora lontani da una normativa che formalizzi in concreto le garanzie in merito.

Si vocifera che ci sia una legge ormai sulla rampa di lancio secondo la quale le descrizioni merceologiche della gioielleria dovrebbero riferirsi a parametri (finalmente!) univoci, come p. es. le Norme UNI, ma fino a quando non sarà in vigore continueremo a convivere con descrizioni di fantasia, magari obsolete o, purtroppo, anche fuorvianti.

E, naturalmente, anche a comportamenti ... estemporanei.

Sottolineo la stranezza del comportamento relativo alla sua vera, anche se a naso escluderei retroscena ... fraudolenti:
non solo per benevolente fiducia nella categoria, ma anche perché mi riesce difficile immaginare un "tangibile" interesse, un utile tanto consistente da giustificare la negata consegna di una documentazione che (a mio avviso) le spetterebbe, visto che il suo é un oggetto "firmato".

Che le spetterebbe e che lei dovrebbe poi conservare insieme agli estremi del pagamento, non foss’altro che per fini assicurativi.

Per sua tranquillità le suggerirei di richiedere con cortese fermezza (raccomandata A/R...) la consegna dei microfilm e di ogni altra documentazione tecnica attinente il suo oggetto, e di controllare poi la presenza del titolo e del marchio di fabbrica sul suo oggetto.

Se poi le rimanessero dei dubbi (nel nostro settore le copie e le contraffazioni non sono una novità, purtroppo) potrebbe rivolgersi direttamente al fabbricante che, spalleggiandola, sarà lieto di fornirle tutta le informazioni del caso.
E che non rimarrebbe certo inerte nel caso scoprisse che qualcuno usa il suo nome per spacciare prodotti altrui!

Non conosco quali dettagli la ditta fabbricante abbia fotografato nei microfilm, ma suppongo si tratti delle descrizione delle caratteristiche dei diamanti incastonati:
massa in carati, colore secondo una scala internazionale, proporzioni e qualità del taglio, presenza e descrizione (graduazione) di eventuali caratteristiche interne delle gemme.

Dettagli che, se accuratamente individuati e riportati, renderebbero molto difficile, e certo meno remunerativa, la sostituzione dell’oggetto con altro di pregio inferiore.

G.L.