- Categoria: Pietre di colore
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Il fascino dell’ametista
Buongiorno,
ho scoperto il vostro sito solo pochi giorni fa e lo ho trovato senz’altro interessante.
Premetto che non sono certo una professionista del settore, tutt’altro, trovo semplicemente affascinante il mondo delle gemme.
Vorrei chiedere se ho ben compreso il senso di una delle vostre risposte nella rubrica "domande e risposte".
Sono da molti anni (vale a dire dalla prima volta che ne ho vista una) affascinata dall’ametista e mi è sembrato di capire che non sia possibile distinguere una pietra naturale da una sintetica.
Forse ho equivocato, so che ci sono molti strumenti che possono essere utilizzati per riconoscere le pietre.
Chiedo inoltre: è normale che le ametiste abbiano anche dei lampi blu intenso?
Grazie per l’attenzione.
Loredana
Buona sera, Loredana
e benvenuta nella schiera degli adepti soggiogati dal fascino dell’ametista... :-)
Non vorrei quindi essere stato troppo drastico circa le possibilità di riconoscimento del sintetico, ma confermo che, soprattutto in esemplari molto piccoli, E’ POSSIBILE che l’assenza di caratteristiche significative non consenta una identificazione univoca.
Almeno, non con i consueti, e non distruttivi, strumenti a disposizione in un normale laboratorio gemmologico.
E’ invece probabile che, almeno nei cristalli di dimensioni maggiori, si possano individuare, soprattutto al microscopio, dettagli e caratteristiche "diagnostiche" dalle quali dedurre l’origine naturale o sintetica dell’esemplare in esame.
Quanto ai lampi di colore blu, nulla di strano..., anche se la tonalità più consueta é piuttosto quella del blu-violetto.