- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Come iniziare una "ragionata" collezione di gemme?
Salve,
ho trovato oggi il suo sito, e mi sono subito piaciuti gli articoli, e le sue risposte pacate ed “esperte" (almeno, al mio occhio profano tali sono apparse).
Volevo se possibile farle una domanda: sono da sempre appassionata di gioielli, ma sopratutto di gemme, tant'è che fin da piccolissima ho iniziato a collezionare le pubblicazioni da edicola (quelle "a puntate", ha presente?), con gemme o pseudo-tali allegate al fascicolo settimanale di turno…
Poi ovviamente mi sono evoluta (diciamo così!) e ho iniziato a frequentare le mostre-mercato e fiere di settore, quando possibile.
La mia domanda è: volendo iniziare una collezione “ragionata"; (nel senso, sono anche molto amante dei tagli usati in gemmologia per esaltare le caratteristiche di ciascuna pietra... quindi mi piacerebbe iniziare una collezione di gemme nelle varie colorazioni.
E nei vari tagli... una impresa epocale, mi rendo conto!
Dicevo, volendo iniziare una collezione ragionata, quali sono gli eventuali “venditori" a cui affidarsi?
Io ne conosco alcuni (trovati online), di cui però non ho la minima idea se siano o meno affidabili, con tutto che offrono anche certificato sulla gemma venduta, e quant'altro... insomma, un giudizio esterno e "super partes";
mi farebbe piacere e sarebbe inoltre utilissimo e graditissimo!
Grazie mille in anticipo per l'attenzione,
Stefania.
Buona sera, Stefania
mi spiace averle fatto aspettare tanto, mio malgrado, la risposta, ma mi stavo trastullando fra i 48° dei pomeriggi del Burkina Faso e le fucilate di un’improvvisa sollevazione popolare.
Una sollevazione quasi subito calmata, ovviamente, da un colpo di stato pacificatore.
Portata quindi a casa la pelle, e qualche capello grigio in più giusto per insidiare il sex appeal di George Clooney, eccomi al suo appassionante quesito a proposito di una “epocale” collezione di materiali gemmiferi.
Preciso subito che “materiali gemmiferi” é un termine che uso intenzionalmente per suggerirle ANCHE l’accostamento (o almeno la presenza) di alcuni campioni significativi allo stato grezzo, per non privarsi del fascino con cui mamma terra presenta i suoi fiori di pietra.
E visto che ha preso a frequentare mostre e mercatini in tema, non le sarà difficile indulgere verso esemplari “prima e dopo la cura”… del taglio.
I mineralogisti, che si considerano collezionisti “puri” inorridiranno, ma lei NON si lasci influenzare e punti decisa verso le gemme tagliate:
dopotutto, nessuna/o si sognerebbe d’indossare dei bozzoli così come prodotti dagl’instancabili bachi, mentre sarebbe un piacere sfoggiare eleganti e sensuali capi in seta, vero? :-)
E adesso , dopo “aver menato ben bene il can per l’aia” le confesso di essere con le spalle al muro, perché chiedermi i criteri di "una collezione ragionata” presupporrebbe alcune premesse di selezione, che lei si guarda bene dal precisare… :-)
Andando a ruota libera (credo che tutti noi gemmodipendenti abbiamo incominciato così) lei potrebbe incominciare con la raccolta dei vari colori, stupendi e quasi infiniti, che le permetteranno nel contempo d’avere anche una bella selezione di tagli gemmologici.
Tra l’altro, le apparirà (quasi) subito evidente che alcuni esemplari brillano e luccicano in modo entusiasmante, mentre altri sembreranno “spenti” quasi al pari di un banale ciondolo da lampadario, perché di taglio mal eseguito o, peggio, non appropriato nelle simmetrie DI QUELLA famiglia di cristalli.
Il secondo passo sarà studiare prima, e quindi porre poi la massima attenzione nella scelta dei campioni ai quali il tagliatore avrà scrupolosamente applicato le leggi dell’ottica.
E la sua collezione assurgerà a nuova, luminosa vita.
A questo punto potrebbe dedicarsi a ricerche e raccolte specifiche: i molti colori dei granati, quelli dei corindoni e/o dei berilli, e via collezionando.
Portafogli permettendo, a questo punto sarà solo il suo buon gusto e la fortuna che le permetteranno di riunire un insieme vario e armonioso, ovvero una gioia per gli occhi.
Il Mac ha smesso di suonare “Zigeunerliebe” di Lehar, quindi abbandono i toni aulici e le rivolgo un accorato appello… pratico:
per favore (e la prego a mani giunte) SCARTI IMMEDIATAMENTE, e senza pietà, TUTTI i venditori che le magnificassero la “purezza” delle loro gemme.
Perché dentro le gemme naturali NON si trovano “difetti” o “impurità”, ma solo “caratteristiche” più o meno significative e, non di rado, anche bellissime.
Grazie alle quali si riesce sovente a “leggere” affascinanti pagine della storia di QUEL particolare cristallo.
Messaggio ricevuto e compreso?
5 su 5, spero.