Una patacca da esaminare col "metodo del mattone" :-)

Gentile Signor Lenti, la ringrazio moltissimo per la sua cortese e pronta risposta.
In effetti, non mi aspettavo certo che lei potesse suggerirmi un qualche miracoloso sistema di identificazione "stradale" sicura e garantita al 100%!

Piuttosto, visto che stiamo parlando di prezzi ben sotto i 100 euro, mi interessava un’alternativa al mattone per distinguere almeno il vetro dalle pietre (naturali, artificiali o trattate).

Come le dicevo, ho comprato quel pseudo-rubino sopratutto perché ero incuriosito dal venditore, che aveva si una faccia da furfante, ma da ladro di polli, non da pataccaro... non so se rendo l’idea.

E poi, non credo che neppure a Myanmar possa esistere un’organizzazione che produce rubini falsi, per poi cederli un cambio di orologi omaggio russi, una T-shirt (alquanto sudaticcia) e un portafoglio-cintura riparato con il nastro isolante.

Comunque, non appena troverò il tempo di mostrare la cosa al gioielliere, le farò sapere.
Sperando che non si offenda e mi tolga il saluto... Cordiali saluti E B

PS. Tra l’altro, visto che lo spirito non le manca, a quel tizio che le chiedeva un sistema per distinguere le perle vere da quelle artificiali, avrebbe potuto suggerire il sistema di Cleopatra.
Un pò drastico, magari, ma certo molto più elegante del mio mattone..
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Egregio signor B.
perché mai dovrei offendermi, e addirittura toglierle il saluto?
Scambiare opinioni ed esperienze, approfondire situazioni magari inconsuete, e soprattutto allargare la cerchia dei propri contatti é uno degli aspetti migliori del mio lavoro.

Tantopiù, mi creda, quando lo si può fare in modo divertente!
Quindi, confermandole l’opportunità di validi testi gemmologici, la informo che se il problema fosse (e non lo é) solo quello di distinguere il vetro dal corindone rosso varietà rubino (senta come suona professionale... :-) sarebbe sufficiente un polariscopio, magari auto-costruito.

Ma anche in Myanmar circolano imitazioni molto sofisticate, dato che tutti i Paesi produttori di gemme pregiate SONO ANCHE I MAGGIORI CONSUMATORI delle equivalenti imitazioni "di fantasia".

Sintetici, artificiali o naturali che siano:
per la gioia dei gemmo-turisti (...!), innanzitutto, ma anche per la soddisfazione di un "simil-ladro-di-polli".

Uno che, da professionista, sia disposto a rinunciare a un giusto guadagno pur di "servire" adeguatamente un forestiero di passaggio...
Certo, persino per strada, a volte s’individua un particolare che, da solo, é la prova incontestabile di un’origine definita, ma siamo nel campo del caso, prima ancora che dell’abilità diagnostica.


Soprattutto a livello "stradale". :-)

Mi faccia sapere il responso del gioielliere e, per favore, riservi la ricetta di Cleopatra (*) all’insalata:
le perle stanno benissimo al collo di una donna, la dove magari non si possono esaminare, ma dove é però un piacere poterle ammirare. :-)

Vero?

(*) che, invece delle perle, nell’aceto avrebbe fatto meglio a sciogliere quel bischero di Marcantonio.