Ho due necessità. Ma la matematica NON é un'opinione...


Buonasera,
vorrei cominciare col farle i miei complimenti.

Girovagando per il Web ho trovato il suo sito e ho potuto constatare la sua disponibilità a dare una risposta alle tante domande di coloro che si affacciano al mondo delle pietre preziose.  

Voglia scusarmi per questa  email, ma dopo aver letto un po' di tutto su internet, vista la sua disponibilità, mi sono fatto coraggio per chiederle un paio di consigli.  

Ho due necessità:  

1) far certificare da un istituto internazionale un paio di pietre di famiglia che sono montate su antichi anelli (a oggi non so neppure di che caratura sono; credo tra 1,00 e 2,00 ct.).  

2) avere qualche informazione in merito a un brillante che sarei interessato ad acquistare.  

Relativamente al primo quesito vorrei chiederle se è possibile, ed eventualmente a chi ci si può rivolgere (sono di XX e mi hanno parlato della XX srl)  per far smontare le pietre e spedirle alla GIA o IGI di Anversa per riaverle con certificato e magari incisione al laser sulla corona.

Costi dell'operazione?
Fattibilità?
Consiglia l'operazione in funzione di una rivendibilità?  

Relativamente al secondo quesito sono, perdoni la venalità, a chiederle informzioni su di una pietra che un amico desidera monetizzare.

Trattasi di  un brillante di 2,02 ct colore H, purezza VS 2. 
Ovviamente con certificato.

Al momento però non so con certezza se GIA HRD o IGI.
Per quanto riguarda il taglio al momento non ho informazioni.
Mi è stata fatta una richiesta di € X.000 e prima di perdere tempo vorrei sapere se la cifra può essere congrua.
Non abito proprio a due km da questa persona.
Ho chiesto delucidazioni e vorrei andare a vedere di persona la pietra, se non mi hanno sparato una cifra a caso.  

Lei che ne dice?
E' un prezzo di mercato qualunque?
Vale la pena fare un viaggio?  
Sinceramente avrei pensato di utilizzare la pietra per una anello da regalare a mia moglie.  

Che ne pensa del colore?
E del fatto che non è molto pura?
 
La prego di scusarmi infinitamente per tutte le domande che le ho posto, non vorrei abusare della sua disponibilità.  

La ringrazio sin da adesso, per qualunque suo riscontro.  
E... rinnovati complimenti per la sua passione!!!
S.  
Buona sera, S.
indossato l'elmetto, e imbracciato il fido '91 scendo in trincea per rispondere colpo su colpo alle sue raffiche... di domande, mascherate dietro la mite cortina di "due necessità"!  :-)

1 - certificare le due pietre di famiglia, magari in un istituto internazionale.
Premesso che qualsiasi incassatore potrà toglierle dalla montatura già alla sua presenza, non vedo proprio perché far certificare all'estero due diamanti che potrebbero benissimo essere graduati in Italia con lo stesso rigore e attendibilità degli istituti che lei indica...

Ma se lei intendesse poi cercare la vendita fuori Italia, allora (e forse) varrebbe la pena e la spesa di sottoporre i due cristalli all'HRD, per esempio.
Il costo dovrebbe oscillare fra i 150 e i 250 € (spedizione e assicurazione a parte), ma potrà verificarlo direttamente via internet con l'istituto prescelto.

Altamente raccomandabile l'analisi che, in ogni caso, le permetterebbe di sapere con precisione cosa possiede.

Quanto all'incisione al laser di un numero di matricola sulla cintura dei diamanti, oggi di gran moda, io ne sono fermamente contrario tanto per l'aggiunta di un elemento estraneo al taglio, quanto per l'inutilità di tale operazione.
Infatti, qualsiasi istituto e/o analista appena appena serio si guarderebbe bene dall'accettare "tout court" l'accoppiata numerica gemma-certificato, e procederebbe COMUNQUE a un'accurata verifica.

In compenso. il numero inciso darebbe a mio avviso una FALSA impressione di maggior sicurezza a compratori pigri, o sprovveduti...
per la felicità di qualsiasi spacciatore di patacche numerate!

Per capirci, lei pagherebbe milioni per un'incudine sulla quale fosse scritto
, pur se corredata da un elegante papiro con relativo numero di matricola?

2 - L'anello per sua moglie:
se é ben tagliato, un "solitaire" da due carati H/VS 2 non é bello, é semplicemente stupendo:
un oggetto da secondo viaggio di nozze, direi!

Il livello di "clarity" VS 2 non influenza né la trasparenza né il "fuoco" della gemma, mentre il colore H vanta, secondo me, un eccellente rapporto qualità/costo.

"Ovviamente con certificato"... 
Ovviamente con un certificato SERIO, se permette!
E mi spiace, ma non conosco la ditta che lei menziona.

Quanto al prezzo che le hanno chiesto, SE IL DIAMANTE HA OTTIME PROPORZIONI di taglio, direi che é onesto, perché a quei livelli é quotato xx.000 U$D al carato  dal listino Rapaport alla Borsa diamanti di N. York.

3 - Vale la pena di fare i viaggio?
Ovviamente SI, perché: 
a - i diamanti si comperano A VISTA, e non a orecchio, e
  b - in questa stagione le colline della sua regione sono particolarmente belle.  

Cordiali saluti, e grazie per i complimenti.