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Lo faccio certificare? (1) Vale la pena di fargli fare un certificato una volta "smontato"?
Ho di recente acquistato un diamante
"I color",
taglio Amsterdam,
di circa 1.15 carati,
pulito alla lente a 10x? ma usato.
La montatura non mi piace e la vorrei cambiare.
Vale la pena di fargli fare un certificato una volta "smontato"?
(Quanto costa il certificato?).
Preciso che ha una montatura molto esile bianca e gialla di circa 2 grammi
che vorrei sostituire con una "valentino" di 5 grammi bianca.
Ho notato inoltre che sul diametro maggiore il taglio sembra sbavato tutt’intorno,
cosa puo’ essere?
E’ stato tagliato male?
Secondo la scala Rapaport se non ho capito male dovrebbe valere circa XXX
euro, é giusto come prezzo?
Premesso che non ho capito
il "ma usato" che lei precisa, con diamanti di quella dimensione
é sempre opportuno disporre di un documento descrittivo come un attendibile
certificato d’analisi.
A fini assicurativi, per esempio, o più semplicemente come precauzione
contro un malaugurato scambio...
Il certificato rilasciato previa analisi di un primario laboratorio di Valenza
le costerebbe un centinaio di euri, circa, tenendo presente che il
costo varia in funzione della caratura
La "sbavatura" che lei nota in cintura é detta, tecnicamente, "cintura
piumata" ed é la conseguenza di una tornitura piuttosto affrettata
del suo esemplare.
Ma si tratta d’una pecca veniale, che lei può tranquillamente ignorare.
"Taglio Amsterdam" é un termine tradizionale ormai in disuso da anni:
ora ci si riferisce a percentuali d’ampiezza della tavola, d’altezza della
corona e di profondità del padiglione.
Percentuali (rapportate al diametro della cintura, posto = a 100) che
permettono di confrontare e valutare la simmetria
del taglio nei diamanti secondo le moderne norme in uso.
In particolare, nei diamanti
con taglio rotondo, a brillante.
Quanto alle quotazioni riportate nel listino Rapaport sono un punto di riferimento
per gli addetti ai lavori, ma é appunto opportuno verificare la corrispondenza
fra la gemma fornitale e la descrizione della stessa, nonché l’interesse
del mercato, di un dato mercato, per quella particolare tipologia di diamante