Ho scoperto cosa sono i diamanti cinesi. E poi cosa si può fare col laser... :-) (1)


Buongiorno Gianfranco,
rieccomi qua ad importunarti.
Sono riuscito a sapere cosa vuol dire "taglio cinese" e, devo dire la verità, non è che mi entusiasmi molto la risposta.

I soliti diamanti che troviamo in una cartina, quindi non certificati, hanno ovviamente caratteristiche diverse in fatto di taglio: troviamo quelli con cinture diverse (più o meno spesse) tavole più o meno larghe ecc... Mi hanno detto che il "taglio cinese" deriva dal fatto che, in una cartina di diamanti, troviamo pietre molto molto simili, quindi non ci sarebbero significativi scostamenti (in fatto di proporzioni) fra una pietra e un’altra.

Questo perchè, secondo chi li vende, i cinesi avrebbero tecnologie avanzate nel taglio e sfaccettatura.

Presa per buona questa spiegazione (ma veramente con le molle) sono a farti la seguente domanda:
io ho saputo sempre che solo il segaggio del grezzo (e quindi la formazione della faccetta più grande - la tavola -) è eseguito con il laser; tutte le restanti faccette sono eseguite a mano.

Questa informazione che ho è giusta o si può effettivamente tagliare interamente un diamante automaticamente con una macchina laser e ottenere diamanti perfetti?

Dammi per cortesia un tuo giudizio in merito.
Ti saluto e ti ringrazio
Gianluca




Ciao, Gianluca
Tu non mi "importuni" ma, casomai, mi sconcerti un pochino, mescolando "informazioni" (?), deduzioni e considerazioni, con qualche imprecisione (di fantasia?) compresa nel prezzo. :-)

Le "spiegazioni" di pietrai i generale, e dei diamantai in particolare, coprono tutto il ventaglio delle ipotesi immaginabili:
da quelle più attendibili fino a quelle che sconfinano nella fantascienza. Anzi, nella fanta-cristallografia, passando per la fanta-tecnica oltre che per la fanta-geografia! :-)

Diamo magari per buona la nazionalità del taglio, ma attribuirvi caratteristiche COMUNI di simmetria e di proporzioni presupporrebbe UN SOLO centro di lavorazione, o anche zone diverse ma totalmente automatizzate IN TUTTE le fasi della lavorazione, e PER TUTTE le dimensioni e le forme di taglio.

Ritengo che anche i cinesi, pur arrivati quasi per ultimi (o forse proprio per quello) si siano attrezzati con tecnologie moderne, ma dubito fortemente che queste assicurino proporzioni identiche su tutta la produzione, visto che questo comporterebbe una resa percentuale inferiore rispetto al quantitativo di grezzo lavorato.

Già anni addietro la De Beers aveva localizzato nelle Filippine impianti altamente automatizzati e, a casa loro, altrettanto hanno fatto i russi, ma per quanto ne so io stiamo parlando del taglio di cristalli di piccole dimensioni, mentre per quelli più grandi le tecnologie moderne affiancano caso per caso, e non sostituiscono, i metodi tradizionali.

Quanto al segaggio, si continua tranquillamente con lame circolari di bronzo fosforoso e polvere di dimante; il laser, che tra l’altro non é solo più rapido ma anche molto più costoso, é indispensabile innanzitutto per dividere i cristalli le cui irregolarità di struttura renderebbero impossibile (o sconsigliabile, per il pericolo di fratture irregolari) l’operazione sia con la sega tradizionale, sia mediante il clivaggio.

Per concludere, se per "diamante dal taglio perfetto" intendi un soggetto le cui proporzioni siano esattamente quelle previste da una determinata "Norma", ti faccio presente che é l’uomo che decide, e quindi opera in proposito.

Cosa c’entra il laser? :-)