Valutare il taglio secondo Standard diversi


Ciao Gianfranco,
comer stai?
Hai visto che non ho fatto passare un’eternità dal mio ultimo contatto? :-)

Scusa se non ho completato il form ma penso che ora non ci sia più bisogno, dato che ci conosciamo abbastanza, almeno "Internetmente" parlando :-) (ti è piaciuto il nuovo termine che ho coniato?).

Questa volta ti importuno per il discorso della qualità del taglio di un brillante rotondo standard.

In giro ci sono certificati di tutti i tipi: GIA, HRD, IGI, AGS, EGL e chi più ne ha più ne metta.
Non ti chiedo di elogiare o penalizzare un qualche laboratorio di certificazione (so che non lo faresti mai) ma ti chiedo informazioni riguardo le percentuali delle proporzioni che i laboratori prendono in considerazione per definire un taglio ideal, excellent, very good, good ecc...

So che le scale sono differenti per ogni ente di certificazione.

Ti faccio questa specifica domanda perché mi capita di incontrare diverse pietre con certificati di enti diversi oppure vecchi certificati in cui è difficile stabilire con chiarezza e immediatamente come sia realmente il taglio di una data pietra (anche perché so che diversi anni fa i criteri di graduazione erano diversi da quelli odierni, giusto?
le informazioni che sono contenute in un vecchio certificato non aiutano in questo senso).

Quindi, per esempio, per definire un taglio excellent, se consideriamo l’IGI, quali sono le percentuali di tavola, padiglione, corona, cintura, profondità globale e gli angoli di corona e di padiglione che vengono presi in considerazione?

E per il GIA e HRD?

Conoscendo queste percentuali sarebbe facile intuire come sarebbe poi certificata una pietra in qualsiasi ente (fra i tre che ti ho detto) avendo in mano il "XXX" della "WWW".
In quattro e quattr’otto (5 secondi) si conoscono tutte le percentuali et voilà il gioco è fatto.

Che ne dici?
E’ una domanda che merita una risposta?

Ti ringrazio infinitamente e ti auguro tutto il meglio, alla prossima.
Gianluca




Ciao, Gianluca
il pronlema non é così drammatico:

in Europa si paragonano i valori rilevati con quelli canonici del "Taglio Scan D.N", detto anche "taglio ideale", mentre in America si riferiscono (si riferivano) a quelli codificati come "Taglio Tolkowsky".

In qualsiasi libro in tema ti sarà facile trovare i relativi valori, e utilizzarli poi anche senza la macchinetta che citi.

Casomai, il problema si presenterebbe quando il certificato riportasse solo il "voto" sul taglio, ma non le misurazioni che lo hanno originato.
Ciao.

Gianfranco.

P.s. Riempire il form é sempre utile, e mi risparmia il tempo di rintracciare l’autore, il contenuto, e anche la regione da cui proviene una richiesta... :-)
E, per favore, lascia perdere i neologismi, che sono già anche troppi sia dentro, sia fuori la rete. :-)