- Categoria: Diamanti
- Visite: 2393
Ma quanti sono i G.I.A.? (gemological Institute of America)
Egregio Sig. Lenti
Innanzi tutto la ringrazio per il sito che da modo di approfondire l’argomento anche a noi profani del settore, so quanto sia duro star dietro ad un sito specie senza che vi siano interessi economici.
Volevo porle un paio di domande:
Ho acquistato nel tempo una veretta e un paio di orecchini con diamanti la prima con 0.75ct (5 diamanti, non ricordo il prezzo) e i secondi con 2 diamanti da 30 punti l’uno (XXX, euro), entrambi da due gioiellerie storiche della mia città, entrambi i gioielli non sono griffati (XXX YYY o altro) e ho ricevuto per entrambi solo il foglietto con la garanzia della gioielleria che ne attesta la caratura totale, il peso in oro, e il colore delle pietre (G per entrambi) senza specificare la purezza.
E’ normale questo o dovrei pretendere di più? Inoltre ho visto su Ebay un venditore di Anversa che ne vende alcuni in busta (cert IGI) o con laser inscription GIA:
avendo intenzione di acquistarne uno (ad esempio numero oggetto: xxx) vorrei sapere cosa ne penza un esperto come lei.
Ne vale la pena?
Il prezzo è buono o è di quelli che si possono trovare in Italia?
Consideri anche che in genere odio entrare in una gioielleria e chiedere diamanti in busta o prezzi vari, sembra sempre che li voglia derubare o ti prendono per un rompi...
Mi faccia sapere cosa ne pensa di questo famigerato: XXX...
Inoltre vorrei sapere quante GIA esistono (ho trovato varie GIA su ebay, con sigla uguale ma nome diverso) e come sapere se è quella giusta?
GIA: Gemmological Institute of America?
Ringraziandola per tutto Le porgo cordiali saluti.
Giorgio
PS: spero di ricevere una sua risposta prima di fare qualche sciocchezza su ebay.
Buona sera, Giorgio
mi scuso per il ritardo nella risposta, ma la permanenza in Africa si é prolungata più del previsto.
E niente paura: con un pochino d’impegno lei sarà sempre in grado di "commettere qualche sciocchezza" su internet... :-)
Ho dato un’occhiata all’articolo (ormai scaduto) che lei mi segnala, ma a quel prezzo e con quelle caratteristiche persino il suo tabaccaio avrebbe potuto mostrarle qualcosa di competitivo e, soprattutto, di esaminabile direttamente.
Di G.I.A. ce ne dovrebbe essere uno solo, ma la stessa cosa si dovrebbe dire dei Rolex, no?
La descrizione dei suoi due oggetti:
si, con poco sforzo la descrizione avrebbe potuto comprendere anche la purezza.
Ma a difesa dei gioiellieri si può citare la vera e propria fobia che ha infestato il mercato, con le più terrificanti (e ridicole) demonizzazioni proprio della "purezza".
Tanto che a titolo personale io lancerei la campagna "W le gemme allegre"... :-)