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Finalmente un collega: un vero signore che mi chiede giustificazioni. DA LEGGERE!!!
Gentile sig. Lenti Buongiorno.
Sono un venditore di diamanti da più di 10 anni, vendo solo diamanti certificati in blister da IGI-HRD (ANVERSA) e GIA (NEW YORK).
Da poco ho intrapreso la vendita anche su internet degli stessi imbattendomi in una realtà nuova.
Vorrei sapere dall’alto della sua esperienza per quale motivo sconsiglia tali acquisti definendoli "gemmoallodole", e altro.
Come lei ben saprà HRD è un istituto di alta professionalità che garantisce al 100% l’autenticità della pietra e la veridicità della caratteristiche esposte sul certificato.
In egual modo lo fanno IGI e GIA.
Posso sicuramente darle ragione se fossero degli istituti non ricosciuti a livello internazionale, ma visto che lo sono, non riesco a capire la diffidenza che infonde a gente che diversamente da noi è poco esperta nel settore.
Rimango in attesa di sua cordiale risposta.
Distinti saluti
A.
Buon giorno, A.
sono felicissimo per la sua mail, di cui apprezzo in massimo grado tanto il tono quanto i contenuti!
Per contenere quindi l’entusiasmo cercherò d’essere sintetico, pur senza nessuna garanzia, a priori, di successo. :-)
1 - Lei vende diamanti da oltre 10 anni, da professionista, e immagino lo faccia col suo nome, e in una sede legale: eBay invece trabocca di venditori che definirei perlomeno estemporanei (caritatevole eufemismo natalizio), e immagino lei non avrà difficoltà a concordare non appena volesse scorrere le descrizioni che accompagnano la quasi totalità gemme offerte.
2 - Anche supponendo, per scherzo, la correttezza di TUTTE le descrizioni, rimangono irrisolti i problemi di garanzia e, soprattutto, di attendibilità delle medesime. E per attendibilità mi consenta di includere anche L’EQUIVALENZA delle medesime.
Lei cita tre serissimi istituti (che io chiamerei "conosciuti" però, perché sul "riconosciuti" dovremmo cavillare non poco...) ma le chiedo, con una puntina di malignità:
lei é disposto a pagare LA STESSA CIFRA, (concordata una percentuale qualsiasi dal Rapaport, per esempio) per un diamante D Color / IF INDIPENDENTEMENTE dal fatto che sia stato certificato da uno qualsiasi degli istituti che lei cita?
Se la risposta fosse positiva le premetto che sarei proprio lieto di diventare il suo fornitore privilegiato.
Ma se così non fosse, credo che lei giustificherà anche ai suoi clienti le diverse valutazioni di diamanti che, sulla carta (e su eBay), potrebbero essere definiti uguali.
E, facendolo, magari spenderà anche qualche parola per definire l’attendibilità dei certificati dell’E.G.L., istituto pure quello "conosciuto"...
Dico magari, e voglio proprio credere che lei lo faccia, l’abbia fatto, e lo farà in futuro, perché altrimenti quale difesa avrebbero i "non addetti" di fronte a certe "occasioni" tanto allettanti?
Le faccio amichevolmente presente che nel suo elenco lei ha omesso il famoso G.I.A., quel rinomato Gemological Institute of America di cui si riempiono volentieri la bocca soprattutto quelli che non capiscono quasi nulla della materia :-)
Lei avrà notato, anni addietro, come circolassero diamanti con certificato G.I.A. Santa Monica, e diamanti certificati G.I.A. New York.
E ricorderà che, almeno fra noi intimi, la preferenza andava senza eccezioni a quelli col certificato di S. Monica: il perché, ovviamente, lo spiegherà lei ai suoi clienti, che le saranno grati per le inaspettate informazioni.
Volendo strafare potrà anche dettagliare le motivazioni per le quali lo stesso diamante, certificato dal G.I.A., IN DUE MOMENTI DIVERSI abbia ottenuto DUE VALUTAZIONI DIFFERENTI, per quanto riguarda le proporzioni di taglio.
E fino qui non ho detto nulla di trascendentale, limitandomi a riassumere alcuni dei temi trattati nei miei corsi di gemmologia, ma spero di essere stato convincente nel sottolineare quanto sia importante il contatto diretto fra gioielliere e acquirente per approfondire quegl’indispensabili dettagli che qualificano l’attività dei professionisti in questo settore.
Siamo ancora in ambito professionale: dunque, ha mai trovato due diamanti identici?
No, dato che non esistono, né per caratteristiche naturali, né per differenze di lavorazione, le cui similitudini (e relative graduazioni valutative) possono solo essere approssimate.
Su eBay sarà facile paragonare il mandrino di un trapano, o la cilindrata di un tosaerba, forse, ma mi rifiuto di credere che si possano paragonare diamanti (e altre gemme) con lo spicciativo metodo utilizzabile per due cacciaviti... Non solo e non certo per vendite da venditore a privato, ma nemmeno fra gli stessi operatori, tanto per essere chiari.
In ultimo, e giusto per gradire, vogliamo parlare anche delle "sole", di innocenti (?) patacche e di vere e proprie truffe?
Si, io diffido per principio di eBay e vieterei la vendita di articoli dei quali non fosse certificabile tanto la descrizione, quanto le eventuali, successive verifiche.
Senza rimandarla al "forum orologi e gioielli" di eBay potrei elencare un’ormai corposa casistica che, pur senza il sangue, gronda di sudore e di lacrime, e ha forse giustificando l’euforia di molti avvocati.
I blister "garantiscono..." eccetera:
ma non scherziamo!
Se si possono taroccare orologi o valvole cardiache tanto bene da ingannare sovente anche gli esperti, lei non s’illuderà mica che uno scatolino di plastica rivaleggi con Fort Knox, neh?
Ad ogni modo ho avuto una dimostrazione (durata dell’operazione: 7 minuti) sul come si possa sostituire una pietra nel moderno blister di un rinomato istituto.
E qualsiasi diamantaio (e non solo di Anversa) le potrebbe raccontare di quante volte la stessa pietra sia stata ri-certificata dallo stesso istituto:
indovini un pochino il perché?
L’aiuto: ha presente il gioco delle tre carte?
Bene, caro amico A. (posso permettermi?):
si lanci pure su eBay. che é senz’altro un fantastico veicolo promozionale, ma trovi la maniera di proporre un contatto diretto, magari post-vendita, con i clienti.
Voglio credere che lei, con i diamanti, fornisca il risultato di una credibilità professionale che le "4C" del diamante, da sole, non bastano a garantire.
Spero mi autorizzi a pubblicare il suo nome per esteso, e le porgo intanto i più
cordiali saluti.
Gianfranco.
P.s. Giusto di fronte ai giardini Bellini, all’inizio di via Etnea. c’erano due bar che offrivano un favoloso latte di mandorle:
1 - il prodotto é ancora disponibile?
2 - perché l’E.P.T. siciliano non organizza voli charter per gli estimatori? :-)