Una tesi sui diamanti... e le informazioni fantasma


Gentilissimo sig Lenti,
intanto volevo porgerle i miei complimenti per il sito, davvero ben strutturato e la ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherà:

sono uno studente di economia al quinto anno, e sto iniziando a preparare la mia tesi finale sui diamanti, in particolare sulla strategia della de Beers (che ha portato poi al cartello sui diamanti).

Oltre a chiderle se magari avesse del materiale per me, (sia specifico che generale sul mondo dei diamanti, catena del valore, sull’industria ecc) volevo farle dei quesiti:
la valutazione che si effettua per un diamante è uguale a quella che si effettua per uno smeraldo?

Nell’ambito della trasparenza, sia per i diamanti che per gli smeraldi, c’è una scala?

La migliore qualità è la cosiddetta "transparent" poi viene "transparent to semi transparent" e via verso l’opaco?

Cosa serve per vendere (acquistare) una pietra preziosa (in particolare diamanti e smeraldi)?
É necessario il certificato di valutazione o altri documenti?
Ai fini legislativi (fiscali, tributari), a quali obblighi devo adempiere?
É importante l’origine della pietra ai fini valutativi?

Come faccio a sapere che il diamante o lo smeraldo che acquisto non provenga da zone in conflitto? (Kimberly process).
Per i diamanti ci sono le borse (DTC A LONDRA per i grezzi con le diverse "sight") ma sono accessibili anche ai privati?

E per gli smeraldi?

Si vendono solo privatamente ad amatori? Come si mette all’asta un diamante o uno smeraldo?

Grazie e scusi per le mille domande...




Buona sera, egregio (quasi) dottor Mirko

vedrò di darle, per quanto posso, alcune informazioni, ma le premetto che non sono in grado di scrivere la tesi per lei... :-)

Il materiale di cui dispongo io é lo stesso che potrebbe reperire lei nei vari testi di gemmologia: Hoepli, Zanichelli e Mondadori, tanto per non fare nomi, hanno testi e tomi di tutto rispetto.

Avrei poi il materiale didattico dei corsi che ho frequentato io. e quello dei corsi che organizzo... ma spero mi consenta di conservarne l’impiego in esclusiva, vero? :-)

Storia e strategie de Beers, prima durante e ora del (quasi) fu cartello "C.S.O." (Central Selling Org.) del diamante richiederebbe, più che non un impegno di studio, una vera e propria commissione d’inchiesta.

Commissione che non si formerà mai, ovviamente, o che per non rischiare la pelle si limiterebbe a descrivere idilliache realtà, a mezza strada fra "Il Milione" e "Alice nel paese delle meraviglie".
E guardi che non scherzo, perché se volesse provare lei a sollevare davvero il coperchio si troverebbe a razzolare fra i panni sporchi di epoche e nazionalità assortite: G.P.U./KGB e Gestapo, OSS/CIA e MI 6, servizi francesi e famiglia reale belga, e via razzolando anche solo nell’ultimo secolo.

"Come faccio a sapere che il diamante o lo smeraldo che acquisto non provenga da zone in conflitto?"
A mio avviso non può, in pratica. anche se in teoria i documenti previsti dal Komberly Process la dovrebbero tranquillizzare, almeno per i diamanti.

Per favore, le chiedo però di esentarmi dai commenti in proposito:
non voglio essere ipocrita, e nemmeno rischiare una denuncia per offese...

Quanto ai criteri di valutazione per diamanti e smeraldi, si tratta di campi e quindi di criteri assolutamente diversi.
La perfetta trasparenza é essenziale nei diamanti, meno nelle pietre di colore in generale, e negli smeraldi in particolare.
In ogni caso, non esistono nessuna scale relative alla trasparenza, ma soltanto definizioni che la descrivono.

Per comperare diamanti e smeraldi sono essenziali i quattrini.
Competenza, documenti (?) e pacche sulle spalle sono un optional.
E un commercialista le dettaglierebbe, con un riassunto di poche ore, le delizie burocratiche previste in funzione dell’attività ipotizzata.

Quanto all’origine della gemma, sarebbe un particolare esotico e, soprattutto, attendibile solo se l’avesse scavata lei, in miniera, e poi ritagliata personalmente.
Per conservarla fino al momento della vendita, quando in ogni caso sarebbero pochi a crederle, e ancora in meno ad avallare la sua affermazione. :-)

Per accedere alle borse diamanti é necessario avvalersi di operatori ivi accreditati.

Per gli smeraldi il ventaglio di ipotesi commerciali é molto più ampio:
dall’amico di un amico del bar fino al garimpeiro con badile e P38, dal conoscente hippy di ritorno da Jaipur fino al tagliatore cognato dell’idraulico di famiglia. E, ma solo nei casi più disperati, anche in una gioielleria di fiducia. :-)

"Si vendono solo privatamente ad amatori?"
Se ho capito bene la domanda, direi che si vendono anche alle amate.
Pur se in numero minore, direi...

Non ho una grande esperienza di aste, ma non le sarà difficile contattare via internet almeno le case d’asta più importanti.

Auguri per la tesi.