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Il misconosciuto taglio Tolkowsky
Buonasera,
sono N. non so se si ricorderà di me, sono colei che vede le carateristiche interne VS2 a occhio nudo.
Volevo chiederle perchè non scrive mai dei particolari tagli Tolwkoski (corregga pure se é sbagliato cercerò di non offendermi):
non le piacciono forse?
N.B.
Buona sera, N.
certo che mi ricordo di lei e, anzi, ormai la cito nei miei corsi come la smentita vivente a una "certezza" acquisita...!
Dopo l’antica, dolorosa scoperta che Gesù bambino non era il generoso fornitore dei miei regali natalizi, lei ha recentemente distrutto un’altra delle mie verità di fede: quella secondo la quale, nei diamanti, NON sarebbero visibili a occhio nudo le caratteristiche interne valutabili come VS ...!
Quanto al taglio "a brillante" proposto da Marcel Tolkwsky é davvero degno di nota, e la ringrazio per avermi dato l’occasione per parlarne.
Innanzitutto, si trattò del risultato di un vero e proprio studio scientifico che, con l’applicazione delle leggi dell’ottica geometrica ai fini del taglio, permise di codificare con precisione le simmetrie ideali con le quali i diamanti darebbero i risultati esteticamente migliori.
Prima di allora, i risultati ottimali come riflessione, rifrazione, scintillio e "fuoco" erano ottenuti in modo pressoché casuale, e soprattutto quando la sensibilità e l’abilità del tagliatore non contrastavano (troppo...) gl’interessi del proprietario dei diamanti grezzi da tagliare.
Da tagliare, sia chiaro, cercando comunque di ricavare la resa massima sia in termini di carature percentuale totali, sia in termini di dimensioni individuali del prodotto finale.
Il "taglio Tolkowsky" consiste quindi in una serie di grandezze "percentuali" in rapporto al diametro (ampiezza di tavola, altezza di corona, profondità di padiglione, spessore di cintura) e di angoli caratteristici, i cui valori furono dapprima adottati in U.S.A. come "taglio ideale".
Nulla da eccepire, sul piano tecnico e, soprattutto, estetico, perché il Tolkowsky é davvero un taglio magnifico, dalla cui perfetta simmetria conseguono effetti ottici spettacolosi...
Spettacolosi, certo, ma anche costosi, visto che presto ci si accorse che, riducendo un pochino l’altezza della corona migliorava la resa in termini di rapporto grezzo-tagliato finale.
Ecco quindi affermarsi rapidamente il taglio ideale europeo "Scan. D.N." che, tutto sommato. é anche un ragionevole compromesso:
ha la corona (la parte superiore del brillante) un pochino più bassa di quella proposta nel Tolkowsky, e di conseguenza la tavola un poco più ampia, ma per notare la differenza é necessario un occhio molto esercitato...
Oppure un confronto diretto fra due diamanti che differiscano SOLO nel taglio.
Però attenzione:
fin qui abbiamo parlato di confronti in contrapposizione fra due diamanti tagliati secondo le PROPORZIONI CANONICHE di DUE STANDARD ben precisi, caso che poi nella realtà non si verifica praticamente mai.
Quando si misurano le proporzioni dei diamanti tagliati (taglio rotondo a brillante, nel caso specifico) é davvero raro che si trovino esemplari assolutamente perfetti secondo TUTTI i valori dello Standard adottato quale "taglio ideale":
e allora il giudizio riguarda una valutazione d’insieme non solo delle simmetrie di cui sopra, ma anche dell’effetto complessivo offerto dal diamante quando esaminato in condizioni specifiche.
In ultimo la pregherei però di non chiedermi quale dei due tagli preferire:
sia per i motivi elencati prima, e soprattutto perché nella scelta di un diamante intervengono anche elementi personali tanto intensi quanto irrazionali da suggerirmi... anzi, da impormi... la più stretta neutralità. :-)
Quanto alle emozioni che ne conseguissero, beh, voglio credere che una parte di queste comprendano anche un grato, riconoscente pensierino per Marcel Tolkowsky.