Valore di un bellissimo diamante... dopo trent’anni d’inflazione


Gentilissmo sig. Gianfranco,
sono una ragazza di 27 anni di Padova che legge con piacere le sue risposte nel suo sito.
Probabilmente non si ricorda ma già due volte mi ha risposto molto carinamente e professionalmente in merito a dei quesiti che le ho posto.

Ecco, la disturbo nuovamente per avere un suo parere per quanto le fosse possibile.
Una mia cara amcia ha ricevuto in eredità un anello con un dimante di 0.70 ct:
La valutazione che le ha fatto un suo orafo è che la purezza è la massima (quindi IF).
Però dato che la pietra non è stata smontata ho i miei dubbi.
Anche il colore non è definito ma ad occhio nudo sembra molto bianco.
(Infatti il mio consiglio è quello di portare la pietra a certificare da un gemmologo igi, a Padova ce ne sono un paio almeno).

Secondo lei quanto può costare una certificazione?
Ma quello che mi ha spinto a scriverele è questo:
L’anello con montatura antica, castone a griffe e senza altre pietre di contorno, è stato pagato negli anni 50 la somma di £ 1.000.000!!
(La donna che lo possedeva aveva un marito molto ricco).
E a quegli anni con quella cifra so che ci si poteva comprare una casa e molto altro!

Ammettando anche che la pietra abbia le massime caratteristiche (D color, IF, buon taglio, ecc) ho verificato sul listino Rapaport che potrebbe valere sui 7.000 €.

Ma in 50 anni si è così svalutato il prezzo dei diamanti?
In quegli anni un diamante per costare così tanto che caratteristiche doveva avere?
Inoltre guardando la pietra noto che ha come una tavola abbastanza piccola rispetto al diametro della pietra e in qualche modo esalta moltissimo la corona creando un bel gioco di luce.

Che cosa riesci a dirmi dei diamanti di quel periodo?

Un grande saluto.
Sua affezionata lettrice:
Elena




Buona sera, Elena, e ben ritrovata!

certo che la ricordo, e la ringrazio per l’assiduità che mi corrobora non poco:
quasi quasi mi convinco, oltre a ripetermelo sempre, che forse il lavoro per il sito serve a qualcosa, e magari é anche apprezzato da qualcuno... :-)

E, intanto, complimenti per la deduzione logica circa l’ipotetico grado di purezza del diamante:
una pietra montata NON PUÒ essere considerata pura (atti di fede a parte...) proprio perché i primi livelli di caratteristiche interne eventualmente presenti potrebbero trovarsi proprio nelle zone marginali di cintura:
quelle interessate proprio dalle punte dei griff, o dal colletto di un castone.

Ipotizzando comunque un D color IF, la quotazione odierna sarebbe circa quella che lei indica, o forse un pochino meno, ma prima di trarre una qualsiasi conclusione sarebbe davvero opportuno procedere a un accurato esame gemmologico.

Esame che, suppongo, potrebbe costarle un centinaio di euri, circa.

Una cosa m’incuriosisce e, professionalmente, mi stimola:
l’attenta osservazione, e accurata descrizione delle proporzioni di tavola, e conseguenti effetti ottici.

Potrebbe, e lo auguro vivamente alla sua amica, trattarsi di un diamante con taglio Tolkowsky, le cui proporzioni sono considerate le migliori per l’evidenza dei più apprezzati e ricercati effetti ottici.

Per sua informazione, i diamanti tagliati con tali proporzioni sono abbastanza rari, perché commercialmente meno redditizi per i venditori a causa di un maggiore spreco di minerale grezzo.

Escluderei invece l’ipotesi di un affascinante "taglio antique", di solito meno appariscente rispetto a quello che lei descrive, ma sarà il gemmologo a darle una conferma in un senso o nell’altro, insieme a una descrizione completa e aggiornata delle famose "4C" del diamante esaminato.

Infine, a costo di deluderla, le confesso che non sono in grado di risalire ai valori immobiliari di mezzo secolo addietro, e a parte una cascina che sogno oggi, ignoro anche quelli attuali... :-)

Ma le preciso che negli anni ’50 non erano ancora in vigore le Norme che, quasi trent’anni dopo (1978) iniziarono a mettere un pochino d’ordine, o almeno precisi punti di riferimento, in materia di diamanti uso gemma. Quanto all’inflazione, é l’ultimo dei miei interessi, perché vivendo del mio lavoro, ho sempre ripartito i miei risparmi fra Alitalia, Lufthansa, Thai Airlines, eccetera:
in biglietti di viaggio, ovviamente, e non in azioni.

Mi faccia sapere, se crede...
E auguri alla sua amica.