Diamanti grezzi da acquistare in Sierra Leone: consigli per un principiante?

Buon pomeriggio sig. Lenti,

la ringrazio subito per il tempo di lettura e ne approfitto per farle i complimenti per il blog, molto utile e ricco d’informazioni.

Una piccola presentazione credo sia d'obbligo: sono un ragazzo di 32 anni, lavoro da anni nel sociale e ho maturato grazie a una attività di famiglia un po' di esperienza nel mondo delle esportazioni principalmente alimentari.

Detto ciò le racconto brevemente come una semplice curiosità sui diamanti stia diventando un "chiodo fisso".

Mi piacerebbe trovare un punto d'inizio nel commercio di diamanti grezzi e ho già trovato un compratore italiano interessato a comprare un determinato tipo di pietre (dai 4 ct in su, forma ottaedro, VVS 1 o VVS 2).

Mi sono messo alla ricerca e ho contattato una miniera in Sierra Leone che pur snobbandomi, vista la quantità esigua della potenziale vendita, mi ha sottoposto delle pietre e invitato per una stima da loro.

La loro proposta a distanza è stata di XXX dollari per ct.

Vorrei fare un ordine di prova ma in tutta onestà sulla fiducia cieca non voglio investire, ha qualche consiglio da darmi in merito?

Mi sarebbe utile un bel corso sulle pietre grezze di sicuro e sono intenzionato a farne uno!

 La ringrazio di nuovo e attendo la sua risposta,

Cordialmente,

Stefano

 

Ciao, Stefano

mi permetto il tu perché mi riconosco nei tuoi progetti, e innanzitutto ti auguro buona fortuna!  :-)

Non ho nulla da dire circa un ordine di prova che, soprattutto se di entità modesta, dovrebbe andare a buon fine…

Magari anche solo per fungere da esca per operazioni più consistenti in futuro.  :-)

Mi permetto quindi di ipotizzare il secondo tempo del rapporto, ovvero il momento che ti vedrebbe preparare una leggera valigia per il finalmente personale viaggio in Africa.

il prezzo indicato é decisamente allettante per cristalli di quella taglia e di quella qualità, tanto che trovare un compratore per lotti di quel genere sarebbe, credo, l'ultimo dei tuoi problemi.

Sono stato di recente in Sierra Leone e ho trovato cristalli decisamente interessanti, ma solo dopo ricerche impegnative e a volte anche non prive di rischi,

In ogni caso non certo con un successo conseguente il primo tentativo!  :-)

Come immaginerai ci sono diversi dettagli da mettere a punto PRIMA di azzardare qualsiasi attività e precauzioni da adottare in loco:

tu intanto ricorda SEMPRE che sei in Africa e (se ti va bene) come bianco sarai considerato innanzitutto un bancomat ambulante.

Altrimenti un biscotto da intingere nel the o addirittura un idiota da spennare crudelmente:

insomma un soggetto ideale per una truffa o una pesante rapina.

L’Italia NON ha un’ambasciata in Sierra Leone e quindi prenderai contatto con la nostra sede diplomatica in Costa d’Avorio cheé competente anche per la Sierra, dove comunque avrai un'attenzione di prim’ordine;

così come contatterai i consolati della Sierra Leone a Roma o a Milano per il visto.

 Un visto d’affari, se perfezionato l’acquisto intendi portare con te i diamanti, oppure turistico (costa meno) se opterai per una spedizione o per altri mezzi per l'inoltro dei medesimi.

Appena sbarcato a Freetown fatti fare una fotocopia autenticata della pagina del passaporto col visto d’ingresso dalla polizia in aeroporto.

Poi, a spasso per le polverose contrade mostrerai SOLO la fotocopia e non abbandonerai MAI il passaporto che potrebbero sequestrarti accampando inesistenti irregolarità.

Con birre, mance a ventaglio e tre giorni di finte ricerche in commissariato per il successivo ricupero…  :-(

Ma se  quanto a esperienza “diamantifera” fossi davvero alle prime armi credo proprio che tu debba farti un serio esame di coscienza tecnica perchè girano delle imitazioni di grezzo davvero pericolose.

E se tu partissi col piede sbagliato i costi sarebbero semplicemente devastanti.

Ben venga un corso sui diamanti grezzi che, per poco che t’insegni (magari anche solo per scarsità di campioni didattici significativi) almeno potrebbe aggiornarti sugli ultimi ritrovati del sempre attuale e sempre in agguato gemmobidone.

Ma ricorda:

PRIMA il corso e POI una ragionata scelta dell’attrezzatura, una dotazione con cui verificheresti la bontà e la qualità dei possibili acquisti… 

Usando le informazioni accuratamente catalogate nel tuo cervello!

Quindi sarai molto attento a non farti fare lo scherzo delle tre carte, ovvero la sostituzione del lotto “buono” con qualcosa di diverso da ciò che hai scelto e pagato.

Il consolato della Sierra Leone ti avrà già dettagliato sui modi legali per saldare le transazioni commerciali, e tu ricorderai quindi che l’Italia non é il solo Paese ad avere leggi e disposizioni finanziarie... semplicemente idiote.

Occhio alle penne anche alle banche, e sarebbe bene che tu contattassi la corrispondente locale della tua banca, o di una banca della tua città, se ne esistesse una.

Però guardati bene dal depositare e cambiare in valuta locale le tue disponibilità di eurodobloni o di dollari, perché nel caso dovessi ripartire senza aver concluso nulla quasi certamente perderesti il volo nella (di solito vana) attesa che la banca locale ricuperi la TUA valuta.

Invece, effettuato l’acquisto, ti rimarrebbero solo tre problemi africani:

1 - non farti rapinare cammin facendo,

2 - non farti sequestrare i diamanti per colpa di documenti di export fasulli, o mancanti 

     (gli “esportatori”inesistenti sono davvero tanti).

3 - non inimicarti indiani, libanesi, cinesi e magari anche qualche addetto al lavaggio di denaro “diversamente” profumato.  :-)

Non dimenticare quella buffonata del “Kimberley Process (KPCS)” che accompagnando i diamanti dovrebbe garantirne origine e uso etico dei relativi profitti, e la cui mancanza giustificherebbe il sequestro dei medesimi alla frontiera europea.

Consigli ne avrei ancora, ma ci sarebbe materia per un libro e sono sicuro che qualcuno più bravo di me ci ha già pensato.  :-)

Io però aggiungo un dettaglio NON secondario:

non so quanto consistente sarà il primo acquisto, ma con i compratori europei che contatterai prova a ipotizzare (almeno per il futuro) la cessione dei diamanti che potrai lasciare “schiavo dogana” a Milano, Zurigo o meglio ad Anversa. 

Così da evitare i costi e le lungaggini burocratiche (italiane) fino a quando non ti sarai ben assestato nella nuova attività.

 Auguri.