Diamante di prestigio o non di prestigio? Questo é il dilemma. O no? - 2 -

Bella risposta! 

Grazie ancora. 

 

Mi potrebbe dare un range ottimale per quanto riguarda la tavola a suo avviso per avere un bell effetto? 

O meglio esiste una % al di sopra della quale è sconsigliato l acquisto?

 

Ultimo ps 

Le due pietre mi sono state proposte al medesimo prezzo e la domanda era sorta per questa ragione. 

Prometto di nn disturbarla più. 

 

Buona sera, Alberto

se le dessi un valore di tavola, uno qualsiasi, sarebbe da parte mia una doppia sciocchezza!

Prima di tutto sarei in piena e aperta contraddizione con quanto vado sostenendo io da sempre:

un gioiello in genere e un diamante in particolare  DEVE essere visto, valutato e apprezzao CON GLI OCCHI di chi intenderebbe procedere all'acquisto…

O con quelli della persona a cui il dono fosse destinato.

E poi perché anche volendo (e, ripeto, non voglio) darle un riferimento a proposito dell'ampiezza di tavola, quale "Standard" dovrei scegliere?

Ne potrei scegliere una mezza dozzina, da quelli più commerciali a quelli più "scientifici", da quelli più moderni a quelli più classici…

E via tavoleggiando.  :-)

Ma senza poter esaminare e confrontare qualche significativo esemplare staremmo soltanto cavillando a proposito del sesso dei gemmoangeli.  :-)

Consideri infatti che l'ampiezza di tavola é deputata principalmente alla riflessione della luce bianca, ma l'effetto TOTALE che i suoi occhi riceverebbero sarebbe LA SOMMA, ovvero la diretta conseguenza ANCHE DI ALTRE VARIABILI presenti soprattutto nella geometria del taglio.

Infatti influiscono (e in modo reciproco)  l'angolo e l'altezza di corona, lo spessore della cintura e la profondità del padiglione per cui il "fuoco" di ogni diamante é un "unicum" che ciascuno di noi apprezzerebbe certo in modo diverso.

E questo pur dando per scontate l'eccellenza della politura e la perfetta trasparenza del cristallo...

Ovvio come una pietra troppo "profonda" o troppo "bassa" avrebbe dispersioni di luce anomale e inappropriate, ma salvo in pochi e disperati casi é difficile imbattersi in diamanti dal taglio tanto infelice perché nella maggior parte dei casi sarebbero stati  ritagliati ex-novo.

Diverso il caso dei fascinosi diamanti "a taglio antico" che, vittima del classico colpo di gemmofulmine, lei potrebbe amare subito, alla follia…

Oppure snobbare con una ingiustificata non-considerazione, ovvero quell'insensibilità estetica e storica che presiede (ma NON giustifica) l'abominio di un successivo ritaglio in stile moderno!

Avevo dato per scontato che i due diamanti fossero oggetto di un'offerta "in parallelo", ma siccome mi sembrerebbero (sulla carta) equivalenti, le suggerisco di esaminarli tenendoli  a un cm ul'uno dall'altro fra le dita accostate, palma sotto, e di ondeggiare delicatamente la mano sotto un fascio di luce direzionale (un faretto, p. es.):

in una decina di secondi UNO SOLO DEI DUE deciderà per lei.

Allora si fidi della prima impressione e proceda senza ulteriori tentennamenti!  :-)

E si ricordi che lei non mi disturba.