- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Occorre che si stipuli una "assicurazione" … Ma come mai lei è così contrario alla "laserizzazione" delle pietre? - 2 -
Grazie sig. Gianfranco della sua celere risposta e consigli, effettivamente se fatto inviare da "un professionista con p.iva" l'analisi Cisgem costerebbe un po' meno.
Lo domanderò allo smontaggio.
La montatura che adesso lo indossa non ha particolare pregio, oro giallo anni '80-90.
Non ne aumenta il valore per nulla e quindi concordo con la sua opinione che non occorra ripristinarlo con quella. (tra l'altro è fuori moda)
Ma come mai lei è così contrario alla "laserizzazione" delle pietre (farei incidere il codice analisi, non il mio nome.... per carità!), esiste un motivo che non ho compreso, magari sto effettivamente sbagliandomi perché può creare dei problemi di rivendita della stessa?
Anzi, parrebbe essere una pratica oggi sempre più in voga, poco costosa e che permette di utilizzare l'oggetto poi eventualmente montato da me o dall'acquirente, senza "perdere" la certificazione (almeno teoricamente).
Quando parlavo di "rivendita per realizzazione" intendo una asta (magari internazionale), non i "soliti noti"... (che comprano subito, ma pagano sempre molto molto poco, non concorda?) - avere un relativo bisogno non vuol dire averne urgenza.
Certo, ai "soliti noti" non occorre certificazione, analisi, laser... niente di tutto ciò!
grazie
Salve, Fabrizio
si, lo ammetto, sono pesantemente prevenuto contro i blister, che oltre a mortificare lo sfolgorante brillio dei diamanti m'impedisce di osservarli come si deve, e soprattutto detesto con tutta la mia gemmoanima la marcatura laser delle cinture, che aggiunge un orpello estraneo, non di rado pericoloso e soprattutto inutile!
Una scritta che proprio perché estranea alla gemma io segnerei in verde, a proposito di graduazione di clarity, come qualcosa che (pur lieve) non dovrebbe esserci...
Certo, pare stia diventando una prassi comune, a richiesta presso certi laboratori e d'ufficio in altri, ma col solo vantaggio comune nei due casi che viene eseguita a pagamento. :-)
L'eventuale "perdita" della garanzia sarebbe comunque il danno minore perché la presenza di una matricola ha invece un effetto nefasto sull'attenzione di non pochi acquirenti:
ovvero degli sprovveduti e infelici acquirenti convinti che quel determinato numero identifichi COME DIAMANTE la pietra che lo reca:
e questo soltanto perché il numerino rilevato in cintura coincide con quello di un certificato gemmologico, senza dubitare minimamente che la marcatura laser di una qualsiasi imitazione sarebbe più veloce e anche meno costosa della risolatura di un paio di scarpe!
In ogni caso, se un futuro compratore si facesse assistere da un pignolo come me, lei avrebbe l'opinabile piacere di discutere con qualcuno che arriccia il naso… :-)
Arriccerebbe il naso, pur valutando il diamante a un livello probabilmente maggiore rispetto a quello di vari compro-oro.
Quindi le ripeto che, al suo posto, lascerei al nuovo proprietario la triste incombenza numerica. :-)