- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Cosa si intende per diamanti russi?
Buonasera,
sono sempre stata affascinata dal mondo dei diamanti e ho sempre cercato di saperne di più.
Potrebbe spiegarmi cosa si intende per brillanti russi?
Grazie.
Cordiali saluti. SILVA
Buona sera, Silva
In Siberia furono scoperti importanti camini diamantiferi, e l'industria che ne prese l'avvio rappresentò la prima, possente spallata al monopolio De Beers, fino ad allora monolitico onnipresente e onnipotente distributore Anglo-Sudafricano di diamanti.
Per reciproca convenienza i russi (si era ancora al tempo dell'URSS) si accordarono presto con la De Beers per evitare che la concorrenza deprimesse i prezzi e quindi gli utili, e avviarono nel contempo quella imponente industria di taglio che oggi potrebbe soddisfare praticamente ogni richiesta.
Da allora per "diamanti russi" noi abbiamo quasi sempre inteso consistenti lotti di piccoli diamanti, quelli che furono subito sospettati quali sintetici, a causa di varie considerazioni:
tagli regolarissimi, colori e qualità estremamente "uniformi", per esempio, ma non solo...
Tanto che i cristalli d'oltre cortina, nel frattempo battezzati "orsi argentati", diedero origine a un libro quasi terroristico che creò non poco scompiglio nel settore, mentre nel frattempo era iniziata anche la produzione (poi replicata in occidente) di diamanti sintetici, qualitativamente sempre più perfezionati.
Meno eclatante la presenza di esemplari di notevole massa, la cui commercializzazione fu avviata con modi più "soft" ma con non minore allarme fra i "big" occidentali, che ne lamentavano le ampie, immediate disponibilità qualsiasi fossero le caratteristiche desiderate! :-)
Dal punto di vista gemmologico le faccio presente che per le gemme NON si deve indicare NESSUNA origine geografica:
perché, oltre a essere quasi sempre un'informazione NON supportata da prove sicure, tale aggiunta potrebbe originare ingiustificati errori nelle valutazioni commerciali.
Altra musica (abitudini dure a morire...) fra gli addetti al settore, ma sia chiaro che io non lo ammetterei mai:
nemmeno sotto tortura! :-)