- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Adesso tocca al tennis ma sulla rampa di lancio ci sarebbe anche un rubino! Come sceglierlo?
Salve sig Gianfranco ,
innanzi tutto ricambio con stima gli auguri di un felice anno nuovo!
Dopo aver acquistato, grazie anche alla sua preziosa consulenza, il mio primo diamante, eccomi di nuovo qua per chiedere lumi per i miei futuri acquisti!
E' evidente ormai che la diamantite e le pietre preziose in generale mi hanno pienamente contagiato! :-)
Ma bando alle ciance e passiamo ai fatti! :-)
Vorrei acquistare un bracciale tennis di diamanti ma anche un rubino e vorrei dei consigli per scegliere le pietre giuste.
Per quanto riguarda i diamanti cosa mi consiglia su:
1) Colore da scegliere (ero propenso per DEF COLOR)
2) Purezza (come lei mi insegna penso che i VS- SI possano andare più che bene per dei diamanti da indossare)
3) Taglio (devo esigere dei tagli "excellent" o vista la caratura ridotta delle pietre (pensavo a un 0,05 -0,09 a pietra) mi posso "accontentare" anche tagli very good?
4) fluorescenza, devo esigere una fluorescenza nulla per tutte le pietre o va anche bene anche la presenze di una fluorescenza e l'importante è solo che siano tutte omogenee?
5) numero di pietre da incastonare (so che dipende anche dal diametro del polso, ma in media quante ne andrebbero messe?)
Nel frattempo ho iniziato a vedere qualcosa e mi era stato proposto dal mio gioielliere di fiducia un bracciale da 3,90 carati con pietre da 0,05 ciascuna con colore f-g purezza vs, taglio delle pietre e fluorescenza non riportata, con un costo di X.000 €, il prezzo mi sembrerebbe onesto, lei che ne pensa?
Io comunque ero maggiormente propenso a scegliermi un bel lotto di pietre e solo successivamente farmele incastonare.
Per quanto riguarda il rubino cosa devo prediligere nella scelta?
In generale quali sono le caratteristiche che lo rendono più pregiato?
E' da preferire un colore scuro o uno chiaro trasparente?
La lascio con queste domande sapendo che come sempre avrà la pazienza di rispondermi .
Saluti Piero
Buona sera, Piero. e di nuovo buon anno.
si, direi proprio che la gemmofilia sia ormai una malattia cronica, della quale lei però comincia a compiacersi... con una discreta e lodevole competenza!
Le sue considerazioni sui diamanti sono decisamente ragionevoli, e ormai siamo quasi solo al livello delle preferenze personali.
Preferenze quindi NON discutibili!
Io però starei un pochino più basso nel colore dei diamanti, perché per un tennis in particolare é di gran lunga preferibile un ottimo taglio rispetto a qualsiasi altra considerazione.
E se sul grado di colore risparmiasse qualcosa potrebbe benissimo aggiungere qualche centesimo di caratura... :-)
Le ricordo che sulle pietre tanto piccole la differenza fra taglio "ottimo" oppure "eccellente" é quasi tutta (soltanto) nell'umore di chi le guarda, oltre che nella rispettiva posizione di venditore oppure compratore delle medesime. :-)
Ma per la fluorescenza, nel caso lei potesse scegliere, opti per "assente" perché le sarà più facile assemblare il lotto che vorrebbe comperare.
Corretta in ogni caso l'ipotesi di avere un'eventuale fluorescenza uniforme come colore e come intensità in tutte le gemme del bracciale.
Non mi esprimo, e lei che ha letto attentamente tante risposte sa il perché, sul prezzo del bracciale.
Non lo posso vedere, ma giudicando a spanne mi pare che non sia certo fuori dalla media di quanto circola in gioielleria.
E per valutare l'eventuale fluorescenza dei diamanti darebbe sufficiente una piccola lampada UV a onda lunga, 366nm.
In ultimo le preciso che a me passano per le mani bracciali tennis con diamanti di carature (e tagli!) assortiti, e su ogni oggetto si montano di solito da 27 a 60 pietre.
Tipo di griff, circonferenza del polso e caratura dei diamanti a piacere. :-)
Adoro i rubini che, purtroppo, diventano sempre più rari e più cari.
Ne ho recentemente selezionato alcuni magnifici esemplari fra 0,90 e 3,50 carati, ma poi mi sono limitato a evidenziarne le caratteristiche SENZA sbilanciarmi per l'uno o per l'altro, al momento della scelta.
E pertanto ne avevo diversificato DUE serie:
a - quelli dal colore più intenso, che sarebbero anche meno trasparenti, e
b - quelli di un bel rosso leggermente meno denso che però (a mio avviso) é esaltato da una maggiore trasparenza.
mantenendo alla gemma una certa luminosità ANCHE in condizioni di minore illuminazione.
Ma siamo nel regno dei gusti personali, di quelle scelte da esprimere SOLO confrontando con la calma necessaria
tutti gli esemplari disponibili. :-)
In ogni caso, tanto per il rubino quanto per le altre pietre di colore a me piace una distribuzione decisamente uniforme e sufficientemente satura del colore, ovviamente compatibile con le varietà presenti nella famiglia dei cristalli in esame.
Con la solita, acuta attenzione per la qualità e gli effetti del taglio.
E siccome sono anche un appassionato osservatore di esemplari naturali, la COMPLETA e TOTALE assenza di particolari caratteristiche interne mi rende triste.
Triste e anche molto, molto diffidente! :-)
Cordiali e amichevoli rubini.