Un diamante taglio princess e due rotondi: rompicapo sulla montatura di un anello...

Gentile Gianfranco Lenti,


si sa che i diamanti sono il bene voluttuario per eccellenza e che tutti ne sono attratti (in special modo le donne): io non sono da meno...:-)


Mio marito ha acquistato per me tre diamanti certificati GIA (uno taglio princess G color VS1 da 0,50 ct e altri due taglio brillante H color VS2 da 0,30 ct ciascuno).


Come potrei far incastonare le pietre in modo tale che la princess centrale risalti più degli altri?

(Essendo i diamanti di dimensioni simili, ma di forma diversa non vorrei far realizzare il classico trilogy).


Quale montatura mi consiglia?


Oro bianco, palladio o platino? (siamo indecisi e confusi, indipendentemente dal prezzo, perché ci hanno detto che questi ultimi sono molto meno resistenti dell'oro e si rigano facilmente o anneriscono).


La prego faccia chiarezza...


Grazie della sua risposta

Federica da Brescia

 

 

Buona sera, Federica

 

da appassionato sostenitore del taglio "princess" le avrei proprio suggerito quell'anello "trilogy" che lei esclude come premessa...

 

E pensare che uno 0,50 quadrato al centro, leggermente sopraelevato, con due rotondi taglio a brillamte da 0,30 ai lati avrebbero fatto un figurone!

 

Quindi, se non volesse aggiungere altre pietre, rimarrebbero due soluzioni... che però NON sono un anello:

 

a - un ciondolo col princess "in diagonale" (con uno dei vertici puntato verso l'alto)  e i due rotondi ai due lati, o magari allineati in verticale, oppure

 

b - il ciondolo col princess come solitaire, e due orecchini a "punto di luce" ma con lo stesso stile,  in modo da avere, volendo, tre combinazioni da indossare a seconda delle circostanze.

 

Il tutto in oro bianco, con lavorazione a mano.

 

Il platino sarebbe giustificato per modellazioni di alta e di altissima gioielleria. mentre i fili di oro al palladio si userebbero per riportare sugli anelli delle punte (dei "griff") per i diamanti con un grado di sicurezza maggiore.

 

Infine, le preciso che tutte le leghe d'oro sono caratterizzate da una "durezza" superficiale non elevata, e comunque non molto diversa da quella del platino:

nessuno di questi metalli sopporta quindi un uso "rude", anche se l'oro bianco é (o almeno era) accreditato di una maggiore durezza.

 

Però, tranquilla:

il problema non é affatto drammatico, perché con un minimo di attenzione  i graffi superficiali comincerebbero ad apparire solo dopo parecchio tempo.

 

E in ogni caso lei avrebbe sempre la possibilità di ottenere una nuova rodiatura dei suoi gioielli in oro bianco, che così tornerebbero a risplendere in tutta la loro primitiva bellezza.

 

Complimenti a suo marito per il buon gusto di un indovinato regalo.