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Un diamante D color IF non é necessariamente il più bello, ma é certo il più caro.
Egr. sig. Lenti,
le scrivo da Roma per porgerle un quesito in merito alla sua professione.
Dovrei regalare un solitario alla mia futura sposa e ho quindi cominciato a studiare su Internet la classificazione delle gemme fino ad imbattermi con il suo sito....
Dunque, il negoziante, a fronte di una mia richiesta di un diamante da 40 punti che fosse classificato D IF, mi ha proposto una certificazione fatta da un perito esterno (naturalmente di sua conoscenza) adducendo la giustificazione che la classificazione della pietra fatta all'origine non ha molto valore una volta rimossa quest'ultima dal proprio blister.
Però leggendo qua è la, ho scoperto che per fare una classificazione attendibile, la pietra deve essere smontata dall'incastonatura.
Lui per tutta risposta mi ha fatto vedere una perizia fatta dal suo gemmologo dove era riportata la foto dell'anello spiegandomi che così facendo il diamante era identificabile in modo univoco.
Cosa mi consiglia di fare?
Spero di non essere stato troppo prolisso.
La ringrazio anticipatamente per il tempo che mi vorrà dedicare.
Distinti saluti,
Raffaele
Salve, Raffaele,
innanzitutto felicitazioni e auguri a lei e alla futura signora.
Non si preoccupi, lei non é stato affatto prolisso, ma fra lei e le affermazioni del gioielliere avete fatto una discreta confusione...
Innanzitutto il gioielliere é SEMPRE responsabile verso il cliente finale della veridicità delle sue asserzioni, quindi concordo sull'opportunità di far certificare i diamanti da persona qualificata e di sua fiducia.
E poi di farli montare con le stesse precauzioni...
In compenso, la foto di un oggetto montato, e altrettanto dicasi per il blister, non garantiscono proprio nulla:
nel primo caso perché la gemma NON é riconoscibile univocamente (cioé dovrà fidarsi del gioielliere), e nel secondo caso perché l'apertura del blister non avviene mai alla presenza di testimoni e di professionisti indipendenti in grado di confermare la corrispondenza fra soggetto sigillato e descrizione dello stesso.
Quindi, in caso di contestazioni, chiunque potrebbe sostenere che la pietra trovata difforme da quanto scritto sul certificato é una pietra DIVERSA, sostituita apposta per... eccetera:
e poi sarebbero pasticci legali, di solito non a lieto fine.
Lei mi chiede infine "Cosa mi consiglia di fare"?
Beh, io rimango della convinzione che sia meglio fidarsi del gioielliere di famiglia, che é sempre rintracciabile ed é il primo e il più interessato a servirla bene:
per la sua reputazione, per acquisire un nuovo cliente, o per qualificarsi con gli amici di uno vecchio (col passa-parola), eccetera.
Naturalmente, prima di decidere, continui a documentarsi accuratamente per poter porre domande precise e, se possibile, confrontare anche i vari diamanti fra quelli che potrebbe scegliere.
Magari scoprirà che il D color IF non é necessariamente il più bello, ma é certo il più caro:
e che per un diamante da indossare potrebbe tranquillamente scegliere molte combinazioni fino ai gradi I - VS, sempre a patto che NON scenda a compromessi circa la perfezione del taglio.