Vorrei comperare un diamante. E sarebbela prima volta.

Ho deciso di farmi un regalo e vorrei comprare per la prima volta un diamante.
Confesso che non ne capisco nulla e ho paura di sbagliare.

Certamente mi faro’ consigliare dal negoziante ma preferirei andarci gia’ con qualche nozione.
Leggendo attentamente le domande/risposte sul vs. sito ho capito che la valutazione di un diamante dipende soprattutto dalle famose "4 C".

Ma le sigle (H, G, Vs, IF ecc.) che determinano il colore, la purezza ecc. cosa significano?
Sareste cosi gentili da farmi avere un riassunto di queste tabelle unitamente a qualche utile consiglio per l’acquisto?





Gentile signora S
innanzitutto, auguri di buon anno.

Marylin Monroe cantava "i diamanti sono i migliori amici di una ragazza..." e, essendo americana, non andava tanto per il sottile. :-)
Nemmeno dal punto di vista tecnico, e quindi non si poneva il problema di acquisire le nozioni fondamentali leggendo un buon testo come "Il diamante oggi" (V. la rubrica "biblioteca" nel sito), ove avrebbe trovato i seguenti dettagli:

"C - Color" D/E/F/G ecc. (fino alla z) sono le sigle che contraddistinguono il livello del colore di un diamante:
per sua informazione, G/H sono i livelli più consueti, nei negozi, perchè (anche a mio avviso) sono il miglior compromesso nel rapporto aspetto - costo.

"C - Clarity" (F) IF / VVSI 1/ VVSI 2/ VSI 1 / VSI 2/ SI 1 /SI 2 / P1 /P2 / P3 sono sigle che indicano la presenza (da VVS in poi) e il grado di visibilità delle eventuali caratteristiche interne alla gemma.
Per sua informazione, i gradi VVS e VS sono riferite a caratteristiche molto difficili da individuare, e sono quindi un’eccellente scelta per gli stessi motivi di cui sopra.

"C - Caratweight" Le preciso che quanto elencato é riferito a diamanti di una certa massa, da 40 centesimi di carato in poi, p. es., perché per esemplari più piccoli i criteri di graduazione sono un pochino meno fiscali.
Per un ovvio motivo di rarità, a parità delle altre "C" un diamante di un carato costerà una cifra ben più alta della somma richiesta per due pietre di mezzo carato ciascuna.

"C - Cut" Il taglio (la cui valutazione comprende proporzioni, simmetria, finitura, ecc.) é l’ultima voce che contribuisce, anche in modo determinante, alla formazione del prezzo finale.

E qui lei si lascerà guidare dal suo gusto, e solo da quello, nello scegliere fra i vari esemplari che il gioielliere le avrà esibito, e debitamente illustrato.

Consigli?

Eh, le combinazioni sono infinite, o quasi, e mi riferisco anche solo alla combinazione uso / forma:
Solitaire per anello?
Contrarié da montare in abbinamento a una pietra di colore?
Centro di un ciondolo da sfoggiare alla prima della Scala?
Taglio rotondo, princess, a marquise, a smeraldo, e via di seguito...

Stabilito l’uso, avrà anche stanziato un limite, in termini economici, da non superare, e con questi paletti potrà affrontare con tranquillità il fatidico momento della scelta.

Ricordi che un gioielliere degno del suo nome le darà tutte le informazioni necessarie per una scelta ragionata e consapevole e, se crede, le potrebbe eventualmente procurare una gemma certificata e sigillata da un primario laboratorio d’analisi gemmologiche.

Italiano, ovviamente.

Sono a sua disposizione per altri, eventuali dettagli (*), e nel frattempo le porgo i più cordiali saluti.

(*) incuriosito di sapere, poi, che cos’avrà scelto, e perché.