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Io potrei anche spenderli... Ma dopo? (2)

 

la ringrazio molto della sua risposta cordiale e tempestiva.


Come mi aveva consigliato ho letto un pò in giro nel vostro forum sulla possibilità di comprare e vendere pietre (sono quello del rubino e smeraldo in Madagascar):

devo dire che lei mi sembra molto onesto e non vende certo facili illusioni.


Credo di aver capito che l'acquisto in giro di pietre è piuttosto rischioso per molte ragioni e fin qui lo immaginavo, però ho ancora un paio di domande:


1) quanto conta l'abilità del vendere nel settore delle pietre?

cioè voglio dire:

il valore sul mercato di una pietra oscilla in un range ristretto o è molto variabile?

Ammesso (e non concesso!) di acquistare qualcosa di decente in qualche Paese estero (e fin qui se mi fregano sono affari miei vuol dire che non sarò stato preparato abbastanza o fesso abbastanza), già da subito potrei farmi un'idea di quale sarà il valore della pietra sul mercato italiano o europeo oppure la variazione può essere notevole?


Mi capita di sentire che se uno compra un oggetto in oro, quando va dal gioielliere o al banco dei pegni per rivenderlo si trova un oggetto che si svaluta più delle automobili!


Ma anche per le pietre è così?


Se uno oggi compra un diamante o uno smeraldo a 100, domani a quanto può rivenderlo?

Da che cosa, voglio dire, dipende questo quanto?

Dai gusti personali del gioielliere? Dalla moda? Dal suo valore intrinseco secondo parametri riconosciuti?


2) Mi è sembrato di capire che il difficile non sta solo nel comprare ma stia anche e soprattutto nel vendere;

se per esempio io tornassi dal Madagascar con diciamo qualche smeraldo o aquamarina di qualche centinaio di euro di valore immagino che un gioielliere qualsiasi non comprerebbe un accidente perchè ha già i suoi fornitori giusto?


Infatti ricordo che il gioielliere che mi valutò lo smeraldo del Madagascar mi disse anche di non essere assolutamente interessato all'acquisto.


Così magari uno che ha speso pure una discreta somma, chissà quando e se riuscirà a rivenderle! (giusto?)


3) Mi interesserebbe sapere il vostro tariffario dei corsi sia collettivi sia lezioni individuali.


Grazie per la sua disponibilità a risentirci, magari vengo pure a Valenza (santa Gelmini probabilmente mi passerà uno stipendio pieno stando a casa, per cui tempo ne avrò!


Ultimissima cosa:

nella risposta precedente le avevo chiesto consigli su un corso molto massiccio e costoso (dell'IGI) a milano con esami, laboratorio, 300 ore e diploma di gemmologo alla fine e lei centrò perfettamente la questione:

"non glielo consiglio" mi ha detto "perchè lei non mi sembra disposto a congelarsi in un laboratorio".


Verissimo!


Allora che tipo di corsi mi consiglierebbe nella giungla di quelli proposti?


Di nuovo buone cose, anzi buone pietre!


Giulio.

 

Buona sera, Giulio

 

si, credo di essere un accanito nemico degli spacciatori di facili illusioni, dagli amori eterni fino agli arricchimenti rapidi e sicuri.  :-)

 

Con ciò le premetto che il businness delle pietre preziose ha rischi, incognite e fasi economiche quanto ogni altro bene voluttuario e quindi lei farà bene a ricordare SEMPRE che la gente vive ugualmente anche se rinuncia o rimanda l'acquisto di una gemma.

 

E siccome il valore della medesima é frutto di un numero considerevole di variabili (merceologiche, storiche, economiche, politiche e anche geografiche), l'abilità del venditore (che é comunque molto importante) potrà dare risultati positivi SOLO in presenza di un mercato ricettivo.

 

In rapporto alle gemme le sottolineo il termine VALORE, da non confondere con RICAVO né tantomeno con UTILE, perché fino ad incasso avvenuto dopo una felice vendita le sue pietre non varranno nulla, anche se il divario fra costo d'acquisto e prezzo di vendita fosse molto elevato:

mi sono spiegato?

 

Lei chiede "già da subito potrei farmi un'idea di quale sarà il valore della pietra sul mercato italiano o europeo oppure la variazione può essere notevole"?

Spiacente, ma questa é una domanda che oltrepassa di prepotenza i confini della gemmoeconomia per spaziare nell'empireo della fantascienza.

 

Non so quanto si svalutino le automobili, che però sono beni strumentali e non voluttuari;

alcune famose quattroruote sarebbero (forse...) confrontabili con le gemme magari come beni-rifugio, ma assimilare un malcapitato gioielliere a uno spensierato monte di pietà é una bestemmia che grida vendetta al cospetto di Mammona!   :-)

 

Per le pietre potrebbe essere magari peggio, o anche infinitamente meglio, ma sarebbe un discorso tanto lungo da giustificare una conferenza o, meglio, una tesi di laurea.

 

Lei però ricorderà che il "valore intrinseco secondo parametri riconosciuti" é un concetto che suona bene e quindi continuamente ripetuto come argomento di vendita, ma a mio avviso decisamente aleatorio nell'insieme dei criteri economici attribuibili alle pietre preziose.

 

Non posso ipotizzare il comportamento di "un gioielliere qualsiasi" che, oltre ad avere i suoi fornitori deve confrontarsi con la voglia di nuovi, magnifici cristalli e quello che il mercato richiede.

E quello che ha sia in tasca, sia in cassaforte...   :-)

 

Lei dice "così magari uno che ha speso pure una discreta somma, chissà quando e se riuscirà a rivenderle! (giusto)"?

Altro che giusto, addirittura sacrosanto!

 

Infine, quali corsi frequentare?

 

Nel suo caso un corso base tecnico-pratico che la metta in grado di usare correttamente la strumentazione essenziale per:

 

1 - identificare le gemme di suo interesse mediante ricerca ed esame di specifiche e univoche "impronte digitali", e

2 - riconoscere i più pericolosi trattamenti e sofisticazioni delle medesime.

 

Tutto il resto fa parte di una cultura specifica che si acquisisce col tempo e con la passione, avendo nel frattempo evitato la rovina economica conseguente un incauto, infelice acquisto.

 

Qui di seguito le allego dettagli e costi dei miei corsi di gemmologia, ribadendo in ogni caso che sarebbe molto meglio parlarne di persona...

Magari in un week end.

 

Buone gemme anche a lei.