- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Sono in procinto di acquistare “L’Anello”
Gent.mo sig.. Lenti,
Le scrivo, come molti altri, per un piccolo consiglio.
Sono in procinto di acquistare “L’Anello”, il che si sta dimostrando una piccola impresa, soprattutto per chi – come me – è piuttosto nuovo alla materia, nonostante il fatto che abbia letto molte delle risposte che ha dato ai “dubbiosi” come me.
Innanzi tutto, l’idea è quella di acquistare un anello che rimanga nel tempo, non quello di fare “l’investimento”, dato che credo (e spero) sia difficile il pensare di vendere un anello, che rappresenta chiaramente un passaggio della vita e, per così dire, un simbolo.
Detto questo, l’orientamento va su un diamante con le seguenti caratteristiche:
1) Carat: circa un carato (da 1,01 a 1,05).
Su questo punto, la vedo diversamente dalla mia fidanzata: lei preferisce un diamante “grande”; io sono più incline a scegliere un pietra “pura”, sacrificando eventualmente le dimensioni.
2) Colour: F-G…
Ho pensato che D ed E siano categorie più da collezionisti, che altro… sempre che abbia capito bene.
3) Clarity: VS1-VVS2.
A dire il vero, non ho compreso perfettamente la differenza… Mi sembra che VS1 sia molto, troppo simile a VVS2 per spendere in questo senso…
4) Cut: Very Good…
Con questi dati e sapendo che la forma di interesse è quella classica (o anche il “Princess”, che pure non abbiamo mai avuto modo di vedere dal vivo…), siamo stati un po’ in giro per XX, la città dove abitiamo, per farci un’idea del mercato… e siamo passati da cifre astronomiche (XX-XX.000 Euro per un Ideal Cut, G, VS1 da 1,01 carati) a situazioni soggettivamente più ragionevoli (X.000 € per un Very Good Cut, F, VS1 da circa un carato).
Detto questo, ci servirebbe, appunto, qualche consiglio…
1) Potrebbe darci un’idea della giusta combinazione di parametri?
Ovviamente, il discorso è soggettivo, ma mi piacerebbe poter trovare un diamante grande (fidanzata contenta… il che è comodo, meno discussioni…) e abbastanza puro, senza dover vendere la casa (fidanzato contento… il che non è male).
Non so se riesco a dare l’idea di quello che intendo: mi piacerebbe trovare una pietra “furba” (ammesso che esista), in cui il costo sia magari leggermente minore, perché le impurità stanno ai margini e non al centro.
2) La montatura – e qui la storia di complica un po’ – dovrebbe essere “svettante” (a cattedrale) con 4 griffe, accompagnata lateralmente da delle baguettes…
L’idea originale era quella di avere altre due pietre a lato (“…perché così l’anello è molto più luminoso”, dice la fidanzata…), ma il costo aumenta, ovviamente.
Tra l’altro, ho dato un’occhiata a qualche sito online (XX XX, XxXx…), giusto per farmi un’idea della questione;
tuttavia, quando ci siamo recati in gioielleria a vedere di persona le pietre, ho realizzato che una selezione per parametri online è troppo fredda e riduttiva per poter realmente abbracciare il significato e la tipologia di una pietra nella sua essenza, per così dire.
Qualora riuscissimo a trovare – con il suo aiuto – una pietra, le andrebbe di occuparsi della creazione dell’anello?
Nel ringraziarla in anticipo per la cortesia e la disponibilità, mi scuso per la lunghezza dell’email, ma per chi, come me, si accinge a entrare in un “mondo nuovo”, molte cose sono meno ovvie di quello che magari possono sembrare a chi ha molta esperienza (a questo proposito, mi scuso anche per le eventuali imprecisioni e per gli errori…).
Molti Cordiali Saluti.
Manlio
Non può esservi luce senza ombra, nè suono senza silenzio. (J. Vance)
Non può esservi colore senza luce. (G. Lenti, corso GemLab Diamanti)
Buona sera, Manlio
intanto complimenti per quanto ha scritto a proposito dell'impostazione del "piccolo problema" per il quale chiede un mio "piccolo consiglio"!
E grazie per tutte le precisazioni che ha voluto aggiungere, precisazioni che oltre a facilitarmi il compito mi danno anche l'impressione di trattare con un collega d'antica data:
tecnicamente e romanticamente, perché anch'io considero un simbolo quell'anello che segna il primo, significativo giro di boa per una coppia, mentre il solo e vero "investimento" é quello sul futuro insieme.
Non commento i prezzi né tantomeno l'enorme divario da lei rilevato nei medesimi, con la (valida) scusa di non avere io i diamanti a disposizione per i necessari confronti.
Altrimenti, per fare le cose per bene dovrei scrivere un libro, o farle un corso diamanti per e.mail...
Quindi, le vele al vento e via con i dettagli, ovvero "un diamante con le seguenti caratteristiche":
1 - Caratura: darei ampiamente ragione alla sua fidanzata.
E premesso che il termine "pietra pura" mi causa l'orticaria, le ricordo che
la natura NON fa "impurità" ma solo "caratteristiche", di cui si valuta la
visibilità.
Purtroppo é l'uomo a essere tanto stupido da definire in modo così riduttivo
delle stupende impronte digitali che, non di rado, sono una vera meraviglia e
una delizia per l'osservatore appassionato.
Oltre a rappresentare la garanzia che il diamante é nato nelle profondità della
terra e non invece nella pressa di uno stabilimento...
2 - Colore: l'anello di fidanzamento, credo, sarà portato SEMPRE, e oltre a essere
esibito col giusto orgoglio e il piacere che gli competono, dovrà fare sfoggio di
sé in TUTTE le condizioni d'illuminazione (di ora, d'ambiente e di zona):
quasi inutile quindi, e a mio avviso antieconomico un colore "alto" o "molto alto"
che, insieme a gradi di "clarity" altrettanto alti renderebbero l'esemplare solo più
raro ma non certo più bello.
A mio parere un H color VS sarebbe un'ottima scelta, con un eccellente rapporto
qualità / prezzo.
3 - Clarity: quando lei verrà a trovarmi (lei verrà, vero? Non siamo poi tanto lontani
:-) le farò vedere i confini fra i colori e i gradi di clarity e quindi la traghetterò
nella schiera degli "aficionados" che "sanno" vedere, giudicare e quindi...
scegliere.
La scala del "clarity" inizia con IF (all'interno del soggetto non vi é nulla di visibile alla lente 10x) e prosegue con VVSI 1, VVSI 2, VSI 1, VSI 2, SI 1, SI 2, fino ai gradi P1. P2 e P3 ove le caratteristiche interne sono visibili a occhio nudo.
E' un argomento di una banalità esemplare e, ovviamente, il preferito nelle chiacchiere di chi - e sia detto senza offesa - non capisce molto dell'argomento ma lo usa per riempirsene la bocca.
Magari con una lacrima che occhieggia tremula sotto un'addolorata ruga... :-)
Tecnicamente la sigla del "clarity grade" rappresenta solo un "voto", e come tale é l'espressione di un'opinione personale maturata considerando parametri diversi.
E' quindi causa sovente di confronti improponibili se NON accompagnati dalle necessarie note esplicative.
Quelle note che il gioielliere dovrebbe ventilare con calma e con chiarezza per non sentirsi poi rinfacciare che "il suo collega ha detto invece che..." :-(
4 - Il taglio, ovvero la caratteristica di gran lunga più importante nei diamanti
"uso gemma".
Sottolineo "uso gemma" perché mi piace pensarli sfavillare addosso all'altra
metà del cielo.
Le scelte relative alla forma e al taglio sono una questione assolutamente
personale, e nei secoli si sono espresse in proposito delle vere e proprie
meraviglie di abilità e di buon gusto, oltre che di bellezza ed effetto ottico.
La ricerca continua e, ovviamente, continuano le conseguenti proposte.
Come il recente (10 anni, circa) "princess" che é quasi sempre causa di emozioni
violente... :-)
Nel taglio "rotondo, a brillante" (almeno 56 faccette + la tavola. + un'eventuale piccola faccetta inferiore, di sicurezza, all'apice), Europa e USA hanno adottato valori e quote di valutazione (angoli e proporzioni) simili ma NON uguali, per la gioia dei polemisti a oltranza.
Polemisti fra cui credo mi spetti un posto, perché:
a - non é detto, e io non credo, che le opinioni di GIA e di SCAN. D.N. siano
necessariamente le migliori, anche se commercialmente sono termini di
riferimento che vanno per la maggiore. e
b - quali che siano le (altrui) "votazioni" riportate sul certificato gemmologico, le
gemme DEVONO essere osservate, studiate, conosciute, apprezzate e SCELTE
soprattutto in base a PROPRIE valutazioni.
Ovvero, anche alla ricerca di quel "feeling" che, come nei rapporti umani, é poi alla base di un futuro felice e lungo rapporto.
Tendenzialmente insofferente alle briglie di regole astratte, amo il taglio princess perché, al pari di tutti gli altri "tagli di fantasia" NON é codificato in ogni più piccolo dettaglio:
e questo significa che si possono trovare, e si trovano, diamanti che a un'attenta osservazione mostrano deliziose differenze come felice conseguenza di personalità e scelte ottiche diverse da parte del tagliatore.
Per contro, come si sarà reso conto, di diamanti di forma rotonda e taglio a brillante se ne trovano a carrettate, anche in farmacia, metre per guardare qualche princess come si deve, soprattutto nelle carature alte, é sovente necessario attendere un poco.
O pedalare parecchio. :-)
Spero d'aver fornito abbastanza dettagli circa "un’idea della giusta combinazione di parametri", tanto più che i vostri criteri di scelta sarebbero assolutamente ragionevoli.
E la ringrazio per il tuffo nel passato perché erano anni che mi mancava la storica definizione "una pietra furba":
che per la cronaca sarebbe (era) un diamante con un "graffietto" interno CON SVILUPPO VERTICALE rispetto alla tavola, attraverso la quale appariva (quando lo si individuava...) solo come un puntino!
Non mi sembra, per contro, l'ideale una montatura "a cattedrale" per un anello che, come accennavo prima, sia destinato a un uso continuo.
Certo, l'aggiunta di un paio di "trilliant" ai lati del princess sarebbe perfetta, addirittura lussuriosa, ma per non sconfinare in un anello tipo "soirée alla Scala" io escluderei la montatura "a cattedrale".
E anche quella "a moschea", optando magari per un tipo un pochino meno imponente.
Magari nello stile "a convento"... :-)
Lei dice "ho realizzato che una selezione per parametri online è troppo fredda e riduttiva per poter realmente abbracciare il significato e la tipologia di una pietra nella sua essenza":
Parole sante!
Appena mi faranno papa le farò inserire nel catechismo, e nel frattempo le offrirò un bicchiere con le bollicine alla prima occasione.
Quando verrà/verrete a Valenza vi presenterò uno degli ultimi, veri, maestri orafi e potrete (potremo) progettare con lui il "pezzo" che sarà il VOSTRO anello.
Contraccambio i cordiali saluti, aggiungendo anche una buona dose di auguri di buone feste.