E' vero che a parita' di caratteristiche la GIA rispetto altri enti certificatori applica un grado di meno in ciascuna "C"?

Gentile sig. Gianfranco,

complimenti prima di tutto per i suggerimenti ed i consigli che elargisce, mi sembrano "rassicuranti" ed io vorrei essere rassicurato...

Le spiego, mi accingo ad acquistare per regalo un brillante da montare successivamente, con le seguenti caratteristiche

0.70 ct,

F color,

VS1 clarity,

Very good cut,

e con le seguenti

excellent-verygood-none

in quanto a polish, finish e fluorescent,

certificato GIA.


Il venditore dice che e' una buona pietra e che dal disegno della mappa riportata sul certificato non riporta inclusioni (indicate solitamente, dice, con delle piccole crocine) il che la rende migliore di una vvs1 ma magari tagliata un po' meno bene.

mi chiedo e Le chiedo:

1) ma se non ha inclusioni non dovrebbe essere certificata come IF?

2) le sembra che, indipendentemente da quanto detto dal venditore, sia una buona pietra?

3) e vero che a parita' di caratteristiche la GIA rispetto altri enti certificatori applica un grado di meno in ciascuna "C"?

Infine le comunico che non ho ancora visto la pietra ma se dovesse affascinarmi credo che mi fidero' dei miei occhi e la comprero' ugualmente.



La ringrazio e le porgo distinti saluti.

Aldo

 

Buona sera, Aldo

 

chiunque. me compreso, avesse diamanti da vendere sarebbe felice d'avere di fronte qualcuno che premettesse:

"non ho ancora visto la pietra ma se dovesse affascinarmi credo che mi fidero' dei miei occhi e la comprerò"...   :-)

 

Però a me verrebbe anche la voglia di scrivere un manualetto non sul come comperare i diamanti, ché tanto sarebbe letto (SE fosse letto) solo DOPO l'acquisto. ma piuttosto sulle leggende metropolitane e sulle castronerie che vengono spacciate come verità, incoraggianti verità circa le gemme offerte in vendita.

 

E sui diamanti in particolare.

 

Quindi i consigli forse non "incoraggianti" vorrebbero essere  almeno "informanti" q.b. per risparmiare qualche amara sorpresa post-acquisto:

perché a me spiace dover mettere di fronte a realtà non ottimali persone che s'erano illuse d'aver fatto un gran buon affare...

 

Nel suo caso (caso da manuale) io cambierei senza esitazioni il fornitore, senza nemmeno prendermi la briga se "ci fa o ci é", e mi spiego:

 

1 - se il G.I.A. "applicasse" UN GRADO IN MENO per ciascuna della "4 C" dovrebbe:

 

a - taroccare le bilance per falsare il valore di "Carat", ovvero la massa in carati. e

b - concordare urgentemente un congruo sconto sul funerale di massa dei suoi gemmologi,

dopo che i diamantai americani li avranno passati per le armi senza nemmeno uno straccio

di processo sommario.  :-)

 

2 - So, e non mi sembra una gran cosa, di diamanti accompagnati da certificati che specificano

il grado di "clarity" SENZA poi riportarne la rappresentazione grafica sul plotting (quella che lei

chiama "mappa").

 

Non nego che a me il grado VSI piaccia un sacco, e che se di taglio perfetto a parità di colore lo preferirei senza esitazioni a un diamante di grado VVSI tagliato meno bene...

 

ma la sparata secondo la quale un certo diamante sarebbe migliore dell'altro per il fatto che non é corredato della grafica relativa alle sue caratteristiche interne denoterebbe, secondo la mia modesta opinione,  gravi lacune tecnico-merceologiche.

Oppure altrettanto preoccupanti carenze neuronali.  :-)

 

3 - Confermo che un diamante (e solo un diamante, NON le pietre di colore!) senza caratteristiche interne apprezzabili ricercate secondo i previsti parametri DEVE essere classificato "IF" e come tale può essere certificato.

 

Per favore non mi chieda infine se quella propostale mi sembra una "buona" pietra:

il colore é altissimo, il grado di clarity assolutamente interessante, e se le simmetrie e le proporzioni di taglio sono, insieme al grado di finitura, ineccepibili non le resta che confrontarne la bellezza con altre sorelline della stessa classe.

 

La bellezza e il costo, naturalmente.