É bene far conoscere questo mondo più a buon mercato o meglio lasciar perdere?


Egregio sign Lenti le scrivo questa mail sicuro di una risposta sincera e professionale. Da molti anni la mia gioielleria opera nella vendita di preziosi in maniera molto seria e professionale riconosciuta da tutti con grande rispetto.
Sono diplomato presso l I.G.I in diamanti e pietre di colore e da sempre consiglio al meglio i miei clienti nell'acquisto delle pietre naturali.

Sono sempre mosso dalla curiosità e dalla voglia di crescere nel mio ambito professionale e di ampliare il ventaglio di scelta per tutti i miei acquirenti sempre dando loro informazioni veritiere e dettagliate in merito alle novità gemmologiche che il mercato propone.

Detto questo arrivo al dunque:
da un po di tempo sono a conoscenza delle gemme create (rubini smeraldi ecc) e anche della famosa moissanite altra gemma altrettanto bella e molto simile al diamante.

Il dubbio che mi assilla é il seguente:
é opportuno far conoscere al pubblico l'esistenza di queste gemme create dal momento che quelle naturali purtroppo non sono alla portata di tutte le tasche?

Quindi gradirei da lei un consiglio se é bene far conoscere questo mondo più a buon mercato o meglio lasciar perdere in quanto potrebbe ritorcersi conto di me ingenerando solo confusione nella mia clientela?

certo di una pronta risposta
cordiali saluti
silvano
Buona sera, Silvano
la sua e.mail é un balsamo per TUTTO il settore professionale, perché sottolinea l'esistenza e l'impegno di una categoria in favore (e in difesa!) dei propri clienti!
E questo, sia ben chiaro, PRIMA e PIÚ di qualsiasi interesse promozionale tanto del prodotto, quanto dell'operatore...

Capisco benissimo i suoi dubbi, molti de quali ho condiviso anch'io, e le anticipo subito che alcuni di questi si sono trasformati in realtà:
mi riferisco alla "confusione" che purtroppo si é radicata per l'affacciarsi alla ribalta tanto di nuove gemme, quanto di nuove sintesi (e trattamenti) di solito accompagnate da documentazioni lacunose... nella migliore delle ipotesi.

Ma, alla luce della realtà dei fatti, non ho dubbi che la via migliore e magari l'unica da percorrere sia quella di divulgare quanto più e quanto meglio sia possibile tanto la conoscenza dell'affascinante e vasto mondo delle gemme, quanto le notizie che a esso attengono.

Rimangono dubbi nei nostri interlocutori?

Colpa nostra per non essere stati abbastanza assidui, o sufficientemente chiari, ma quanto più e quanto meglio i nostri interlocutori saranno messi in grado di capire (e quindi di scegliere almeno con una basilare cognizione di causa), tanto meglio sarà per tutti quei professionisti che offrono fatti, qualità e garanzie, e non chiacchiere!

Personalmente, oltre a ritenere la moissanite una pietosa imitazione del diamante, non mi sono mai posto né il problema delle sintesi (delle gemme "ricreate") né, tantomeno, quello degli esemplari di minor valore, purché naturali:
ho l'abitudine (il vizio?) di parlare molto francamente ai miei interlocutori, e parto sempre dal principio che le gemme naturali SIANO alla portata di TUTTE le tasche.

Se...

Se facessimo il paragone con le automobili, qualsiasi concessionario saprebbe fare a meraviglia la "scaletta" delle prestazioni in rapporto ai vari modelli, e relativi costi:
e non vendono solo Ferrai, vero?

E noti che nelle gemme il lavoro sarebbe (SAREBBE...!) anche più facile, potendo spaziare fra un trecento varietà diverse che, come colore, dimensione, caratteristiche ottiche ed estetiche potrebbero soddisfare pienamente QUALSIASI richiesta:
ma quanti sono i colleghi "concessionari" che hanno il tempo, la voglia, e la competenza per fornire le necessarie informazioni?

Le chiedo scusa per la predica, che la prego di considerare bonaria e soprattutto amichevole, ma il nostro futuro é TUTTO nella considerazione che sappiamo conquistarci, e riducendo nel contempo lo spazio di manovra per ciarlatani e truffatori:
quelli si che hanno tutto da guadagnare da dubbi e confusioni assortite!

Ci sono nuove realtà che, in un certo contesto, potrebbero apparire "preoccupanti"? Bene, parliamone!
Parliamone tanto, parliamone per primi e facciamo sì che altri (tanti altri) ne parlino, perché da una corretta conoscenza avremmo tutto da guadagnare.

Buon lavoro, e a presto.