Certificare e commercializzare un diamante da 5 carati.

Le scrivo perchè ho ricevuto in eredità una pietra molto importante che vorrei far certificare, due gioiellieri della zona cui ho portato la pietra (con una paura incredibile di essere rapinato) mi hanno detto che dovrebbe essere di  5,5 ct.

Le scrivo per chiederle dei consigli riguardo:

La certificazione: da quale istituto conviene che me la faccia certificare tra quelli più conosciuti (IGI, GIA, HRD)?

Come faccio per farmela certificare, con chi mi devo mettere in contatto?

Posso spedirla o è meglio se vado di persona (ci sono problemi con le dogane?)?.

Vendita: una volta ottenuta una certificazione come faccio ad avere una valutazione della pietra?

Come posso fare per venderla e a chi posso rivolgermi?

Ovviamente sono disposto ad andare ovunque, anche all'estero, pur di venderla bene (riguardo la dogana ci sono problemi o limitazioni al trasporto di queste pietre?) e non farmi truffare.

Grazie per la sua disponibilità.

Michele

 

 

 

Buona sera, Michele

 

immagino che il suo diamante sia montato, altrimenti i due gioiellieri le avrebbero comunicato la caratura esatta...

In tal caso, la prima cosa da fare é quella di toglierlo dalla montatura, altrimenti nessun laboratorio accetterebbe di farle un certificato.

 

La scelta del quale dipende (dipenderebbe) da varie premesse:

 

1 - un diamante di tale importanza non sarebbe, salvo rari casi, comperato "a scatola chiusa" da nessun commerciante, nemmeno se accompagnato dal più blasonato dei certificati gemmologici.

Quindi, nella quasi certezza di doverlo poi far sigillare nuovamente, é certo più comodo, rapido ed economico il blister di un istituto italiano nel caso lei decidesse di venderlo in Italia.

 

2 - Volendo vendere sul mercato internazionale (europeo, soprattutto) il certificato HRD gode di un'indiscussa reputazione, ma dovrebbe mettere in conto un giretto o una spedizione fino ad Anversa.

 

3 - Non conosco iter e procedure USA, ma non mi sembra il caso di considerare anche tale ipotesi.

 

In Europa i diamanti (bene mobile di proprietà privata, nel suo caso) si possono trasportare in lungo e in largo senza problemi (scippi e rapine a parte), ma se viaggiasse in auto dovrà evitare la Svizzera, soprattutto se il diamante non lo portasse al dito.

 

Per la spedizione in Italia le Poste sono sicure, per quanto mi risulta, con un efficace sistema di "tracking" del pacco.

a - Pacco che sarà assicurato (bastano 50 € di valore assicurato)

b - pacco di dimensioni NON tascabili, e

c - contenuto dichiarato: campioni di tessuto (altra voce non appetibile)

d - mittente e destinatario NON collegabili al settore preziosi.

 

Non conosco invece i dettagli di sicurezza per le spedizioni all'estero, visto che noi usiamo solo nostri corrieri.

 

Con il certificato d'analisi del caso potrà scegliere dove tentare la vendita, ma in questo caso io non le posso essere utile, perché indovinare la coincidenza fra domanda e offerta é pura fortuna.

 

Se crede mi faccia avere la fotocopia dell'analisi e, in caso di richieste, sarà mia cura segnalare la sua disponibilità.