Un diamante per il gesto più impegnativo...

Buona sera dottor Lenti, innanzi tutto grazie per il suo sito che aiuta i giovani squattrinati e inesperti come me a capire "qualcosina" prima di intraprendere uno dei gesti più impegnativi della vita!

Intendo dire la fatidica proposta di matrimonio accompagnata da anello solitario per conquistare definitivamente il cuore di lei.

Venendo a noi, un "amico" produttore di gioielli, mi ha proposto un anello solitario con pietra da 0,98 ct colore G purezza VVS alla cifra di X.X00 € definendola una imperdibile occasione da non farsi scappare.

La giustificazione è che l'anello montato per un altro amico diverso tempo prima, è rimasto poi invenduto.
La cifra fuori dalla mia portata, mi attira però per l'occasione imperdibile.
Secondo lei è veramente un'occasione?
Se decidessi di acquistarlo, per essere certo di non prendere fregature, cosa dovrei richiedere a garanzia?

Personalmente credo nell'amicizia e nella fiducia, ma pur essendo abbastanza giovane so che i soldi sono il male della terra e alcuni venderebbero perfino l'anima al diavolo.

Vorrei ricordare quel giorno come indimenticabile per il suo valore romantico, non per una dolorosa fregatura!

Infinitamente grato per il tempo dedicatomi, le auguro i più sinceri auguri di buone feste!
Marco

Salve, Marco squattrinato e inesperto

 

divertito dalla sua simpatica missiva le perdono il termine di "dottore" che, oltre a non competermi, mi ricorda coloro che tempo addietro cercarono di farmi la festa con un inutile karakiri...

 

E le faccio presente poi che pur non avendo rapporti mercantili col diavolo, i soldi non sarebbero affatto "il male della terra", non foss'altro perchè sono un ottimo rimedio contro la miseria.

Non trova?

 

Siccome credo anch'io, e molto, nell'amicizia, senza vedere la pietra le direi che SULLA CARTA il prezzo richiestole sia interessante, ma tecnicamente le suggerirei di far smontare e certificare la gemma in questione, dato che la sua futura consorte la porterà al dito per tutta la vita.

 

Però se l'amico gioielliere é persona fidata e competente lei potrebbe benissimo evitare questa prassi e fidarsi solo dei suoi occhi, giudicando la vivacità dei riflessi e il magico scintillio del "fuoco" derivante dalla perfezione del taglio.

 

Perfezione sulla quale NON si dovrebbe (non si deve, a mio avviso) transigere.

 

A lume di naso le direi comunque d'insistere per avere il certificato d'analisi che certamente avrà corredato un diamante di quella mole, e magari mandarmelo previo passaggio su scanner,, cosicché le sarei più preciso in merito:

sa, anche la mia coscienza professionale reclama i suoi diritti.

 

Cordiali saluti e una nevicata d'auguri a lei e alla sua dolce metà, il cui cuore avrà un diamante come sigillo.

E non come "sussidio" di conquista, neh...  :-)