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Acquemarine dalla Cina. Un piccolo lotto che vorrei vendere.

La ringrazio per la sua cortese risposta, in ogni modo, non essendomi spiegato bene, mi accordo il permesso di disturbarla ancora.

Sono in possesso di un piccolo lotto di gemme di acquamarina portato dalla Cina dove lavoro.
Le pietre sono state ottimamente tagliate e, mentre la più parte sono di normale grandezza (tra i 3 ed i 5 carati), un certo numero varia la caratura tra 12 e 34.

Mi sono rivolto a un orafo che conosco e, dietro suo suggerimento, ho fatto certificare le gemme al CISGEM di Milano:
tutte le gemme sono naturali, di ottima qualità, del giusto colore e brillantezza e ottimamente tagliate.

Il problema é che vorrei venderle e non ho la più pallida idea di a chi rivolgermi.

Inoltre, nonostante le mie ricerche, il sapere che il prezzo delle stesse possa variare da 25 a 250 US Dollars al carato, non mi aiuta né a proporre un giusto prezzo, né a non subire un raggiro....
Ecco perché mi son rivolto al suo parere professionale.





Ottima la scelta di far certificare le sue acquemarine che, come dice, sono di ottima qualità.
Gli esemplari più grandi sono merce da collezionisti, mentre le pezzature inferiori sono quelle correnti in gioielleria.
La fiera di Vicenza potrebbe essere una eccellente occasione per proporre le sue gemme ai fabbricanti e ai grossisti che espongono proprio in questi giorni.

Ma per le quotazioni in genere, e per i prezzi che lei potrebbe spuntare non posso purtroppo aiutarla:
a - perché se é difficile fissare livelli di prezzo esaminando materialmente la merce, sarebbe semplicemente impossibile farlo a distanza dalla stessa.
b - un prezzo, comunque determinato e qualsiasi sia il bene a cui si riferisce, é influenzato in modo determinante dalla domanda del bene espressa in un certo periodo, sul mercato di riferimento.

In parole povere, e mi scusi la brutale franchezza, la gemma più bella non vale nulla fino al momento in cui non si trova qualcuno disposto a pagarne un prezzo.
Ora, con un mercato praticamente immobile, anche un giro di domande negli stands della fiera, o nei negozi del centro come se fosse un compratore non le fornirebbero altro se non cifre orientative, o magari anche fuorvianti.

Realisticamente parlando, lei avrebbe tre possibilità:

1 - considerato il costo globale d’acquisto, fissare un prezzo di vendita altrettanto globale, con un ragionevole utile,
2 - chiedere un’offerta per l’intero lotto a un serio interlocutore, o
3 - affidare in conto-vendita le sue gemme a uno o più gioiellieri di fiducia, con i quali concordare prezzi e condizioni successive.

Mi aggiorni, se crede, sull’atteggiamento del mercato.

A presto..

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