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L’affare del secolo, con rubini e zaffiri. O no? I miracoli sul web...


Buon giorno
mi sono imbattuto per caso sul vostro sito e avrei alcune domande da porvi.

Ho letto alcune sue risposte riguardo la valutazione di pietre di colore (rubini, zaffiri, smeraldi ecc..).
Io ho trovato girovagando per internet un sito dove inserendo caratura, colore, taglio, purezza si ha una stima della pietra.

La difficoltà maggiore è trovare il colore, in quanto con il monitor è difficile centrare il colore esatto anche perché la tabella colori e tipo "Pantone" (non so se sa cos’è..) che praticamente è quella la stima di campionatura colori tipo colorificio, non so se ho reso l’idea.

Però ci si riesce abbastanza, e inoltre molto correttamente, secondo me, al termine della stima viene sempre e comunque consigliato una visione diretta, diciamo che è una stima approssimativa quella che si ottiene.

Un’altra domanda che vorrei porvi è questa:
ho acquistato in un recente viaggio alcuni rubini e zaffiri più che altro per piacere personale e per piacere di mio figlio che ha questa passione (magari sarà un suo futuro studente....!!!) pagando abbastanza poco, e mi sono stati consegnati con certificato di garanzia di un istituto gemmologico locale (G.L.L. di Bangkok...).

la mia domanda è: questa questa certificazione può considerarsi buona oppure questo istituto lascia il tempo che trova ed è meglio magari rivolgersi a un laboratorio italiano?

Infine vorrei inviarle alcune foto (ma non so come fare l’allegato, se me lo spiega in una mail come allegare...) di queste pietre per avere un parere così spassionato, perché, devo dire, se quel sito che dicevo e le certificazioni sono attendibili... beh, ho fatto l’affare del secolo!!!
Anche se dubito.
Grazie per l’attenzione che mi ha rivolto. Valerio.

PS siccome ho poco tempo a disposizione per navigare in internet se pubblica questa mia mail non so se riuscirò a leggerla e chissà quando, per cui se per lei non è un disturbo mi invierebbe anche una risposta alla mia mail?




Buon giorno, Valerio
la frase chiave della sua mail é "più che altro per piacere personale e per piacere di mio figlio, pagando abbastanza poco"...:
evidentemente le sono piaciuti i campioni, e se li é procurati senza disastrare le sue finanze, quindi congratulazioni!

Ma io non sono riuscito a rintracciare il laboratorio do Bangkok perché lei, come purtroppo molti altri, ha tralasciato di trascriverne l’indirizzo completo.

In ogni caso, e per acquisti superiori a 2/300 €, é opportuno avere certificati gemmologici italiani perxhé, salvo il caso di reputate istituzioni internazionali, c’é sempre il rischio di "compiacenze" fra venditore e istituto certificatore.

Le tabelle dei colori Panntone sono uno standard diffuso, ma non l’unico, nel mondo delle arti grafiche e, come tutte le altre del genere, forniscono dati e composizioni cromatiche di colori osservabili per RIFLESSIONE.
Ma NON PER TRASPARENZA come sarebbe necessario nel nostro caso.

Nemmeno le foto, ai fini di una valutazione, sono decisive, perché le condizioni di ripresa, di stampa e/o la calibrazione cromatica del monitor (per non parlare del fotoritocco...) consentono la più ampia libertà dei risultati,

Per farla breve, le immagini sarebbero davvero credibili solo quando illustrano pietre... "brutte". :-)

Navigo anch’io fra i siti di gemme, ma per ora non ho ancora trovato benefattori, filantropi e babbi natale che distribuiscano "affari del secolo"...
e l’invito a un esame di persona (che é essenziale), in questo caso mi sembrerebbe piuttosto un espediente per sottolineare la credibilità dell’offerta.

Quanto al "calcolatore" di quotazioni delle pietre di colore, direi che se considerassimo un grande volume di consultazioni, qualche volta potrebbe anche essere attendibile...
Cioé, più o meno quanto un oroscopo. :-)

Le preciso poi che TUTTI i miei interlocutori ricevono risposta via e.mail diretta e, salvo richiesta in contrario, pubblico poi nel sito quello che potrebbe interessare anche ad altri.
Ma ammetto che di tanto in tanto cancello per errore alcuni messaggi, mentre altre volte m’é capitato di non riuscire a rispondere perché l’indirizzo del mittente non funzionava.

In ultimo. per inviare foto via internet si salvano (comandi "salva col nome" - "formato" - "scrivania") in formato JPEG sulla scrivania (cioè sul monitor) e, dopo aver composto il messaggio con il programma di posta elettronica, si "trascinano" con il mouse in fondo al testo.

Oppure (dipende dal programma) si usa l’opzione "aggiungi allegati" e si trascina l’icona della/delle foto nell’apposito spazio.

Ben lieto d’avere suo figlio (e lei no?) in un corso di gemmologia, le porgo cordiali saluti.

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