In un viaggio all’estero mi è stato proposto l’acquisto di un diamante grezzo.
Buongiorno sig. Lenti,
Mi chiamo Nunzio e vivo in Puglia
Avrei bisogno di un suo gentile e preziosa risposta.
In un viaggio all’estero mi è stato proposto l’acquisto di un diamante grezzo.
Desideravo chiederle dove è possibile valutarne il valore e dove si può eventualmente tagliare.
Rimango in attesa di una sua gradita risposta.
Cordiali saluti
Nunzio
Buona sera, Nunzio
lei non é certo il primo fra i navigatori del sito a cui capita un’opportunità del genere, e in varie risposte mi sono anche dilungato sull’argomento.
Io non avrei problemi per una prima stima di un grezzo eventuale, nè per indicarle una delle varie taglierie di Valenza, ma le faccio presente che prima di ritrovarsi con un (bel) diamante tagliato e sfavillante le incognite sarebbero certo molte…
Incognite di tipo tecnico, perché valutare colore e grado di clarity di un grezzo non é, di solito, semplicissimo.
Di tipo economico, perché se il diamante non fosse di ottima qualità, ben formato e almeno di 4 o 5 carati il taglio (in Italia) non sarebbe conveniente.
Di tipo cautelativo, perché, se lei non é del mestiere, chi le assicura di pagare per un vero diamante?
Rimane poi il problema dell’esportazione, perché molti Paesi produttori sono severissimi (e quindi costosissimi!) con chi venisse trovato in possesso
di diamanti grezzi senza avere i previsti permessi e i necessari visti.
E queste sarebbero grane da evitare con la più grande attenzione.
In ultimo, l’importazione in Europa di diamanti grezzi é soggetta a un ingresso via Belgio, con l’esibizione di una manciata di documenti assortiti, fra i quali quel famoso “Kimberly Process” che garantirebbe l’origine “etica” (niente risate, per favore) degli affascinanti cristalli.